Pelle di corteccia profumata
usa aghi di conifera
come seta per vestirsi.
Come una sposa eterna
l’inverno la imbianca e l’altare,
l’altare è a monte, lassù
sulla testa di bosco Reynaud.
D’oro i larici dopo l’estate
una volta che l’autunno sia esploso,
cadono al suolo anche le foglie,
i bambini vanno a raccogliere le pigne.
È per il calore del mese di agosto
che si spoglia bosco Reynaud.
“Mai nessuno ha tagliato quel bosco
né per far mobili, né per il focatico”
dicevano due anziani seduti su una panca
“è meglio preservarsi dalla valanga
la montagna qui è troppo ripida
fortuna che c’è bosco Reynaud”.
Una cattiva notizia giunge ai ciambonesi
forestieri venuti per tagliare i larici
forestieri della forestale
per compiere quel gesto criminale
venuti per allungare la loro “zampa”
e guastare bosco Reynaud.
Gli “stregoni” non accettano quel crimine
non vogliono che nessuno gli rovini
la selva che da sempre
serve per difendere i ciambonesi
sarebbe uno sputo sulla guancia
lasciargli toccare bosco Reynaud.
Allora tutta la gente del villaggio
si impegna per la propria eredità
nascondendosi dentro quel bosco
si armano di una pietra, di un sasso
“guardate quel masso come rotola giù
per la selva di bosco Reynaud!”.
Molto coraggiose erano le donne
chi posava il carico, chi la gerla
perfino le maestre della borgata
una volta chiusa la scuola
in fretta e in un salto
furono tutte a bosco Reynaud.
E con braccia, frecce e fionde
chiese rispetto quella banda
di buoni contadini coraggiosi
e fortuna di quei montanari
una nebbia che sembrava di malta
si alzò ingoiando bosco Reynaud.
I boscaioli si presero paura
e raccogliendo sega e segone
partì in fretta quella squadra non voluta
dissipati e spaventati dalla frana
se ne andarono lividi e pieni di fango
gli invasori di bosco Reynaud.
Poi i giudici ascoltarono quella gente
ma non poterono fidarsi di alcun testimone
dato che erano nascosti dalla nebbia
non riconobbero nessun montanaro
nessuno ha potuto riconoscere colpa
ai partigiani di bosco Reynaud.
Salendo sulla salita a bacìo
ho voluto dedicare questi poveri versi
a coloro che hanno difeso il loro paese
per ricordarli e dirgli grazie
se ancora oggi io me ne vado
a passeggiare per bosco Reynaud.
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