Anche se diamo informazione a rassegna già conclusa (si è tenuta dal 17 al 19 settembre presso il Cinema Classico in P.za Vittorio Veneto a Torino), questo non toglie nulla alla validità dell’iniziativa che ci auguriamo possa continuare negli anni. Ancora oggi il cinema è uno dei mezzi che meglio esercitano un potere di attrazione sugli spettatori e noi lo sappiamo bene avendo avuto riscontri in prima persona in relazione al film recitato in parte in lingua occitana “Il vento fa il suo giro” di Giorgio Diritti.
Proprio in questi giorni la tv dava notizia dei numeri positivi relativi al turismo in luoghi in cui vengono girate serie televisive e faceva in particolare l’esempio del paese siciliano in cui è girata la serie dedicata al Commissario Montalbano.
Anche le lingue, come i paesaggi connotano la filmografia e poter ascoltare la lingua catalana a Torino in originale nei film presentati è veramente interessante e poco affaticante, vista la forte assonanza con l’italiano e anche con l’occitano, sono lingue sorelle.
In questi anni alcuni illuminati linguisti, tra cui il prof. Till Stigmann, hanno pubblicato manuali di insegnamento che con la teoria e la pratica dei “Sette setacci” intendono portare le persone a comprendere per famiglie di lingue (neolatine, slave, germaniche...) le diverse parlate mantenendone ognuno la propria.
Vedere film in lingua catalana a Torino, aiutandosi con la sottotitolatura, è un esercizio interessante e non troppo complicato e sicuramente non può portare che del bene al carro dell’importanza della promozione della diversità linguistica.
La rassegna è stata organizzata dall’Institut Ramon Llull, istituto pubblico per la promozione della lingua e della cultura catalana e da EXIT Media, il suo obiettivo principale è avvicinare il pubblico torinese ad una cinematografia che affonda le proprie radici nel territorio d’origine, ma che ha saputo raggiungere un livello di eccellenza internazionale grazie alla serietà delle proposte e al rinnovamento del linguaggio cinematografico delle nuove generazioni d’autori.
La rassegna è iniziata con la proiezione del film: Brigada criminal di Ignacio F. Iquino del 1950, un classico del cinema catalano, che era già stato all’epoca una vera innovazione. Il regista mette in campo la sua visione personale del genere poliziesco. Si tratta di un film girato in spazi naturali che contiene una descrizione dettagliata del lavoro svolto dalla polizia negli anni 50’. La Rassegna prosegue con:
- 10.000 km di Carlos Marqués-Marcet, un film del 2014 che ha avuto una lunga lista di premi e riconoscimenti e che è l’esempio più recente del grande successo delle opere prime girate nella Catalogna e che è rappresentativo di una brillante catena di giovani autori catalani.
-Stella cadente di Lluís Miñarro, un film del 2014 presentato al Festival di Rotterdam e al Torino Film Festival che ripercorre il breve regno in Spagna di Amedeo di Savoia, Re del Piemonte e primo Duca d’Aosta, il cui mandato è stato caratterizzato da una grande instabilità istituzionale e politica (1871-1873).
- Murieron por encima de sus posibilidades di Isaki Lacuesta, un film del 2014 di uno dei giovani autori catalani più originali e riconosciuti in tutta Europa, sia per il suo talento filmico che per la capacità di affrontare temi e storie attraverso diversi generi e registri. Con questa nuova avventura, il regista di Girona parte dalla tradizione della satira grottesca e l’humor nero, per articolare una riflessione sul nostro presente.
Termina con El Somni di Franc Aleu, un documentario d’innovazione del 2014, vera e propria esperienza visiva che permette allo spettatore di conoscere lo spirito vitale e le sfide che hanno portato i fratelli Roca allo zenit della gastronomia. Immagini, materia, musica, il sapore e l’olfatto si fondono in questo viaggio con ospiti come Ferran Adrià, Zulbin Mehta, Miquel Barceló, Freida Pinto, Silvia Pérez Cruz o Harold McGee.
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