Il referendum che si terrà in Scozia il 19 settembre deciderà se la regione settentrionale del Regno Unito si trasformerà in uno stato indipendente. In questi mesi il tema viene dibattuto alla radio, alla televisione e sulla stampa. Si tengono conferenze e si stampano libri, se ne dibatte in modo chiaro e aperto. In Italia, purtroppo, il tema è rimasto oggetto di un interesse molto scarso: solamente qualche articolo sui periodici, mentre non è stato pubblicato nessun libro. Una scelta deplorevole, tanto più che l'editoria inglese offriva già da qualche anno una vasta scelta di titoli da tradurre.
Detto questo, segnaliamo uno dei testi più recenti sulla questione, Scottish Independence: Yes or No? (The History Press, Stroud 2014, pp. 144, £7.99).
Il testo è di grande interesse anche per i lettori stranieri, perché espone le diverse argomentazioni di due prestigiosi giornalisti locali: George Kerevan, favorevole all'indipendenza,e Alan Cochrane, contrario.
Ciascun autore espone le proprie idee cercando di prevedere l'impatto dell'indipendenza in campo sociale, economico, politico, culturale e militare.
Il tisultato è un panorama articolato ed esauriente, quello che per ovvi motivi non potremo mai trovare sulla stampa italiana.
Infine, vale la pena di sottolineare un dato molto importante: qualunque sia l'esito, questo sarà ricordato come un referendum senza odio.
George Kerevan, giornalista scozzese, svolge attività politica nello Scottish National Party (SNP), il partito che ha promosso il referendum. Alan Cochrane, giornalista scozzese, ha diretto lo "Scottish Daily Express". Attualmente dirige la redazione scozzese del quotidiano "Daily Telegraph.
Il governo britannico si appresta inoltre a riconoscere un'altra minoranza, quella cornica, stanziata appunto in Cornovaglia, la regione sudorientale del Regno Unito. Dopo 15 anni di lotte -sempre assolutamente pacifiche e incruente, la piccola minoranza vede finalmente realizzarsi il suo sogno.
L'annuncio ufficiale è stato dato recentemente da Danny Alexander, segretario capo del Ministero del Tesoro.
Come le altre tre già riconosciute - Gallesi, Irlandesi e Scozzesi - si tratta di una minoranza celtofona, anche se la lingua viene parlata da un numero molto esiguo di persone.
La Cornovaglia, poco più grande della Valle d'Aosta, ha circa 500.000 abitanti. Il capolouogo è Truro.
Questo importante successo è stato possibile grazie all'impegno di numerosi organismi, fra i quali Cornish Solidarity e il partito autonomista Mebyon Kernow.
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