Nòvas d'Occitània    Nòvas d'Occitània 2012

invia mail   print document in pdf format Rss channel

Nòvas n.117 Octobre 2012

A Torino un’inverno di musica e balli con Piemonte Cultura

A Turin un uvèrn de música e danças embe Piemonte Cultura

di Elena Malanga

A Torino un’inverno di musica e balli con Piemonte Cultura
italiano

Intervista a Bruno Donna


"Siamo tutt'altro che bogia nen, non ci fermiamo mai" mi dice Bruno Donna, presidente di Piemonte Cultura. Gli chiedo di spiegarmi meglio in che cosa consiste, quest'anno, il suo non fermarsi. Mi racconta innanzitutto della sede dell'associazione. "Teniamo i nostri corsi e le nostre attività in via Luserna di Rorà, a Torino, negli ex Bagni Pubblici. Abbiamo chiamato la sede Officine Folk.
Officine perché la nostra associazione è come una fucina, e i nostri corsi un laboratorio in continuo divenire, che si arricchisce ogni volta di proposte nuove. E anche in omaggio all'edificio in cui lavoriamo e alla ciminiera che ne è un simbolo.
Officine Folk, poi, è anche il nome della scuola di organetto a cui ci appoggiamo per i corsi, che è quella di Marco Volpatto, e del gruppo di musica folk composto da una parte dei corsisti, che ha esordito nel 2011 a Ostana. I corsi di organetto diatonico sono uno dei nostri fiori all'occhiello. Quest'anno avremo cinque livelli di apprendimento, dal lunedì al venerdì in fascia pomeridiana e serale, e sarà sempre Marco Volpatto a tenerli, secondo il principio del corso aperto a tutti, nella migliore tradizione di accoglienza occitana. Questo vuol dire che per fare il corso non è necessario aver studiato musica o saperla leggere, e neanche imparare a leggerla. Marco usa un metodo, quello della tablatura, che permette a chiunque di accostarsi allo strumento. Non bisogna essere musicisti. Basta aver voglia di imparare a suonare uno strumento popolare e di confrontarsi con il repertorio occitano e francoprovenzale. E dietro alla scelta del repertorio c'è un lungo lavoro di ricerca, che va verso il recupero della tradizione. Quella più autentica. Si cercano i vecchi spartiti e, nel caso si tratti di pezzi scritti per altri strumenti, Marco li rielabora e li riadatta per l'organetto”.
E le danze?… chiedo, curiosa di sapere che cosa propongono quest'anno. "Anche per le danze vale lo stesso discorso di recupero della tradizione. Si vanno a cercare i vecchi filmati, cercando di sfrondare i balli da quegli elementi folcloristici, da quei virtuosismi che nulla hanno a che fare, in realtà, con la tradizione" interviene Massimo Fantaccini, uno degli insegnanti di danza di Piemonte Cultura. "Quest'anno" continua Bruno Donna "avremo quattro livelli, uno in più rispetto all'anno scorso, perché i balarins aumentano e tra loro ce ne sono alcuni che seguono i nostri corsi da anni e che quindi hanno voglia e bisogno di approfondire. Anche in questo caso una particolare attenzione è rivolta alle danze del repertorio occitano e francoprovenzale. Gli insegnanti sono tutti professionisti del settore, che coltivano da anni la passione per questo particolare ramo delle danze folk. I corsi si svolgono dal lunedì al venerdì in fascia serale e sono, naturalmente, rivolti a tutti. Anche qui non è necessario aver già avuto a che fare con la danza, perché si parte dall'inizio e dalla voglia di stare insieme ballando.
Questo è un po' il nocciolo di tutte le nostre attività, la convivéncia, la voglia di stare insieme e di condividere con tutti. E infatti i nostri corsi di danza non sono 'fine a se stessi', sono solo il preludio ai bal folk: si imparano i balli per poi andare a ballare ai concerti, dove c'è un gruppo che suona musica dal vivo. Concerti organizzati da noi, ne facciamo più o meno venticinque all'anno, o da altre associazioni. Tutto per il piacere di stare insieme attraverso il ballo e la musica, due linguaggi universali, che uniscono gente di ogni età e di ogni cultura.
Anche gli stage di danza che organizziamo, a volte anche di tipo residenziale, nelle valli piemontesi o oltralpe, sono pensati con questo spirito. E anche viaggi come quello dell'anno scorso, alla manifestazione di Tolosa, dove sono convogliati tra i 25.000 e i 30.000 occitani o appassionati dell'Occitania. Ci saranno trasferte nella realtà occitana anche quest'anno, una a Carnevale e un'altra in tarda primavera, di cui troverete le informazioni sul nostro sito." E la casa editrice? Perché Piemonte Cultura è anche una piccola casa editrice, giusto?" "Anche quest'anno sono previste, come sempre, delle attività in questo senso: faremo presentazioni di libri, conferenze, proiezioni di filmati, il tutto, ovviamente inerente al tema."

occitan

Entrevista a Bruno Donna


“Siem ben autre que bogia nen, siem jamai fèrm” me ditz Bruno Donna, president de Piemonte Cultura. Lhi demando de m’explicar mielh çò que vòl dir, aquest’an, lo ren se fermar. Me cònta derant tot dal seti de l’associacion. “Nòstri cors e tot lo trabalh lo fasem en via Luserna di Rorà, a Turin, dins lhi ex Banhs Públics. Avem sonat aquel pòst Officine Folk.
Usina perque nòstra associacion es coma una fusina, e nòstri cors son un laboratòri que marcha totjorn, que jonta continuament de propòstas novèlas. Usina tanben en omatge an aquela bastissa e a la chiminea que la simboliza.
Officine Folk, es decò lo nom de l’escòla d’organet que nos dona na man per lhi cors, es aquela de Marco Volpatto, e dal grop de música folk format de una part di corsistas e que a prencipiat ental 2011 a Ostana. Lhi cors d’armòni diatònic son nòstra flor de la ròba. Aquest’an aurèm cinc livèls, dal luns al venres, l’après-metzjorn e lo ser, e serè sempre Marco Volpatto a mostrar, embe lo prencipi dal cors dubèrt a tuchi, dins la tradicion de l’aculhença occitana. Es pas necessari conóisser la música e nimanc de l’aprene. Marco utiliza lo metòde de la tabladura que permet a chascun d’emprene l’instrument. Fai pas de manca d’èsser musicaire. lhi n’a pro d’aver vuelha d’aprene a sonar un instrument popular e s’avesinar al repertòri occitan e francoprovençal. Darreire an aquel repertòri la lhi a un lung trabalh de recèrcha per recuperar la vera tradicion. Se son cerchat de vielh escrichs e s’eron per d’autres instruments, Marco lhi a virat per l’armòni diatònic”.
E las danças?... demando abo la vuelha de conóisser las propòstas per aquest’an. “Decò per las danças val lo prencipi dal recúper de la tradicion. Veire de vielhs filmats, eissuar de tot çò qu’es folclorisme, d’aquò qu’a pas ren a veire abo la vera tradicion” nos ditz Massimo Fantaccini, un de lhi ensenhaires de dança de Piemonte Cultura. “Aquest’an – continua Bruno Donna – aurèm quatre livèls, un de mai de l’an passat, perque lhi balarins creisson de numre e la n’a d’aquilhi que fan nòstri cors da ben d’ans e an vuelha d’aprefondir. Decò aicí es lo repertòri occitan e francoprovençal que nos enteressa. Lhi ensenhaires son tuchi professionistas dal sector, que an la passion per aquesta brancha de la dança folk. Lhi cors son serals, dal luns al venres e dubèrt a tuchi. Lhi a pas besonh d’èsser já de balarins, se taca dal començament, n’a pro de voler estar ensem en dançant.
Aquò es un pauc la sostança de nòstra activitat, la convivéncia, la vuelha d’estar ensem e de condivíder l’experiença abo tuchi. Nòstri cors de dança son pas ‘tant per aquò far’, après ven la rèsta: s’emprenon las danças e après se vai balar ai concèrts ente la música es dal viu. Concèrts organizats da nosautri, ne’n fasem a pauc près vint-e-cinc per an, o da autras associacions. Tot per lo plaser d’estar ensem a travèrs la música e la dança, dui lengatges universals, qu’abaronon vielhs e joves e de chasque cultura.
Es tanben aqueste l’esperit que caracteriza lhi estagis de dança, de bòt residençials, que organizem dins nòstras valadas o da l’autre cant des Alps. Decò per lhi viatges com aquel d’aqueste an a la manifestacion occitana de Tolosa ent’avem rescontrat entre 25.000 e 30.000 occitans o d’apassionats d’Occitània. Anarèm en Occitània granda decò aquest’an: a Carnaval e dins la tarda prima, basta agachar sal nòstre sit”. Vist que Piemonte Cultura es tanben editritz coma van las edicions? “Coma sempre, decò aquest’an la lhi aurè d’iniciativas sus aquò: presentacions de libres, conferenças, projeccions de filmats”.


Condividi