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Envie

Envias

Envie
italiano Comune della bassa Valle Po, Envie è sito alle pendici del Mombracco a 327 m di altitudine; conta circa 2.000 abitanti e una sola frazione, Occa. Il toponimo può rifarsi ad (Alpes) inviae, ossia Alpi invalicabili riferito al Monte Bracco, visto da quel versante.
Il ritrovamento in frazione Occa di un’iscrizione funeraria di una donna testimonia che il territorio di Envie, collocato tra i fiumi Po e Pellice, era già frequentato all’epoca dei romani. All’inizio del milletrecento il paese fu sotto i signori di Barge, per essere presto ceduto ai Savoia. L’elegante campanile presso la parrocchiale dei Santi Marcellino, Pietro ed Erasmo, costruito intorno al XII secolo conserva ancora antichi dipinti di armi dei Savoia e dei Cacherano. Quest’ultima famiglia fece costruire nel 1412 l’antico castello, danneggiato nel Millecinquecento durante le guerre di religione e ricostruito in stile neogotico nell’Ottocento trasformandolo in un’elegante dimora dove soggiornarono importanti personaggi storici come Pellico, Cavour e D’Azeglio.
Nella zona tra Envie e Barge sorge la Certosa, detta anche Trappa, del Mombracco, convento fondato nel XII secolo, sede di monaci certosini e trappisti sino al 1801, data del definitivo abbandono.
In frazione Occa si trova la piccola parrocchiale di Santa Maria costruita intorno alla metà del XVIII secolo e interamente dipinta da Giovanni Borgna di Martiniana Po nel 1890-1891.
Creata al fine di accogliere il bestiame, la grangia di Torriana costituiva un'azienda agricola fortificata amministrata dall’Abbazia di Staffarda: oggi sorge qui un laghetto artificiale per la pesca.
In posizione panoramica, a 1307 metri, su una grande roccia molto esposta sorge la croce di Envie da cui è possibile godere di una veduta sull’arco alpino, sul massiccio del Mombracco, sulle Langhe e sulla collina di Torino.
Nel Medioevo e fino al Seicento a Envie, come nei limitrofi comuni di Revello e Saluzzo, si praticava la coltivazione del riso; oggi il territorio è caratterizzato dalla coltivazione di mais e altri cereali in pianura, mentre nell’area collinare da frutteti.

occitan Comuna d’la bassa Val Pò, Envias se tròba ai pè del Mont Brac a 327 m d’autessa; fai 2.000 abitants e una soleta fracion, òca. Lo topònim pòl arsonar (Alpes) inviae, Alps que se pòlon pas valicar, en relacion al Mont Brac, vist da n’aquel cant.
Lo territòri d’Envias, entre las rivieras Pò e Pelitz, era jà frequentat al temp di Romans, vist qu’en fracion Òca es estaa retrobaa l’iscripcion funeraria d’una frema. Al principi del 1300 lo paìs era sot lhi senhors de Barge, e puei ven cedut ai Savòia. L’elegant cloquier de la parroquiala di Sants Marcelin, Peire e Erasmo, construit vers lo XII secle, garda enca’ de pinturas anticas des arms di Savòia e di Caqueran. Aquesta darriera familha fai realizar ental 1412 l’antic chastèl, damnetjat ental 1500 al temp des guerras de religion e arfach en estil neogòtic en l’Uech Cents: deven una eleganta maison ente son passats d’importants personatges istòrics coma Pellico, Cavour e D’Azeglio.
Entre Envias e Barge se tròba la Certosa, dicha decò Trapa, del Mont Brac, convent fondat ental XII secle, destinat ai monges certosins e trapistas fins al 1801, quora ven abandonat per sempre.
A l’òca se tròba la pichòta parroquiala de Santa Maria de la metat del XVIII secle e tota pintaa da Giovanni Borgna de Martinhana Pò ental 1890-1891.
Creaa per culhir las bestias, la granja de Torriana era una acienda agricola fortificaa administraa da l’Abadia de Staffarda: encuei se tròba aquì un lac artificial per la pescha.
En posicion panoramica, a 1307 metres, sus una granda ròcha se tròba la crotz d’Envias d’ente se pòl admirar tot l’arc alpin, lo Mont Brac, las Langas e la colina d’Turin.
Ental Medioevo e fins al Sieis Cents a Envias, coma en las vesinas comunas de Revel e Saluces, se praticava la coltivacion del ris; encuei lo territòri es caracterizat da la coltivacion de melia e cereals en la plana, e da arbols da frucha en colina.