Una bella pubblicazione curata da Manuela Barale, sul tema della danza, dell’Istituto Comprensivo “E. De Amicis” di Luserna San Giovanni, per il progetto “Lingue a confronto” finanziato dal M-I-UR negli anni 2010-2012.
Si tratta di un lavoro complesso la cui metodologia è frutto del lavoro creativo e della passione di Manuela Barale, un lavoro diattico rivolto alle scuole, utile a tutti coloro che lavorano nel campo delle divulgazione delle danze occitane.
La pubblicazione denominata: Danse Ousitane a scola: për counhësse e far counhësse nost savê e la goi d’la dansa e d’la múzica” è accompagnata da un cd curato da Franco Rubatto.
Penso che la cosa migliore per far comprendere il lavoro che ha fatto e che intende comunicare esia pubblicare la sua presentazione, una scheda esemplificativa della danza “La courento de la Val Cuuzoun o Garnerencho”: e di proporre all’ascolto il pezzo musicale che l’accompagna.
“Perché la danza? Di Manuela Barale, Luserna San Giovanni, 12 giugno 2012
Perché è conoscenza di sé e dell’altri
è accoglienza e conoscenza
è un cerchio che si chiude
è una mano che si apre
è espressione individuale
è un linguaggio comune
è rispetto
è partecipazione
per questi e tanti altri motivi da anni ho utilizzato la danza e la musica per far conoscere la nostra cultura occitana tra i bambini e i ragazzi delle scuole.
La riproposta del patrimonio di danze e musiche occitane ha permesso loro di accostarsi alla tradizione in modo vivo e creativo, perché la danza è strumento di comunicazione con l’altro, con il gruppo, con lo spazio e con il tempo passato e futuro.
Spesso attraverso il linguaggio universale della musica e della danza si è aperto il confronto con altre” minoranze”, così presenti nelle nostre classi, con coloro che ci appaiono diversi, scoprendoci invece così simili in molti aspetti della cultura tradizionale quali strumenti,ritmi, espressioni del corpo fino alle feste tradizionali, ai costumi e ai riti stagionali. Ciò ha reso questa attività non la riproposta di stereotipie motorie “ingessate” ma uno strumento vivo di scambio e in continua evoluzione come deve essere la danza, al pari di qualunque altro linguaggio in uso attivo.
In questo piccolo ma impegnativo lavoro, propongo dieci danze tradizionali dell’area occitana italiana e francese, senza alcuna coreografia, pensando che gli insegnanti possano proseguire, con questo sussidio, l’attività di danza occitana nelle loro classi con lo stesso entusiasmo che hanno dimostrato durante i laboratori e a loro il mio grazie per aver creduto e reso possibile questo Progetto.
Un ringraziamento speciale va al suonatore di “semitoun” Franco Rubatto, che ci ha regalato le musiche tradizionali contenute nel cd allegato, per il suo impegno nella diffusione della cultura occitana attraverso la musica e soprattutto perché è sempre disponibile a giocare con noi, grandi e bambini, al grande gioco della danza e della musica.
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