L’1 e il 2 giugno Ostana ospita la V Edizione del “Premio Ostana: scritture in lingua madre” con un ricco programma di proposte. Si inizia il sabato mattina alle ore 10 con la presentazione della sezione occitana del Pen Club International, organismo che si propone di promuovere la diversità linguistica e il diritto di espressione di tutti gli scrittori nel mondo.
Si prosegue con due sessioni giornaliere, una mattutina e una pomeridiana titolate “A colloquio con gli autori”. La prima conversazione, condotta dal giornalista e scrittore Pietro Spirito, si svolge con Rut Bernardi, ladina di Ortisei, candidata al Premio Nazionale e verte sul tema della lingua ladina come lingua viva al cerntro dell’Europa.
La seconda conversazione, condotta dalla poetessa Aurélia Lassaque, si svolge con Mehmet Altun, scrittore curdo-turco, candidato al Premio Internazionale e affronterà il tema dell’essere scrittori ed editori nelle lingue curda e turca nella Turchia contemporanea, delle opportunità offerte e delle scommesse che si devono affrontare.
La terza conversazione, condotta dal giornalista e curatore editoriale Giulio Caresio si svolge con Francesco Ferrucci, candidato al Premio per la traduzione, traduttore per Vivalda del libro di Kilian Jornet “Correre o morire”, con un titolo di intervento davvero curioso “Corsa e traduzione: due percorsi paralleli per creare legami”.
La quarta conversazione, condotta dal giornalista, scrittore e viaggiatore Roland Pecout, vede protagonista Jean Rouquette (Joan Larzac), candidato al Premio in lingua occitana e verterà sul tema della scrittura sacra e della scrittura letteraria nella tradizione occitana.
La quinta conversazione, condotta dal documentarista e sceneggiatore Fredo Valla, si svolge con il bretone Antony Heulin, candidato al Premio Giovani ed è titolato “Marinaio a terra, poeta e cantore della lingua bretone”.
Chiude la giornata lo scrittore che viene da più lontano, il tibetano Chenreb Gyamtso detto Nodreng, candidato al Premio Speciale, con una conversazione condotta dalla scrittrice Valentina Musmeci che parla di come si può coniugare linguaggi diversi per preservare una lingua minoritaria.
Una giornata ricca di contenuti non omologati, di modi diversi di vedere le cose, con scrittori portatori di culture “altre”, ricche di valori anche se poco conosciute e presenti nei mass media.
Dopo la cena alla Galabèrna la serata prosegue in loco con una baraonda poetica che vede impegnati gli scrittori premiati e gli scrittori del Pen Club Occitan.
La domenica mattina alle 11 verrà con-celebrata una messa in lingua d’oc, accompagnata da letture e canti, con brani tratti dalla traduzione della Bibbia, co-officiata da Jean Rouquette e da don Luigi Destre.
Nella mattinata della domenica si svolgerà un raduno di scrittori del Pen Club Occitan, si interromperà per il momento della Messa in occitano e proseguirà nell’intervallo del pranzo fino al primo pomeriggio ed avrà come tema l’immaginare un futuro per la cultura d’oc.
Alle ore 15 inizierà la cerimonia di premiazione con letture nelle lingue madri degli scrittori e con la consegna dei Premi.
Un’antologia degli scritti degli autori è in fase di pubblicazione e verrà presentata nelle giornate del Premio. In alcuni casi i testi vengono presentati in più lingue: sempre nella lingua originale dell’autore, e a seconda dei casi in inglese o in francese e naturalmente in italiano.
Le lingue sono una ricchezza dell’umanità ed è importante promuoverle e preservarle. Gli scrittori premiati ad Ostana contribuiscono allo scopo, così come contribuisce il Comune di Ostana, il piccolo paese occitano della Val Po che non ha paura di confrontarsi con grandi temi.
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