PARAULAS DE HEMNAS
Qual è il posto delle donne nella letteratura? Fino alla metà del XIX secolo, le autrici rappresentavano meno del tre per cento delle produzioni in Francia, mentre oggi firmano un terzo delle pubblicazioni. Nella letteratura occitana la constatazione è simile, se non più debole. Le donne pubblicavano e pubblicano poco.
Paulina Kamakine è una giovane poetessa di 30 anni del Bigorre, appassionata di lingue e in particolare di occitano, premiata a numerosi concorsi letterari nelle regioni d’Oc. È lei che ha ideato e coordinato il progetto di un’antologia contemporanea di autrici occitane, iniziando una ricerca che ha rivelato un fecondo movimento letterario di oltre 70 autrici. Grazie a diversi scambi con ciascuna, in un lavoro di quasi due anni, ha illustrato la ricchezza della cultura plurilingue regionale dei nostri paesi, dalla Val d’Aran alle Valli occitane del Piemonte.
E proprio per coinvolgere questa regione, che il pregiudizio potrebbe far ritenere scarsamente interessata dal fenomeno della composizione al femminile, alla fine del 2019 Paulina si è rivolta a Espaci Occitan di Dronero. La ricerca di Rosella Pellerino, Direttore Scientifico dell’Associazione dronerese e curatrice della sezione “alpina” dell’opera, è iniziata nella speranza di reperirne un paio: ma proprio partendo dalla letterariamente feconda Valle Maira, scendendo verso il Monregalese e salendo fino alla Valle Susa, sono state individuate oltre 30 autrici di prosa, poesia o teatro. L’opera ha dato voce a molte poetesse che spesso, specie per quelle più agées, non avevano avuto modo o coraggio di pubblicare negli anni della loro giovinezza, per mancanza di mezzi, di contatti, di consuetudine a esporsi e a esporre i propri sentimenti pubblicamente.
Paraulas de hemnas – Tomo I è un libro bilingue occitano-francese (e trilingue con l’italiano per la parte delle valli occitane) edito da Réclams, che raccoglie 36 poetesse occitane contemporanee provenienti da tutte le regioni (Alvernia, Guascogna, Languedoc, Limosino, Provenza, Valli del Piemonte). Data la straordinaria adesione di poetesse da tutta l’Occitania, il repertorio poetico è stato suddiviso in più parti, ed è già prevista l’uscita di un Tomo 2 e 3.
Le autrici del Tomo 1:
Adriana Abello - Lucia Abello - Soreta Allard – Lou Petìt Ausèth - Marilena Beltramo - Silvia Berger - Magalí Bizot Dargent - Benedicta Bonnet – Nadina Borgés - Terèsa Canet - Estello Ceccarini – Cecila Chapduelh - Amy Cros - Daniela Dao Ormena – Domenja Decamps - Francesca Dudònhon - Tòni Escala – Danièla Estèbe Hoursiangou - Mayo Feugas - Genevièva Gallego - Tiziana Gallian - Josí Guilhòt - Caterina Giusiano - Lisa Gròs - Nicòla Laporte - Aurelià Lassaca – Sara Laurenç Zurawczak - Emiliana Lavigne - Olga Martino - Marineta Mazoyer - Brigita Miremont Orazio – Tresià Pambrun - Tiziana Raina - Caterina Ramonda – Liliana Zand – Zine
Adriana Abello – Stroppo, Val Maira
TESTO OCCITANO
TEMP PERDU
La ‘ncaro un quiar
que se visco lou sero
ilamoun, sus la cresto
d’la rocho e dal temp.
Les na vieio e na fio
que desgrunen lou rousari de i an:
la vieio d’aquie que soun passa,
la fio d’aquie que ia perdu
a scoutar lou rousari d’la maire
sus lou temp qu’es sta.
E l’es tout senso eta ilamoun,
sus la cresto
d’la rocho e dal temp.
Ma i gran pian pian
se fan raire
per la vieio maire
e d’co per la fio
que a pa agu lou siou temp.
Desgagete fio,
archapo l’ouro que scapo
primo que la se fase nuech
e lou quiar reste tupi
ilamoun sus la cresto
d’la rocho e dal temp.
TESTO ITALIANO
TEMPO PERSO
C’è una luce / che si accende la sera / lassù, sulla punta
della roccia e del tempo. / Sono una madre e una figlia
che sgranano il rosario degli anni: / la vecchia di quelli che sono passati, / la figlia di quelli che ha perso / ad ascoltare il rosario della mamma / sul tempo che è stato. / Ed è tutto senza età / lassù sulla punta / della roccia e del tempo. / Ma i grani pian piano / si fanno più rari / per la vecchia madre / e anche per la figlia
che non ha avuto il suo tempo. / Affrettati figlia, / riprenditi l’attimo fuggente / prima che si faccia notte
e la luce rimanga spenta / lassù, sulla punta / della roccia e del tempo.
Tiziana Gallian - Bellino, Val Varaita
TESTO OCCITANO
PAPUS DE PAROLES
Chaminou din tes peà
Un pas apres a l’aoutre;
Sai giò enté me mènes,
Lou soulei ensimo
T’arompines senso pèno
Dron a mi, asus de la coumbo,
Mi uei su toun coupet
E su la pel de toun eisino
Forto es ta chombo d’acont à la rocho,
Seguro es ta cueiso abituà;
stentou de m’amourar à toun ventre
din aquelo tompo perfumà.
Coumo soun tindà ti muscle,
coumo es dru toun fionc,
voularioou caresear tes couostes
e chasque piecho de toun corp.
Virete e sourieme
Sareme
Couontro toun estomi
Tramouolou et souspirou
La strecho de ti bras.
Quino la testo
E avesino ta boucho,
ervisco la breiselo
que es en tren a se tuar.
Cougeme din l’erbo
Un coousin de viouletes;
Coumo es chaoudo la tero
I sabaré nous cunar.
Embrasense encà en bot,
eilamoun dreire lou sere:
garisoun papus les paroles
les cisanhes de nosti cor.
TESTO ITALIANO
Non più parole
Cammino nelle tue orme / un passo dopo l’altro; /
so dove mi porti,/ il sole illumina le vette. / Ti arrampichi senza fatica / davanti a me su per il pendio,/ i miei occhi sul tuo capo / e sulla pelle della tua schiena. / Forte è la tua gamba vicino alla roccia, / sicura è la tua coscia temprata; / mi struggo di avvicinarmi al tuo ventre / in quella conca profumata. / Come sono tesi i tuoi muscoli, / come è liscio il tuo fianco, / vorrei accarezzare le tue costole / e ogni piega del tuo corpo. / Voltati e sorridimi / stringimi / contro di te / tremo e desidero / la stretta delle tue braccia. / China il tuo capo / e avvicina le tue labbra / riaccendi la scintilla / che si sta spegnendo. / Coricami nell’erba / un cuscino di violette; / come è calda la terra / ci saprà cullare. / Abbracciamoci ancora una volta / lassù dietro il colle: / non guariscono più le parole / le fitte dei nostri cuori.
Nadina Borgès – Brive-La-Gaillarde, Lemosin
TESTO OCCITANO
PAISANAS
Sei filha de la terra
Noriciera e fertila
Qu’a vist tant de femnas
Corbar, plejar l’eschina
Sei filha de lors plors
E de la suor versada
Quand lo solet coratge
Era de resistar
Sei filha de lors raibes
Que gardavan secrets
Al fons de lors còrs purs
Un tresaur escujat
Filha d’aquelas femnas
Paisanas duras, tendras
Que m’an donat la vita
E belcòp a esperar.
TESTO ITALIANO
CONTADINE
Sono figlia della terra / nutrice e fertile / che ha visto così tante donne / piegare, chinare la schiena / sono figlia delle loro lacrime / e del sudore versato / quando l’unico coraggio / era resistere. / Sono la figlia dei loro sogni / che custodivano in segreto / dentro i loro cuori puri / come un tesoro nascosto. / Sono figlia di queste donne / contadine dure e tenere / che mi hanno dato la vita / e così tante aspettative.
Brigita Miremont Orazio – Temniac, Lengadoc
TESTO OCCITANO
JORNADA DE LA FEMNA
Òsca! Òsca! Es arribat
Lo 8 de Març tant esperat!
Un jorn entièr per existir
Un jorn complet per s’exprimir!
Si ben! si ben!
De miègjorn a mièjanuech,
La femna, uèi, es en relèu.
Òsca! òsca! es arribat
Lo 8 de Març tant esperat!
364 jorns a esperar,
Un jorn tot plen per mercejar!
Per lo drech de vòte,
Mercés plan!
Per lo drech de trabalhar,
Grandmercés!
Per lo quòta,
Mercés plan!
Per tots los autres drechs,
Mercés,mercés, mercés….
Per lo drech de pensar,
Mercés.
Mas! li pensi!
N’i a pas bric, de 8 de Març pels goiats?
TESTO ITALIANO
FESTA DELLA DONNA
Evviva! Evviva! È arrivato / l’8 marzo tanto sperato! / Un giorno intero per esistere / un giorno intero per parlare! / Ecco fatto! Ecco fatto! / Da mezzogiorno a mezzanotte / la donna, oggi, è in rilievo. / Evviva! Evviva! È arrivato / l’8 marzo tanto sperato! / 364 giorni ad attendere, / un giorno intero per ringraziare! / Per il diritto di voto, / grazie a tutti! / Per il diritto al lavoro, / grazie di cuore! / Per le quote rosa, / grazie mille! / Per tutti gli altri diritti, / grazie, grazie, grazie... / Per il diritto di pensare, / grazie. / Ma! Penso! / Non c’è l’8 marzo per i ragazzi?
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