Buongiorno Massimo Garavelli Presidente del Consorzio Alta Valle di Susa, vogliamo oggi conoscere e approfondire le nostre conoscenze sul lavoro svolto quest’anno dal consorzio forestale.
“Il Consorzio realizza diversi atti tecnici amministrativi sul territorio dell'Alta Valle di Susa. Ogni anno realizza un piano di manutenzione ordinario (PMO) di un valore di oltre €1.500.000, ripartiti sui 14 comuni appartenenti alle due Unioni Montane. Le necessità più importanti riguardano la manutenzione dell’assetto idrogeologico del territorio la quale viene delegata dai comuni, per esempio per i canali, la viabilità minore, il dissesto in generale. Per ognuno di questi interventi viene creato una scheda progettuale. Possiamo dire che nell'arco dell'anno un’ottantina di interventi più o meno importanti sono realizzati. I lavori sono in proporzione al numero di abitanti e alla superficie dei singoli comuni, anche se sarebbe meglio operare sul bacino idrografico per migliorare il discorso di prevenzione sul territorio.
Alcuni dei lavori più significativi di quest'anno sono per esempio l’intervento effettuato sull’alveo dei torrenti di Beaulard per regimentarli e per mettere in sicurezza l'abitato e permettere l'accesso in sicurezza sul sentiero che conduce al rifugio Rey. Un'altra opera importante è stata il ripristino del bivacco detto Bivacco Clapier a 2 477 m, con un progetto transfrontaliero con capofila Bramans e Giaglione. Inoltre è stato effettuato il ripristino dell' acquedotto dell’Arguel con elettrificazione grazie a dei pannelli solari istallati sull’alpeggio con relativo impianto di potabilizzazione. Un altro lavoro importante è stato l’intervento sulle opere a monte dello storico Pertus di Colombano Romean con sottomuratura della galleria di presa oltre che una pulizia della parte adiacente per garantire l'agibilità della struttura, oltre che l'accesso in sicurezza. Altro intervento simile è stato effettuato per rinforzare e conservare il canale di Maria Bona a Giaglione; possiamo dire che tutto sommato questi interventi hanno una rilevanza importante per la conservazione e la sicurezza del territorio dell’Alta Valle.
Per realizzare queste operazioni si attinge a dei fondi PMO che rappresentano il 5% della tariffa applicata sull' insieme delle bollette dell'acqua per tutta la provincia di Torino.
In conclusione questi interventi sono qualificanti per la loro tipologia perché migliorano in particolare l'assetto idrogeologico del territorio, ed essendo ubicati in contesti montani di difficile accesso, forse nessun’altra impresa privata potrebbe farlo così diffusamente e capillarmente.
Il Consorzio Forestale si presenta come un unicum in tutta la regione, per la gestione e l’organizzazione della propria struttura. Per noi abitanti della Valle è una normalità ma è una realtà invidiata che merita di essere conosciuta e apprezzata. Rendiamo merito agli amministratori che nel dopoguerra (1953) hanno deciso di gestire il territorio in modo autonomo creando il consorzio. L'anno prossimo festeggeremo i 70 anni.
Ricordiamo anche la valenza del notevole lavoro per la gestione boschiva dell'Alta Valle, visto che circa l'ottanta per cento dei boschi è di proprietà pubblica. L’antico regime patrimoniale francese, di cui deriva la gestione storica, è rimasto in generale pubblico per l'amministrazione del territorio. Il demanio ha una parte residua su alcune strade o sulla ferrovia per esempio ma rappresenta una minima parte. Invece la proprietà pubblica sui boschi è rilevante e richiede piani di manutenzione operativi di assestamento forestale. Lavoriamo anche sulle energie rinnovabili e le biomasse. A proposito ci sarà a breve l'inaugurazione della centrale a cippato per le scuole elementari di Oulx, alimentata dal legname che proviene esclusivamente dell'Alta Valle di Susa. Questo rappresenta un fiore all'occhiello per il territorio, visto le difficoltà energetiche del momento; difatti, anche la sede del Consorzio viene alimentata con la centrale a cippato con evidente ritorno economico ambientale.
Un altro aspetto preponderante del funzionamento del Consorzio riguarda la gestione della monticazione con assegnazione di oltre un centinaio di alpeggi e pascoli comunali da gestire. Questo controllo dei carichi in base ai capi assegnati agli alpeggi, è un compito molto importante e riconosciuto sul territorio. Tuttavia questo lavoro di grande interesse non è per nulla redditizio, finanziarmente, ma non ci sono altre strutture oltre al Consorzio Forestale per il controllo, la gestione e la partecipazione alle riunioni tra comuni. In totale vi sono circa 10.000 capi bovini, 10.000 ovini e circa 800 caprini. La gestione boschiva e zootecnica è enorme ed essendo un compito istituzionale gli altri settori economici più redditizi la supportano.
Per finire, aggiungiamo una parola anche sulle tantissime progettazioni effettuate dai tecnici del CFAVS: progettazioni tecniche e manutentive per i comuni con una tariffa più bassa rispetto ai professionisti privati.
Ecco in linea di massima i motivi per cui è molto importante che il Consorzio Forestale Alta Valle Susa abbia continuità e sia valorizzato. In tutto abbiamo una quarantina di dipendenti, la metà a tempo determinato e gli altri 20 a tempo indeterminato, un amministrativo impiegato a part-time, una dozzina di tecnici e il resto sono operai forestali. Evidenziamo che il Consiglio di Amministrazione inoltre svolge un lavoro a titolo gratuito.” Grazie Massimo per questo interessante lavoro di presentazione delle attività del Consorzio Forestale Alta Valle Susa, organismo all'avanguardia che merita di essere conosciuto per il suo lavoro di tutela e di valorizzazione del territorio.
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