Portal d’Occitània    Premio Ostana - Scritture in lingua madre

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Edizione 2022

Paulina KAMAKINE - Premio lingua occitana

Antologia - Paulina KAMAKINE

Lingua occitana (Francia) - "Premio Ostana scritture in Lingua Madre" edizione 2022

italiano

Nata a Tolosa il 17 dicembre 1989, Paulina Kamakine segue gli studi di linguistica, Relazioni Internazionali e Strategie Culturali. Poliglotta, ottiene un Master trilingue in Scienze Umane e Sociali ad Albi nel 2014. Trascorre gran parte della sua vita a Rivière-Basse, tra Lanas Casèras e L’Abatut Arribèra, luoghi di ispirazione poetica e linguistica.

Con lo pseudonimo di Lou Pètit Aousèt (L’uccellino) semina e diffonde poesie un po’ ovunque (Belgio, Italia, Francia, Guascogna, Linguadoca, Provenza...) per amore della lingua d’òc e fedeltà verso la propria terra. 

I suoi progetti letterari danno voce alla poesia contemporanea femminile e ripropongono la lingua come fonte di interesse e di cultura, dando impulso all’attuale ripresa letteraria occitana. In questa direzione va il suo lavoro Paraulas de hemnas, che vede la collaborazione di Rosella Pellerino (direttrice di Espaci Occitan) per la parte riguardante le valli occitane d’Italia. 

Paulina Kamakine è pubblicata su riviste ed è autrice di racconti, leggende, romanzi, canzoni, prosa poetica, novelle e poesia in guascone. Partecipa a numerosi eventi; in trasmissioni radiofoniche presenta sequenze poetiche, è cantante, scultrice e crea progetti culturali aventi lo scopo di promuovere la varietà guascone della lingua d’òc. Sogna una presa di coscienza generale e un rinnovamento letterario che sappia valorizzare la lingua d’òc specifica dell’area bigorrenca. 

Attiva su numerosissimi fronti artistici, Paulina Kamakine vive la scrittura in òc con un forte senso di responsabilità culturale e sociale. 

MOTIVAZIONE

Paraulas de hemnas è un progetto letterario (in tre volumi, di cui uno già pubblicato) curato da Paulina Kamakine. Il primo volume raccoglie una selezione di poesie, canzoni e prose di scrittrici occitane contemporanee, dai 16 ai 96 anni, provenienti da tutto lo spazio linguistico occitano fra la Val d’Aran nei Pirenei catalani e le Valli alpine occitane d’Italia. Le oltre 70 autrici coinvolte, con composizioni spesso inedite, illustrano ognuna, con i propri versi, l’estrema varietà dialettale nella lingua occitana.

PER SAPERNE DI PIÙ:

https://www.youtube.com/watch?v=_92TF1VWcCk

PARAULAS DE HEMNAS

Qual è il posto delle donne nella letteratura? Fino alla metà del XIX secolo, le autrici rappresentavano meno del tre per cento delle produzioni in Francia, mentre oggi firmano un terzo delle pubblicazioni. Nella letteratura occitana la constatazione è simile, se non più debole. Le donne pubblicavano e pubblicano poco. 

Paulina Kamakine è una giovane poetessa di 30 anni del Bigorre, appassionata di lingue e in particolare di occitano, premiata a numerosi concorsi letterari nelle regioni d’Oc. È lei che ha ideato e coordinato il progetto di un’antologia contemporanea di autrici occitane, iniziando una ricerca che ha rivelato un fecondo movimento letterario di oltre 70 autrici. Grazie a diversi scambi con ciascuna, in un lavoro di quasi due anni, ha illustrato la ricchezza della cultura plurilingue regionale dei nostri paesi, dalla Val d’Aran alle Valli occitane del Piemonte.

E proprio per coinvolgere questa regione, che il pregiudizio potrebbe far ritenere scarsamente interessata dal fenomeno della composizione al femminile, alla fine del 2019 Paulina si è rivolta a Espaci Occitan di Dronero. La ricerca di Rosella Pellerino, Direttore Scientifico dell’Associazione dronerese e curatrice della sezione “alpina” dell’opera, è iniziata nella speranza di reperirne un paio: ma proprio partendo dalla letterariamente feconda Valle Maira, scendendo verso il Monregalese e salendo fino alla Valle Susa, sono state individuate oltre 30 autrici di prosa, poesia o teatro. L’opera ha dato voce a molte poetesse che spesso, specie per quelle più agées, non avevano avuto modo o coraggio di pubblicare negli anni della loro giovinezza, per mancanza di mezzi, di contatti, di consuetudine a esporsi e a esporre i propri sentimenti pubblicamente. 

Paraulas de hemnasTomo I è un libro bilingue occitano-francese (e trilingue con l’italiano per la parte delle valli occitane) edito da Réclams, che raccoglie 36 poetesse occitane contemporanee provenienti da tutte le regioni (Alvernia, Guascogna, Languedoc, Limosino, Provenza, Valli del Piemonte). Data la straordinaria adesione di poetesse da tutta l’Occitania, il repertorio poetico è stato suddiviso in più parti, ed è già prevista l’uscita di un Tomo 2 e 3.

Le autrici del Tomo 1:

Adriana Abello - Lucia Abello - Soreta Allard – Lou Petìt Ausèth - Marilena Beltramo - Silvia Berger - Magalí Bizot Dargent - Benedicta Bonnet – Nadina Borgés - Terèsa Canet - Estello Ceccarini – Cecila Chapduelh - Amy Cros - Daniela Dao Ormena – Domenja Decamps - Francesca Dudònhon - Tòni Escala – Danièla Estèbe Hoursiangou - Mayo Feugas - Genevièva Gallego - Tiziana Gallian - Josí Guilhòt - Caterina Giusiano - Lisa Gròs - Nicòla Laporte - Aurelià Lassaca – Sara Laurenç Zurawczak - Emiliana Lavigne - Olga Martino - Marineta Mazoyer - Brigita Miremont Orazio – Tresià Pambrun - Tiziana Raina - Caterina Ramonda – Liliana Zand – Zine

Adriana Abello – Stroppo, Val Maira

TESTO OCCITANO

TEMP PERDU

La ‘ncaro un quiar

que se visco lou sero

ilamoun, sus la cresto

d’la rocho e dal temp.

Les na vieio e na fio

que desgrunen lou rousari de i an:

la vieio d’aquie que soun passa,

la fio d’aquie que ia perdu

a scoutar lou rousari d’la maire

sus lou temp qu’es sta.

E l’es tout senso eta ilamoun,

sus la cresto

d’la rocho e dal temp.

Ma i gran pian pian

se fan raire

per la vieio maire

e d’co per la fio

que a pa agu lou siou temp.

Desgagete fio,

archapo l’ouro que scapo

primo que la se fase nuech

e lou quiar reste tupi

ilamoun sus la cresto

d’la rocho e dal temp.

TESTO ITALIANO

TEMPO PERSO 

C’è una luce / che si accende la sera / lassù, sulla punta

della roccia e del tempo. / Sono una madre e una figlia

che sgranano il rosario degli anni: / la vecchia di quelli che sono passati, / la figlia di quelli che ha perso / ad ascoltare il rosario della mamma / sul tempo che è stato. / Ed è tutto senza età / lassù sulla punta / della roccia e del tempo. / Ma i grani pian piano / si fanno più rari / per la vecchia madre / e anche per la figlia

che non ha avuto il suo tempo. / Affrettati figlia, / riprenditi l’attimo fuggente / prima che si faccia notte

e la luce rimanga spenta / lassù, sulla punta / della roccia e del tempo.

Tiziana Gallian - Bellino, Val Varaita

TESTO OCCITANO

PAPUS DE PAROLES

Chaminou din tes peà

Un pas apres a l’aoutre;

Sai giò enté me mènes,

Lou soulei ensimo

T’arompines senso pèno

Dron a mi, asus de la coumbo,

Mi uei su toun coupet

E su la pel de toun eisino

Forto es ta chombo d’acont à la rocho,

Seguro es ta cueiso abituà;

stentou de m’amourar à toun ventre

din aquelo tompo perfumà.

Coumo soun tindà ti muscle,

coumo es dru toun fionc,

voularioou caresear tes couostes

e chasque piecho de toun corp.

Virete e sourieme

Sareme

Couontro toun estomi

Tramouolou et souspirou

La strecho de ti bras.

Quino la testo

E avesino ta boucho,

ervisco la breiselo

que es en tren a se tuar.

Cougeme din l’erbo

Un coousin de viouletes;

Coumo es chaoudo la tero

I sabaré nous cunar.

Embrasense encà en bot,

eilamoun dreire lou sere:

garisoun papus les paroles

les cisanhes de nosti cor.

TESTO ITALIANO

Non più parole  

Cammino nelle tue orme / un passo dopo l’altro; / 

so dove mi porti,/ il sole illumina le vette. / Ti arrampichi senza fatica / davanti a me su per il pendio,/ i miei occhi sul tuo capo / e sulla pelle della tua schiena. / Forte è la tua gamba vicino alla roccia, / sicura è la tua coscia temprata; / mi struggo di avvicinarmi al tuo ventre / in quella conca profumata. / Come sono tesi i tuoi muscoli, / come è liscio il tuo fianco, / vorrei accarezzare le tue costole / e ogni piega del tuo corpo. / Voltati e sorridimi / stringimi / contro di te / tremo e desidero / la stretta delle tue braccia. / China il tuo capo / e avvicina le tue labbra / riaccendi la scintilla / che si sta spegnendo. / Coricami nell’erba / un cuscino di violette; / come è calda la terra / ci saprà cullare. / Abbracciamoci ancora una volta / lassù dietro il colle: / non guariscono più le parole / le fitte dei nostri cuori.

Nadina Borgès – Brive-La-Gaillarde, Lemosin



TESTO OCCITANO

PAISANAS

Sei filha de la terra

Noriciera e fertila

Qu’a vist tant de femnas

Corbar, plejar l’eschina

Sei filha de lors plors

E de la suor versada

Quand lo solet coratge 

Era de resistar

Sei filha de lors raibes

Que gardavan secrets

Al fons de lors còrs purs

Un tresaur escujat

Filha d’aquelas femnas

Paisanas duras, tendras

Que m’an donat la vita

E belcòp a esperar.

TESTO ITALIANO

CONTADINE

Sono figlia della terra / nutrice e fertile / che ha visto così tante donne / piegare, chinare la schiena / sono figlia delle loro lacrime / e del sudore versato / quando l’unico coraggio / era resistere. / Sono la figlia dei loro sogni / che custodivano in segreto / dentro i loro cuori puri / come un tesoro nascosto. / Sono figlia di queste donne / contadine dure e tenere / che mi hanno dato la vita / e così tante aspettative.

Brigita Miremont Orazio – Temniac, Lengadoc

TESTO OCCITANO

JORNADA DE LA FEMNA

Òsca! Òsca! Es arribat

Lo 8 de Març tant esperat!

Un jorn entièr per existir

Un jorn complet per s’exprimir!

Si ben! si ben!

De miègjorn a mièjanuech,

La femna, uèi, es en relèu.

Òsca! òsca! es arribat

Lo 8 de Març tant esperat!

364 jorns a esperar,

Un jorn tot plen per mercejar!

Per lo drech de vòte,

Mercés plan!

Per lo drech de trabalhar,

Grandmercés!

Per lo quòta,

Mercés plan!

Per tots los autres drechs,

Mercés,mercés, mercés….

Per lo drech de pensar,

Mercés.

Mas! li pensi!

N’i a pas bric, de 8 de Març pels goiats?

TESTO ITALIANO

FESTA DELLA DONNA

Evviva! Evviva! È arrivato / l’8 marzo tanto sperato! / Un giorno intero per esistere / un giorno intero per parlare! / Ecco fatto! Ecco fatto! / Da mezzogiorno a mezzanotte / la donna, oggi, è in rilievo. / Evviva! Evviva! È arrivato / l’8 marzo tanto sperato! / 364 giorni ad attendere, / un giorno intero per ringraziare! / Per il diritto di voto, / grazie a tutti! / Per il diritto al lavoro, / grazie di cuore! / Per le quote rosa, / grazie mille! / Per tutti gli altri diritti, / grazie, grazie, grazie... / Per il diritto di pensare, / grazie. / Ma! Penso! / Non c’è l’8 marzo per i ragazzi?