Il festival dedicato alla danza tradizionale “la courenta”, COURENTA MAI, ritorna e ci sarà nella sua sesta edizione nonostante il periodo eccezionale nel quale viviamo, dovuto all'emergenza della pandemia.
Si svolgerà, come previsto, il giorno sabato 2 maggio e non essendo possibile realizzare il festival dal vivo sarà un'edizione speciale sul web. La manifestazione si sarebbe dovuta svolgere a Lanzo Torinese, come avvenuto per le ultime edizioni. La scelta di Lanzo è dovuta alla posizione strategica della città, all'imbocco delle Valli di Lanzo e alla grande disponibilità dell'amministrazione comunale, che ringraziamo, ad accogliere il festival. La scelta di organizzare una giornata dedicata a questa danza nelle Valli di Lanzo è dovuto al fatto che queste Valli sono uno dei pochi luoghi dove la courenta si è conservata meglio. Questa tradizione infatti non ha mai visto interruzione temporale e non è stata oggetto di ripresa, come avvenuto invece in altri luoghi e anche riguardo ad altre danze tradizionali, in quanto non è mai entrata in crisi. Questa danza fa parte della cultura del luogo e la sua pratica è viva sia per quanto riguarda la musica strumentale sia per l'aspetto coreutico. La sua vivacità è rispecchiata anche nelle numerose varianti coreutiche, che caratterizzano e identificano paesi e Valli differenti, e nella prassi strumentale in cui, su una struttura precisa, è ancora in uso l'improvvisazione. Sono inoltre tracce evidenti delle origini antiche e popolari di questa musica legata alla danza l'utilizzo di formule ritmico-armoniche degli accompagnamenti e la struttura formulare dell'insieme: una melodia che non si sviluppa orizzontalmente e in modo lineare ma che si crea con l'insieme di piccole formule (un po' come avviene con i patterns nel jazz) all'interno di una struttura definita.
La courenta è così amata dagli abitanti delle Valli di Lanzo che si potrebbe parafrasare un detto dei Venda, antico gruppo etnico del Sud Africa, riguardo la loro danza tradizionale, la tshikona, riportato dell'etnomusicologo John Blacking che ha fatto ricerca sul campo negli anni Cinquanta dello scorso secolo: «la tshikona è il momento in cui la gente irrompe sulla scena della danza e dimentica le pentole sul fuoco, fa stare meglio gli ammalati ed i vecchi gettano via i bastoni per danzare, porta la pace nel paese».
Courenta Mai è un piccolo festival ma è soprattutto un tributo a questa meravigliosa e gioiosa danza che è arrivata fino ai nostri giorni dopo una lunga strada attraversando epoche storiche, guerre, censure religiose e, appunto, pestilenze, veicolando comunità. “Mai”, ovviamente, non è inteso come avverbio ma come mese, cioè maggio: la courenta di maggio, in riferimento al mese nel quale si svolge dalla prima edizione il festival e anche come tributo alla tradizione locale in quanto richiama idealmente i festeggiamenti di Caranta Mai di cui si tramandano ancora oralmente le origini leggendarie e che hanno origine probabilmente delle antiche festività delle calende di maggio.
Questa edizione straordinaria prevede, come ormai consuetudine, il contributo dell'Associazione Lo Stivale che Balla, con Michele Cavenago e Romana Barbui, che terranno un interessante laboratorio e del gruppo artistico-musicale dei Blu L'azard.
Ma la giornata sarà ricca di sorprese e contributi vari provenienti da diversi luoghi e diverse Valli in cui si pratica ancora questa straordinaria danza.
Un'edizione nuova, insolita ma non per questo meno interessante. Un modo diverso ma che ancora veicola il messaggio principale che portano da sempre questa danza e questa musica: stare bene insieme!
Vi aspettiamo quindi sabato 2 maggio e la porta d'ingresso per trovarci sarà collegarsi alla pagina web: https://courentamai.wordpress.com/
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