La valle di Susa è sempre stata una via di passaggio comoda già ai tempi dei romani insediati sul territorio di Susa, ne testimonia l’arco di Augusto del I secolo d.C. edificato in segno di alleanza tra la tribù del re Cozio cioè la popolazione locale e gli occupanti romani, in cambio di una collaborazione sulla via delle Gallie. Ma non solo, la valle rappresentata per diversi motivi, una grande ricchezza per la sua biodiversità:
LE LINGUE
A testimoniare di questa ricchezza per prima cosa sono le diverse lingue che s’incontrano su questo fazzoletto di terra. A est verso Torino si parla l’italiano e il piemontese, invece a nord verso la Savoia si parla il francoprovenzale oltre al francese e a est verso il Delfinato l’occitano più il francese. Possiamo notare come i toponimi e i cognomi siano in generale francesi. Le diverse popolazioni riuscivano comunque a capirsi e a comunicare tra di loro ed erano unite per comprendere la messa cantata in latino. Un bel segno di diversità e di adattamento!
IL CLIMAT
Questa vallata ha come caratteristica principale di essere trasversale e parallela al mare. Un versante è esposto in pieno sud, detto all’adret, e consente di organizzare dei buoni raccolti. L’altro versante invece è completamente a nord, detto all’inverso, ed è specificamente riservato al bosco, in particolare ad una certa altitudine, a lariceto o abetaia. La temperatura è caratterizzata da forti escursioni termiche che posso andare dai 30°c in estate a 20°c sotto zero in inverno. Si parla di un clima mediterraneo alpino con forti precipitazioni equinoziali e precipitazioni nevose in inverno.
LA GEOLOGIA
Quasi 100 milioni di anni fa, avviene l’orogenesi alpina con placche europee e africane che si sono scontrate originando la catena montuosa delle Alpi che scorre a cavallo su 7 paesi. In questo marasma sono nate diversi tipi di rocce alcune metamorfiche, altre vulcaniche. Nell’alta valle si possono trovare principalmente calcescisti, serpentini e calcari. I diversi substrati hanno dato origine a diverse specie che li hanno colonizzati.
La fauna e la flora sono ben rappresentate nella loro diversità grazie ad alcune zone create per la loro protezione in particolare per la protezione del loro habitat. Parliamo innanzitutto dei parchi delle Alpi Cozie ma anche delle ZSC - Zone Speciali di Conservazione e le ZPS - Zone di Protezione speciale.
Codice Carta Codice Sito Nome Sito
1/06 IT1110006 Orsiera Rocciavrè
1/07 IT1110007 Laghi di Avigliana
1/10 IT1110010 Gran Bosco di Salbertrand
1/22 IT1110022 Stagno di Oulx
1/26 IT1110026 Champlas - Colle Sestriere
1/27 IT1110027 Boscaglie di Tasso di Giaglione (Val Clarea)
1/IT1110030 Oasi xerotermiche - Orrido di Chianocco e Foresto
1/31 IT1110031 Valle Thuras
1/38 IT1110038 Col Basset (Sestriere)
1/39 IT1110039 Rocciamelone
1/40 IT1110040 Oasi xerotermica di Oulx - Auberge
1/42 IT1110042 Oasi xerotermica di Oulx - Amazas
1/43 IT1110043 Pendici del Monte Chaberton
1/44 IT1110044 Bardonecchia - Val Fredda
1/49 IT1110049 Les Arnaud e Punta Quattro Sorelle
1/52 IT1110052 Oasi xerotermica di Puys di Beaulard
1/53 IT1110053 Valle della Ripa (Argentera)
1/55 IT1110055 Arnodera - Colle Montabone
1/58 IT1110058 Cima Fournier e Lago Nero
LA GEOGRAFIA
L’Alta valle di Susa è la valle alpina occidentale più ampia dove s’incanalano facilmente le perturbazioni da est ad ovest da 500 m a 3500 m di altitudine. La presenza di venti caldi come il foehn rendono il clima molto più asciutto e mite delle valli circostanti ed hanno permesso l’insediamento di specie tipiche delle aree mediterranee.
Guardando la cartina salta subito all’occhio la posizione di chiusura dell’Alta valle. In effetti questo enorme anfiteatro rimane circondato quasi a 300 gradi dalla parlata francese, Savoia, Delfinato e Queyras. L’azione dei ghiacciai ha modellato il territorio, la valle di Cesana e la valle di Bardonecchia, dove i due ghiacciai si sono incontrati in prossimità di Oulx creando la piana di Salbertrand, per proseguire con un effetto di forte attrito fino ai laghi di Avigliana. Diversi colli o passi segnano questi confini da una quota che va dai 1762 del colle della Scala, ai 2500 del col della Rho e tanti altri.
Questa diversità vale la pena essere conosciuta e condivisa e vi proponiamo attraverso filmati e letture di entrare in questo mondo ricco e vario che costituisce l’Alta Valle di Susa, ma chiamata anticamente la Dora Riparia, dal nome del suo torrente. Il suo perfetto equilibro ci guida nelle nostre avventure e scoperte, ci insegna a navigare nella bio e nella diversità, ci aiuta a risolvere le più diverse situazioni, e non solo ci serve per imparare a conservare il nostro delicato equilibrio.
Un tiglio pluricentenario
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