Il Tresòr de Lenga Corpus Testuale (TLCT) è una banca-dati testuale, ovvero una biblioteca digitale di testi in lingua occitana rappresentativi delle diverse varietà locali parlate nelle valli del Piemonte occidentale, dalla valle del Quié all'alta valle Susa.
Il progetto, realizzato grazie al co-finanziamento della Chambra d'òc, della Fondazione Goria e della banca CRT nell'ambito del progetto Master dei Talenti della Società Civile, è nato inizialmente con lo scopo di archiviare e digitalizzare un ampio campionario di testi in lingua occitana tratti dai principali periodici sorti nelle valli a partire dai primi anni Sessanta, periodo in cui, grazie alla fondazione dell'Escolo dóu Po e ad altre iniziative promosse in campo linguistico e letterario, si assistette all'avvio di una presa di coscienza etnico-linguistica da parte dei valligiani occitanofoni del cuneese e del torinese.
Quello che è nato come un progetto di archiviazione e digitalizzazione dei testi con l'obiettivo di creare un corpus testuale che permettesse studi linguistico-dialettologici sulla lingua occitana cisalpina, ha iniziato man mano ad assumere una forma molto più complessa e articolata che andava al di là di un semplice elenco di titoli di pubblicazioni. Mentre sfogliavo quelle pagine ingiallite, segnate e sbiadite dal trascorrere dei decenni, intrise a tratti di languida e rassegnata nostalgia per un mondo che stava scomparendo, altre volte di fiduciose ed audaci rivendicazioni, hanno iniziato ad emergere personaggi e poeti, persone in carne ed ossa che, grazie al loro impegno, hanno dato vita ad una vera e propria storia che ho deciso di raccontarvi, mostrandovi al tempo stesso la vitalità di una lingua che, sebbene frammentata in una miriade di varietà locali, ha saputo in quesi ultimi cinquant'anni prendere coscienza di se stessa e della propria dignità adattandosi ai diversi usi, generi e registri: dall'oralità - con le pregheire, le ninna-nanne, le filastrocche, i proverbi, i modi di dire e gli etnotesti - alla letteratura e alla musica - con le poesie, i racconti, i romanzi, le traduzioni, le pièces teatrali e le canzoni - fino agli ambiti dell'attualità e della politica - con gli articoli dei pricipali periodici provenzalisti e occitanisti, tra i quali "Coumboscuro", "Ousitanio Vivo", "Lou Soulestrelh", "Novel Temp" (oggi "Lou Temp Nouvel") e "Valados Usitanos" -.
È dunque possibile leggere gli oltre duemila testi archiviati nel TLCT da un duplice punto di vista: da un lato, osservare come si comporta la lingua in diversi contesti linguistici e letterari, per astrarne deduzioni sulla grammatica, sulla morfo-sintassi e sul lessico; dall'altro, chiedersi chi è l'autore del testo, da dove viene, in quale contesto occitanista o provenzalista ha maturato il proprio pensiero, quale sistema ortografico ha adottato e perché ha fatto questa scelta, etc.
I testi sono stati scannerizzati, digitalizzati e immessi sul sito web della Chambra d'òc.
Ogni testo è preceduto da un frontespizio nel quale sono state riportate le informazioni principali per la contestualizzazione e la storicizzazione del documento, della varietà dialettale e dell'autore : la tipologia di testo, la grafia adottata, la data della pubblicazione, la fonte da cui è tratto e le informazioni che riguardano l'autore, il raccoglitore, il traduttore o l'intervistato (nome, cognome, paese e valle di origine). Tutte queste informazioni sono inoltre state riportate in una tabella excel scaricabile cliccando sull'icona in alto a destra (Indice) ed ordinabile alfabeticamete o cronologicamente per autore, titolo, paese, valle, data di pubblicazione e fonte.
Ogni pubblicazione è inoltre introdotta da due pagine: nella prima (intitolata: Che cos'è + nome della pubblicazione) vengono fornite le informazioni fondamentali sulla pubblicazione e sull'autore, nella seconda (intitolata: Guida alla lettura) vengono esplicitate le regole ortografiche adottate dall'autore; le regole per la lettura pubblicate nelle varie Guide alla lettura sono inoltre confluite nella Tabella delle corrispondenze tra grafemi e foni, che riporta nella prima colonna il grafema, nella seconda la definizione data dall'autore e nell'ultima la trascrizione del fono corrispondente in Alfabeto Fonetico Internazionale (IPA).
Infine, per aiutare il lettore ad orientarsi nell'ingente mole di materiali testuali del TLCT, ho pubblicato nella home-page due introduzioni più generali: in Memoria storica dei movimenti, della lingua e della letteratura occitana delle valli ho cercato di delineare le tappe fondamentali della storia dell'occitanismo e del provenzalismo italiano facendo particolare riferimento – attraverso una fitta rete di link che rimandano ai testi archiviati nel TLCT - ai movimenti, alle associazioni, agli autori ed alle pubblicazioni che hanno contribuito alla presa di coscienza etno-linguistica nelle valli del Piemonte a partire dagli anni Sessanta; Le grafie è invece dedicato allo studio dei diversi sistemi ortografici proposti ed adottati nel corso di questa breve ma intensa storia letteraria occitana.
Il recupero e la conservazione di questa preziosa memoria storica, culturale, linguistica e letteraria costituiscono già di per sè un'interessante operazione di salvaguardia del patrimonio immateriale del nostro territorio. Tuttavia, la vera novità di questo archivio sta nell'impostazione multimediale e nell'uso delle tecnologie del web per rendere interattiva ed accessibile a chiunque la consultazione del TLCT: per accedervi è sufficiente entrare nel sito web della Chambra d'òc e cliccare sull'icona a destra denominata "Tresòr de Lenga Corpus Testuale. I testi in lingua occitana dal 1960 ad oggi".
Ho cercato inoltre di favorire una navigazione dinamica sfruttando la possibilità offerta dal web di far interagire il testo scritto con filmati e registrazioni in cui l'autore, o un suo compaesano, legge il documento: questo permette all'utente, oltre che di leggere il testo nella grafia scelta dall'autore, di ascoltarne contemporaneamente la lettura nella variante dialettale del paese di origine dello scrittore (si vedano ad esempio: Reino Jano cantata e Abéio abéio e Rocho la cuno lette da Antonio Bodrero di Frassino; El tintinponi di Clelia Baccon, Salbertrand; le poesie di Pietro Antonio Bruna-Rosso e Piero Raina di Elva ne I figli dei briganti lette da Franco Baudino; Setà decaire la flammo dei fouìe di Ugo Piton di Roure; Viól d'emousioun di Marco Mastrocola originario della valle Po; De pours e de Bufes di Lucia Abello di Stroppo; e poi ancora tutti i testi raccolti in Votz de Vermenanha e Ges, da Giacomo Bellone di Limone a Rino Giordano di Vernante a Mario Fantino di Roaschia etc.).
Interessanti sono anche gli adattamenti musicali di alcune poesie fatti da cantautori e gruppi musicali valligiani (si vedano ad esempio le canzoni di Masino Anghilante eseguite dal figlio Dario Anghilante o dal "Coro Monte Nebin" di Sampeyre in Chantominà, Ciaminà e pensà e nel disco A la meiro; o le poesie di Antonio Bodrero Parpaioùn e abéie e O maires musicate dai Gai Saber), segno di quel fecondo legame tra letteratura, musica e recupero degli antichi strumenti tradizionali che ha caratterizzato, sin dai primi anni della rinascita etnico-linguistica dei valligiani, la scena musicale e cantauroriale occitana cisalpina. Data l'importanza attribuita dalle associazioni e dai ricercatori locali allo studio della musica e delle danze tradizionali, considerate come parte integrante della cultura etno-linguistica occitana, ho inaugurato una nuova sezione interna al TLCT, denominata Musica e danze, che sarà arricchita nel corso dei prossimi anni con tutte le registrazioni a disposizione della Chambra d'Oc.
Ancora per quanto riguarda l'impostazione multimediale, oltre ai materiali audio-visivi che accompagnano aluni testi, ho cercato di ampliare gli orizzonti della navigazione all'intero sito web della Chambra d'òc, ricco di interviste, filmati e approfondimenti sulla lingua e sulla cultura delle valli occitane (in particolare, frequenti sono i rimandi alla sezione enciclopedica denominata 100 paraulas e alla web-tv).
Il TLCT offre già un ampio campionario di testi, ma non può considerarsi esaustivo; le opere e gli autori che non compaiono nell'archivio non sono stati esclusi perché ritenuti meno importanti di quelli archiviati, ma semplicemente per ragioni di tempo: il TLCT sarà implementato nel corso dei prossimi anni con l'aiuto di altri collaboratori della Chambra d'òc.; in particolare, oltre ai testi, sarà arricchito di numerosi materiali audio recuperati da vinili e vecchi nastri che riproducono registrazioni dal vivo, interviste, indagini linguistiche, musiche tradizionali valligiane, etc.
Ci tengo ancora a ringraziare Gaetano Berruto, docente di linguistica all'Università di Torino, per avermi seguita in questo percorso di ricerca, Matteo Rivoira per la disponibilità e l'aiuto e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo lavoro.
commenta