Ettore Crobu, Presidente della Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Sardegna, con questa petizione invita a riflettere su quanto fosse evitabile la tragedia che ha coplpito nei giorni sorsi il territorio sardo.
SARDEGNA EVENTO ALLUVIONALE DEL 18 NOVEMBRE 2013
A proposito degli avvenimenti recenti possiamo dimostrare che non si tratta di eventi eccezionali, si tratta di piogge convettive che si verificano in particolare nelle aree orientali e meridionali dell’isola e non sono prevedibili. Qualsiasi studio dell’uso del suolo dovrebbe prendere in considerazione questo dato pluviometrico che può raggiungere anche punte di 600 mm/giorno e 200-300 mm in un’ora.
Se si osservano i dati delle stazioni metereologiche dell’area si nota che le precipitazioni ogni anno si discostano dalla media nella misura del 100% o più. Questi fenomeni pur essendo conosciuti non sono mai stati presi in considerazione nella pianificazione territoriale. Tutti gli interventi nel territorio vengono eseguiti tenendo in considerazione la media della serie storica delle precipitazioni e non la precipitazione massima rilevata nel tempo.
Le conseguenze sono visibili da tutti: fenomeni erosivi molto intensi nelle aree a forte pendenza senza alcuna sistemazione idraulica per la difesa del suolo. Le direttive regionali non prevedono l’obbligatorietà delle sistemazioni idrauliche per garantire la stabilità dei versanti. In Italia esistono importanti tradizioni sulle coltivazioni in collina (terrazzamenti, lunettamenti) e pianura, con sistemazioni idrauliche che durano per secoli, come avviene in Toscana e in Liguria; l’efficacia degli interventi è legata alla presenza dell’uomo nelle campagne e conseguentemente al governo del territorio. Il suolo è un bene comune e come tale va difeso e garantita la conservazione per le generazioni future. La Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali ha manifestato questi problemi e preoccupazioni sin dal 1961.
Il suolo va difeso e tutelato in quanto è il mezzo più importante per la regimazione dei deflussi, più è evoluto, maggiore è la quantità di acqua che può trattenere per cederla ai fiumi e alle falde. L’interazione suolo pianta rappresenta l’elemento principale per la stabilità dei terreni e per la regolarità del deflusso idrico; il miglioramento della permeabilità delle superfici favorisce la penetrazione delle acque negli strati inferiori e limita lo scorrimento. Il problema del degrado e degli eventi alluvionali che spesso comportano perdita di vite umane, come è avvenuto in questi ultimi anni e giorni, è sostanzialmente dovuto all’uso irrazionale del suolo e all’inadeguato governo del territorio. Le recenti politiche comunitarie adottate nel campo agricolo stanno portando ad un impoverimento delle aziende agricole ed un progressivo abbandono delle campagne.
I suoli più importanti per l’agricoltura devono essere tutelati ed utilizzati per fini agricoli, si tratta di una risorsa limitata, irriproducibile per cui hanno una funzione paesaggistica ed economica importante e strategica.
Ettore Crobu Presidente della Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Sardegna
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