Niillas Holmberg, classe 1990, è nato ad Ohcejohka, piccola cittadina nella regione lappone della Finlandia e le sue origini hanno avuto una grande influenza sulla sua opera. Il desiderio di poter parlare ad un pubblico il più vasto possibile lo ha spinto ad utilizzare tre lingue per esprimersi: il Saami settentrionale, il finlandese e l’inglese. Questa scelta linguistica, così naturale per Niills, lo ha reso popolare non solo nella Lapponia finlandese, ma in tutta la penisola scandinava, dove è diventato un esponente culturale, musicale e letterario di spicco.
Niillas è ciò che si potrebbe definire un artista completo: è un poeta, è un musicista, un cantante ed anche un attore teatrale e televisivo. Per Niillas non c’è contraddizione nel scegliere diverse strade per esprimere uno stesso concetto e così, per lui, non è necessario scegliere un mezzo espressivo univoco per esplorare tutti i cammini possibili.
Ad appena 25 anni questo giovane dal talento eclettico ha già pubblicato tre raccolte di poesie: Jos itseni pelastan itseltäni (2015), Amas amas amasmuvvat (2013), Dego livččen oaidnán iežan (2009). La sua poetica è stata molto apprezzata anche fuori dalla penisola scandinava e le sue opere sono già state tradotte in sette lingue.
Niillas è anche stato ospite di numerosi eventi letterari in Europa, Asia e Sud America, e in patria ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti. Ricordiamo la nomination al Nordic Council’s Literature Prize 2015, l’Helmi Prize 2015 patrocinato dalla banca OP, il Saami Council’s Literature Prize 2014 e il Kalevala Society’s Kekrinpäivä Prize del 2011, dove è stato premiato non solo per la qualità della sua opera, ma anche per il suo impegno nel preservare e mantenere viva la lingua Saami, che solo negli ultimi decenni ha ottenuto il riconoscimento di lingua ufficiale minoritaria nella penisola scandinava.
Nel 2010 è stato scelto come Giovane Artista dell’Anno al Riđđu International Festival, un’importante manifestazione culturale
dedicata ai giovani talenti indigeni che si tiene annualmente in Norvegia.
Per Niillas esiste una stretta relazione fra musica e poesia ed è forse per questo motivo che si sente così a suo agio con entrambi i mezzi espressivi. Anche in questo caso non vi è un solo genere che possa racchiudere la sua espressione musicale, infatti Niillas collabora, come autore, compositore, chitarrista e voce, con quattro gruppi diversi. Con i Niillas Holmberg Duo e i Niillas Holmberg Kvarteahtta suona arctic folk, con i Nordic Namgar si orienta verso la world music e con gli YLVA sperimenta con la musica elettronica. Niillas ha al suo attivo quattro album, due incisi nel 2011 (Manin guottán girjji fárus e Ima hutkosat) e due nel 2014 (Live in Riddu Riđđu e Assimilašuvdna blues). Con tutte e quattro le sue band ha avuto esperienze internazionali e ha suonato anche fuori dalla penisola scandinava, riscuotendo un discreto successo.
La terza passione che anima Niillas Holmberg è la recitazione, soprattutto teatrale. Tuttavia in Norvegia e Finlandia è un volto conosciuto anche in TV, grazie alla sua partecipazione come attore nella miniserie di intento ecologico Lopun Alku, che descrive la politica amministrativa delle foreste nella penisola scandinava e i relativi contrasti con le popolazioni indigene. Niillas ha partecipato anche ad alcuni show televisivi per bambini e nel 2013 ha collaborato con la regista e poetessa Aikio-Arianaickin nel film Soajálaččat (Winged) basato sulla vita di Holmberg stesso.
ANTOLOGIA NIILLAS HOLMBERG
Albero (Muorra)
Cominciammo a frequentarci in autunno
e, anche se il mio cane morì,
ero innamorato
Tre mesi dopo
un bambino con i pidocchi nacque
Rimbaud, un poète maudit
e il suo inquietante castigo
era oscurare se stesso
per poter vedere
era chiaro che tu non sopportassi l’odore dell’assenzio
e quando il fucile apparve nella nostra camera da letto
fu tempo di metterlo da parte
Diventai un artigiano della compiacenza
tutti i desideri mi ansimavano dentro
e ciò che esalavo era pura compassione
che io giudicai attaccamento al ghiaccio di un lago in primavera
se l’amore fosse una foglia e non un albero
lo si potrebbe ingoiare tutto intero,
ma invece te l’ho detto:
“La foglia dell’amore non esiste”
e, oh, tu odi Rimbaud
Bruto (Brutus)
Bruto, fratello mio, so che la tua sanità fu messa in discussione da Cassio e gli altri
quando i tuoi occhi vagavano sulle pareti del senato, come alla ricerca di una finestra,
mentre un uomo giaceva ai tuoi piedi in una tunica tanto insanguinata
da rendere impossibile asciugarvi il coltello –
ecco come le tue convinzioni ti hanno macchiato le vesti!
Avevi preveduto che oltre i secoli, i sogni e la ruggine,
sarei stato qui anch’io, a dubitare, mentre asciugo la mia arma,
che questo non fosse qualcosa da insegnare ai propri piccoli –
Preferirei camminare nudo piuttosto che ammantato di una maledizione.
L’apatia è un sogno impossibile che ho fatto in un albergo.
Mi sono svegliato per grattare via sangue secco dalle dita dei piedi,
una volta ancora ho tentato di fuggire da un cammino impervio per una strada impervia
con l’intera insensibile società a spronarmi.
Ho sparso lacrime mescolate a latte e vino
mentre lui mi sussurra le sue ultime parole:
con ogni mezzo dobbiamo volare; non con i nostri piedi, ma con le nostre mani
ma mi resta ancora un assassinio da architettare.
Se Fossi Giovane (Juos mun nuorra)
Se fossi giovane
Uscirei fuori a cercare
e dopo aver chiamato mio padre
Starei a vedere se mi mostrerebbe
ciò che ho appena trovato
Se fossi giovane
il mondo sarebbe color seppia
nostalgico ora
e non mi trasferirei in una città troppo presto
non me ne andrei da una città troppo tardi
Se fossi giovane
imparerei a dormire in piedi
così da vecchio
potrei morire sulla schiena
Vuoto (Guorosvuohta)
Janne Ahonen
possono pochi decimi di secondo
definire un’intera vita?
Può un unico momento tingere la natura umana?
E, Janne Ahonen,
la natura è legata al destino?
Se fossi un saltatore con gli sci
gareggerei per l’oro Olimpico
poiché la saggezza del vincitore sorpassa
la mente dello sconfitto
il vincitore dovrebbe saper
meditare sulla caduta
più che sul volo
La Libreria (Girjehildu)
Non voglio andare a letto, dissi
e gettai il maledetto libro
Gli occhi di mia madre mi chiesero
perché avessi maltrattato così il migliore di tutti gli amici
Iniziai a leggere la Bibbia
prima di iniziare a seminare
prima che mi venisse insegnato come seminare
un suolo sterile
Ero ancora un agnello
quando a mia madre venne il cancro
solo allora realizzai
che il Mar Rosso non è che una lacrima
in confronto al suo silenzioso amore
durante le ultime settimane
la gente venne a dire addio
e, vedendo tutti quei seguaci di Cristo perdere la speranza,
be’, davvero non ricordo
se ho perso la mia
Stavo sfogliando le foto del matrimonio
quando ho sentito la notizia
Continuai finché non ce ne furono più
Sentivo l’odore minaccioso di una santa inondazione
ma la diga non si ruppe
Mi preparai per un viaggio nella foresta
qualcosa mi spingeva a costruire una bara
le settimane passavano, i giorni di primavera, come sempre,
luminosi e pieni di speranza,
ma le sere, le sere
Una sera sentii attraverso il muro
mia sorella che così con mio padre lamentava:
“Mamma è morta e mio fratello non piange
è troppo impegnato a costruire quella maledetta libreria!”
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