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I nostri giochi, cosa vuoi, cosa ti posso raccontare, era come essere in un borgo di poche famiglie.. c'eravamo noi nella parte alta, due zitelle più in giù che erano di Valoria e che curavano il San Giovanni, poi Serafina ed Antonio e ancora qualcuno nella parte bassa come Silv.. non mi ricordo come si chiamava... Silvia, Silvia del Cantone, ma ci è stata poco; eravamo pochi e di bambini non ce n'erano, eravamo solo io e mio fratello e quando il tempo lo permetteva andavamo a Collardente con una sacco di iuta e raccoglievamo le pigne e poi la nonna faceva la torta e quindi ce le metteva sopra, per quando faceva la torta di patate... eh, adesso l'ho detto proprio in realdese, insomma..., ma lo sono per metà... cosa diremo...

 

Poi, degli altri giochi che facevate? Non so, quando eravate a Verdeggia o con gli amici...

 

Quando alla sera allattavano le pecore ,perchè arrivava il nonno Cé con le bestie, ci facevano accucciare le pecore, ovvero riunirle per passare alla (para) e loro (i nonni) allattavano e poi mio fratello, soprattutto, ha bevuto tanto di quel latte in quelle tazze da mezzo litro che non se le staccava, non gli vedevi il naso, finché non aveva finito il latte. Una al mattino ed una alla sera... e, insomma, siamo cresciuti con tanto latte e bene.