Intervista a Bruno Donna
"Siamo tutt'altro che bogia nen, non ci fermiamo mai" mi dice Bruno Donna, presidente di Piemonte Cultura. Gli chiedo di spiegarmi meglio in che cosa consiste, quest'anno, il suo non fermarsi. Mi racconta innanzitutto della sede dell'associazione. "Teniamo i nostri corsi e le nostre attività in via Luserna di Rorà, a Torino, negli ex Bagni Pubblici. Abbiamo chiamato la sede Officine Folk.
Officine perché la nostra associazione è come una fucina, e i nostri corsi un laboratorio in continuo divenire, che si arricchisce ogni volta di proposte nuove. E anche in omaggio all'edificio in cui lavoriamo e alla ciminiera che ne è un simbolo.
Officine Folk, poi, è anche il nome della scuola di organetto a cui ci appoggiamo per i corsi, che è quella di Marco Volpatto, e del gruppo di musica folk composto da una parte dei corsisti, che ha esordito nel 2011 a Ostana. I corsi di organetto diatonico sono uno dei nostri fiori all'occhiello. Quest'anno avremo cinque livelli di apprendimento, dal lunedì al venerdì in fascia pomeridiana e serale, e sarà sempre Marco Volpatto a tenerli, secondo il principio del corso aperto a tutti, nella migliore tradizione di accoglienza occitana. Questo vuol dire che per fare il corso non è necessario aver studiato musica o saperla leggere, e neanche imparare a leggerla. Marco usa un metodo, quello della tablatura, che permette a chiunque di accostarsi allo strumento. Non bisogna essere musicisti. Basta aver voglia di imparare a suonare uno strumento popolare e di confrontarsi con il repertorio occitano e francoprovenzale. E dietro alla scelta del repertorio c'è un lungo lavoro di ricerca, che va verso il recupero della tradizione. Quella più autentica. Si cercano i vecchi spartiti e, nel caso si tratti di pezzi scritti per altri strumenti, Marco li rielabora e li riadatta per l'organetto”.
E le danze?… chiedo, curiosa di sapere che cosa propongono quest'anno. "Anche per le danze vale lo stesso discorso di recupero della tradizione. Si vanno a cercare i vecchi filmati, cercando di sfrondare i balli da quegli elementi folcloristici, da quei virtuosismi che nulla hanno a che fare, in realtà, con la tradizione" interviene Massimo Fantaccini, uno degli insegnanti di danza di Piemonte Cultura. "Quest'anno" continua Bruno Donna "avremo quattro livelli, uno in più rispetto all'anno scorso, perché i balarins aumentano e tra loro ce ne sono alcuni che seguono i nostri corsi da anni e che quindi hanno voglia e bisogno di approfondire. Anche in questo caso una particolare attenzione è rivolta alle danze del repertorio occitano e francoprovenzale. Gli insegnanti sono tutti professionisti del settore, che coltivano da anni la passione per questo particolare ramo delle danze folk. I corsi si svolgono dal lunedì al venerdì in fascia serale e sono, naturalmente, rivolti a tutti. Anche qui non è necessario aver già avuto a che fare con la danza, perché si parte dall'inizio e dalla voglia di stare insieme ballando.
Questo è un po' il nocciolo di tutte le nostre attività, la convivéncia, la voglia di stare insieme e di condividere con tutti. E infatti i nostri corsi di danza non sono 'fine a se stessi', sono solo il preludio ai bal folk: si imparano i balli per poi andare a ballare ai concerti, dove c'è un gruppo che suona musica dal vivo. Concerti organizzati da noi, ne facciamo più o meno venticinque all'anno, o da altre associazioni. Tutto per il piacere di stare insieme attraverso il ballo e la musica, due linguaggi universali, che uniscono gente di ogni età e di ogni cultura.
Anche gli stage di danza che organizziamo, a volte anche di tipo residenziale, nelle valli piemontesi o oltralpe, sono pensati con questo spirito. E anche viaggi come quello dell'anno scorso, alla manifestazione di Tolosa, dove sono convogliati tra i 25.000 e i 30.000 occitani o appassionati dell'Occitania. Ci saranno trasferte nella realtà occitana anche quest'anno, una a Carnevale e un'altra in tarda primavera, di cui troverete le informazioni sul nostro sito." E la casa editrice? Perché Piemonte Cultura è anche una piccola casa editrice, giusto?" "Anche quest'anno sono previste, come sempre, delle attività in questo senso: faremo presentazioni di libri, conferenze, proiezioni di filmati, il tutto, ovviamente inerente al tema."
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