Il passato Programma di sviluppo rurale 2007-2013 (Misura 322 Sviluppo e rinnovamento dei villaggi)
aveva dato l’opportunità a una trentina di comuni piemontesi di dar corso a importanti interventi in borgate che, per l’esodo della seconda metà del secolo scorso, erano state gravemente abbandonate e falcidiate in termini di presenza umana e di attività economiche.
I progetti realizzati permettevano di finanziare (con un contributo del 60%) anche interventi privati e piccole imprese.
Le borgate oggetto di intervento dovevano sottostare ad una serie di condizioni (rapporto tra case abitabili e dirute, non troppe compromissioni in conseguenza di interventi edilizi realizzati in passato, numero di residenti, ecc.).
I risultati ottenuti sono ben visibili sul territorio e intere borgate sono state rivitalizzate. La “spinta” iniziale è servita, in molti casi, a rifar partire le attività e le presenze umane nelle borgate.
Nello scorso mese di luglio la Regione Piemonte ha presentato il nuovo bando che, rispetto allo scorso PSR presenta analogie ma anche importanti differenze.
Prima di tutto vengono finanziati solo interventi pubblici (i beneficiari sono i soli comuni già inseriti dalle rispettive Unioni nei programmi della misura 7.1.1 del PSR 2014-2020) attraverso due domande di sostegno:
- operazione 7.2.1 “Realizzazione e miglioramento delle opere di urbanizzazione e degli spazi aperti di uso pubblico”;
- operazione 7.4.1 “Realizzazione e miglioramento di strutture e infrastrutture culturali-ricreative”.
Altra novità sostanziale è il limite dei progetti presentabili nell’ambito delle singoli Unioni che variano in funzione degli abitanti e del territorio. Vengono però consentiti interventi in più nell’ambito delle Unioni che hanno comuni selezionati per l’attuazione della “Strategia per le aree interne”, e quindi aree già scelte per notevoli interventi statali, vengono ulteriormente beneficiate. Scelta molto discutibile!
I progetti presentati dai Comuni verranno messi in un grande calderone dove si valuteranno i punteggi di ognuno di essi; verranno finanziati quelli con maggior punteggio raggiunto. Da qui la necessità che le singole Unioni avallino i migliori progetti che realmente siano in grado di competere con quelli presentati da Comuni di altre Unioni Montane piemontesi.
Passata la fase di istruttoria i Comuni ammessi al finanziamento avranno 120 giorni di tempo per produrre la progettazione definitiva contenente, per tutti gli interventi previsti in ciascuna domanda di sostegno (7.2.1 e 7.4.1), la progettazione tecnica di dettaglio.
Anche questo bando presenta dei requisiti minimi per l’ammissibilità a finanziamento del progetto.
Alcuni esempi:
- la borgata deve essere collegata alla rete stradale ordinaria con transitabilità anche in inverno;
- il numero degli edifici presenti nella borgata deve essere compreso tra 10 e 100;
- contano anche il numero dei residenti e delle attività economiche presenti;
- la borgata deve essere individuata e vincolata ai sensi dell’art.24 della L.R. 56/77.
I criteri di selezione delle relative premialità sono riassunti in una tabella che riporta i singoli punteggi assegnati alle diverse operazioni che possono essere inserite nei progetti.
Chi avrà più punti verrà finanziato.
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