Braccia di terra levate al cielo
con capelli bianchi di neve
gole come rughe
del volto di nonna,
o culle per le tue civiltà.
Fatica, vecchia storia,
si fanno sudori sulla tua fronte:
i ruscelli colano da monte.
Corrono valanghe giù
dalla proda ripida
come le mani di un amante
ti accarezzano lungo il tuo fianco
partendo dalla gota
fino alle anche.
Voci di sorgenti amichevoli
con il loro eco
mi risponde questo canalone
a domande silenziose.
Mia bella patria delle cime,
mio bel Paese
senza confine
è davvero da qui
che trepidante,
la mia anima trova i suoi ripari.
commenta