Intervista Marco REY – Assessore all’ Unione dei Comuni dell’Alta Valle di Susa: Bardonecchia, Chiomonte, Exilles, Giaglione, Gravere, Meana di Susa, Moncenisio, Oulx, Salbertrand
“Questo progetto è stato possibile grazie ad un programma europeo definito “passerella” con i fondi inutilizzati Alcotra e rivolto ai comuni che già avevano partecipato precedentemente. Tutto parte da questa delibera di giugno 2021. Eravamo stati contattati dal comitato Maurienne e i partner francesi ci hanno dato la possibilità col comune di Val-Cenis e quello di Lanslebourg (che mette insieme cinque comuni Bramans, Sollieres-Sardieres, Termignon, Lanslebourg e Lanslevillard), di avvicinarsi a questo progetto, insieme all’Unione Montana Alta Valle di Susa, con Val Cenis e Giaglione, per lavorare insieme al progetto Interreg VA Italia – Francia, Alcotra 2014-2020.
Perciò abbiamo costruito insieme questo progetto che consiste in parte nel recupero delle strutture, per permettere una migliore fruizione del Massiccio d’Ambin. Il progetto è stato chiamato Amb.Enis, unendo i toponimi come Ambin e Val Cenis.
All'inizio si pensava a la traversata Bardonecchia - Moncenisio sul Massiccio Ambin, come percorso sci alpinistico Unione dei Comuni dell’Alta Valle di Susa. Purtroppo siamo capitati in questo periodo difficile, coi problemi legati al Covid, la siccità… e per totale mancanza di neve e per stare nei tempi del bando abbiamo deciso di modificare leggermente e di puntare sugli itinerari a piedi, sui bivacchi e i rifugi, con l'idea di realizzare la traversata a piedi sulla linea di confine tra Bardonecchia -Val Cenis. Dalle riunioni dell’Unione dei Comuni dell’Alta Valle di Susa, sono emersi alcuni progetti e alcuni di essi sono stati attuati con i comuni interessati: Salbertrand, Bardonecchia, Giaglione, Val-Cenis e l’Unione Comuni Alta Valle di Susa.
Abbiamo vinto il bando e dovuto aderire ad un crono programma definito. Si parte da una quota del 20%finanziata subito e poi in seguito fino all’ 80% dei progetti. Per i comuni italiani il restante 20% sarà coperto dallo stato. Quindi un progetto finanziato al 100%.
Nella prima fase la quota non finanziata sarà garantita dai comuni, e sarà coperta man mano fino al totale. I partners sono UMAVS, Val-Cenis e Giaglione. Quindi i comuni hanno aderito con questi progetti:
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Messa in sicurezza della ferrata delle Gorge a Giaglione
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Realizzazione del bivacco del Sommeiller a Bardonecchia,
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Messa a norma dei servizi per il rifugio Vaccarone
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Creazione di un posto tappo a Salbertrand località Millaures
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Manutenzione sul Bivacco Annibale-Clapier necessaria già da tempo.
Un’altra cosa importante come Unione dei Comuni,stiamo realizzando un docufilm che in principio doveva essere sul tema della traversata scialpinistica e che per problemi d’innevamento e per mantenere gli step del finanziamento, abbiamo dovuto orientare le riprese sulla promozione dell’anima del massiccio d’Ambin. Non si tratta di uno spot pubblicitario, ma abbiamo voluto far vedere l’identità, con il regista Fredo Valla, con delle interviste a chi vive nel massiccio,o ha lavorato e ha condiviso sul massiccio. Sarà una sorpresa ma sicuramente sarà un bel lavoro.
Grazie a questo progetto, si è lavorato con tempi incredibili. Al momento abbiamo concluso tutti i progetti, grazie al supporto del Consorzio Forestale Alta Val di Susa e alle maestranze UMAVS.
E’ un progetto importante di 800.000 €, per un totale di 1 milione 800 euro. Sul lato francese a Val Cenìs hanno realizzato i posteggi, costruito una passerella in Val d’Ambin nel comune di Bramans, e per finire realizzato itinerari ciclabili, con sentieri in alta quota.
Il progetto si è concluso il 25 giugno 2021, i lavori sono finiti e sarà ultimato e consegnato il tutto a livello burocratico nel 2023. Ci sarà la consegna del film di 42 mn; un ottimo lavoro, che sarà presentato presso i vari saloni internazionali di film di montagna. Il regista Fredo Valla è un regista rinomato che ha vinto vari premi, in particolare il premio David di Donatello. Il film non è stato di facile realizzazione, per la quota e per i tempi ma Fredo si è affezionato moltissimo a questo lavoro.
Il massiccio d’Ambin è molto vasto e la traversata si fa in tre giorni in un territorio difficilmente raggiungibile al di sopra dei 3000 m. Per esempio, per la Rocca d’Ambin, sono necessarie 11 ore di avvicinamento quindi serve per forza un punto d'appoggio. Il Vaccarone offre diversi trekking verso 15 cime, ci va già 4 ore di avvicinamento al rifugio. Il suo punto debole quindi oggi diventa il suo punto di forza, visto che questo massiccio si trova tra Torino – Milano, Lione – Ginevra, pertanto facilmente raggiungibile con i treni. Non si poteva lasciare il Gruppo d’Ambin senza un punto d’appoggio. Ci sono tantissime richieste di gente che vorrebbe venire a fare delle escursioni sul massiccio ma dato i tempi di avvicinamento desistono.
Per finire, per quanto riguarda la gestione dei diversi locali saranno i comuni proprietari delle strutture a scegliere il tipo di gestione ma sarà l'Unione dei Comuni Montani a occuparsi della promozione di queste.
Un grande lavoro con grandi risultati e soprattutto ottimi tempi di realizzazione”.
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