Uomini e donne su un tetto salutano un aereo che ha attraversato le Alpi. Un uomo di fronte all’inquisitore trema ed è pronto a denunciare un parente pur di aver salva la vita. Un intellettuale emarginato accarezza i suoi gatti con fare sornione. Torce accese nella notte danno il benvenuto ad una nuova famiglia in un piccolo borgo montano. Un ex-soldato, in preda agli incubi più angosciosi, vede il nemico laddove non c’è nulla. In un sottomarino una decina di uomini intrappolati guardano la morte negli occhi. Un artigiano taglia i lunghissimi capelli di una giovane e povera donna. Una povera e vecchia donna ricorda il suo cane gironzolando tra le macerie di case un tempo care ai loro abitanti. Un uomo attraversa un colle innevato, con passo sicuro e costante, diretto ad un monastero.
Ecco, queste sono alcune delle immagini che il cinema di Fredo Valla ci ha regalato in questi anni. Fabbro, arredatore, giornalista, scrittore, sceneggiatore, regista: sono tanti i mestieri a cui Fredo si è dedicato nel tempo. Una formazione ricca, che ha avuto come minimo comune denominatore la pazienza e la precisione dell’artigiano, l’amore e la passione per il lavoro, la dedizione assoluta come unica strada possibile. Così ogni suo film è un’opera di artigianato, perché questo è il cinema: un’idea che si fa forma e poi oggetto, che prende vita ad ogni fase realizzativa, che respira dello sguardo del suo autore, di chi ha deciso di prendersi il tempo per “scolpire il tempo”, come diceva Andrei Tarkovsky. Il cinema di Fredo è un cinema che fa i conti con il reale, un cinema che guarda alla storia del passato come vera maestra di vita, un cinema che vede gli uomini e le donne per quello che sono: soggetti all’incanto dei propri sogni e allo stesso tempo soggetti al dominio di poteri e destini inesorabili. Un cinema di immagini ma anche di parole, di parole che ti restano dentro e continuano a tornarti in mente.
Gli anni di “Ipotesi Cinema” con Ermanno Olmi, il sodalizio con Giorgio Diritti, la fondazione de “L’Aura – Scuola di Cinema di Ostana”. Fredo Valla è un grande didatta, che ha saputo condividere il suo sapere artigianale con i tanti collaboratori e allievi che ha incontrato. Un punto di riferimento sul territorio occitano, piemontese e italiano, che con la realizzazione di “Bogre – La grande eresia europea” è stato in grado di attraversare l’Europa da parte a parte, per poi farne un vero “ritratto eretico”.
Alessandro Gaido e Piemonte Movie non potevano scegliere un momento migliore per rendergli omaggio, per ringraziarlo delle tante storie che è andato a scovare in ogni dove… quelle storie uniche, che hanno il loro inizio quando si spegne la luce in sala.
Guardate con attenzione il programma, c’è buona parte della filmografia di Fredo Valla, potrete vedere i suoi film al Cinema Massimo e al Polo del ‘900 di Torino e al Cinema delle Valli di Villar Perosa.
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