Il pianto di Dio
Questo è uno scherzo poetico su dogmi teologici. Il dogma dice che Dio creò l’universo dal nulla.Come e che cosa sentì?, si chiede il poeta. La tradizione dice che la felicità sta nel godere un bene.se così è, allora il dolore deve essere l’esperire un male. Ma il dogma dice che il male non esiste di per sé, esiste solo come mancanza. Per cui il dolore deve essere l’esperienza della mancanza, o di ciò che non è. Se Dio ha creato l’universo dal nulla, Dice Varujan, l’esperienza del nulla deve avergli procurato un grande dolore, per cui si può dire che Egli ha creato l’universo con le lacrime.
Siobhan Nash-Marshall
Le cose belle nascono dalle lacrime.
(Renan)
Quando nello spazio non si era ritirato
ancora il Nulla di questo Universo,
io credo che Dio cercasse qualcosa,
come rimedio alla ferita della noia.
In un istante girò intorno allo spazio,
e non trovò nulla tranne se stesso:
volle un’Essenza della sua Essenza: -
e la sua Essenza fu la sua eco.
Poi ritornando, triste e addolorato,
dal sordo silenzio e dal cieco Nulla,
anche da loro volle qualcosa, ed essi
diedero se stessi, cioè non diedero nulla.
Quando Egli trovò l’Immensità così vuota,
provò un profondo, crudele dolore:
e sul Silenzio e sul Nulla
pianse dal cuore la sua disperazione.
Cadendo, le sue lacrime lo esaudirono,
formando ogni stella nel cielo: -
e come al Poeta anche a Dio,
per creare, fu necessario prima piangere.
A un Adonisio¹
Uno dei fini di un artista è di produrre opere in cui la forma e il contenuto siano indistinguibili, poiché è l’opera nel suo insieme che viene immediatamente capita. In questa poesia varujan riesce a fare proprio questo, e trasmette a noi giusto ciò che la “perla perfetta” messa “sulla fronte armoniosa” dell’Adonisio fece alle “tortore di Asdghig”: un incantesimo.
Siobhan Nash-Marshall
All’alba tu apristi una conchiglia,
che il mare ai tuoi piedi gettò dagli abissi.
All’alba tu apristi una conchiglia, -
brillava al suo interno una perla perfetta.
Brillava al suo interno una perla perfetta,
Che sulla tua fronte mettesti armoniosa.
Brillava al suo interno una perla perfetta,
simile all’occhio di un gattoselvatico.
Simile all’occhio di un gatto selvatico,
La perla illuminò la tua strada notturna.
Simile all’occhio di un gatto selvatico,
Incantò tutte le tortore di Asdghig².
¹Dio fenicio personificazione della natura che muore e rinasce.
²Dea dell’amore nel pantheon armeno.
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