Inizia con questo video l’analisi dell’aspetto più importante al fine di dimostrare che Dante era cataro: quello della dottrina.
È proprio qui, nei versi in cui esprime idee che coincidono con quelle dei catari e, guarda caso, contrastano con quelle della Chiesa cattolica, che emerge il Dante sconosciuto, o meglio il Dante misconosciuto. Perché a proposito di quei versi nessuno finora ha notato le analogie con la predicazione dei catari.
Certo, ci sono i papi messi in Inferno, ci sono le tremende invettive contro la Chiesa, ma non bastano per dimostrare l’appartenenza di Dante alla grande eresia, anche perché le critiche al malgoverno e alla corruzione provenivano spesso dall’interno della Chiesa stessa.
E così affrontiamo finalmente la dottrina dei catari. E iniziamo con quello che da tutti gli studiosi è ritenuto l’aspetto più caratteristico: il dualismo. Detto in modo semplice il loro ragionamento era questo: un Dio buono, perfetto e onnipotente non può aver creato questo mondo, che è malvagio e mortale. Il mondo deve quindi essere stato fatto da qualcun altro. Non da un altro Dio, però.
Nei libri sui catari si legge spesso che loro avevano due dei: il dio del bene e il dio del male. Non è così. Per i catari esisteva un solo Dio, e il loro dualismo non era tra Bene e Male, ma tra Spirito e Materia.
Ma allora, se non è stato Dio, chi ha creato il mondo? E Dio ha creato qualcosa, o no? E che cosa? Sono tutte domande che trovano risposta nella Divina Commedia, e nel video proposto questo mese vedremo come.
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