O madri
O maires
Testo di Antonio Bodrero - tratto dal Cd "Esprit de frontiera" dei Gai Saber

Siete una, molte e tutto e il resto
è poco!
ce ne sono che dicono "no, no" e
sono i padri:
dite: "Mah mah" voi che
siete le madri;
ci avete asciugata la fronte, spinto
l'aratro:
ci avee liberati dai maligni
incantesimi con l'elleboro bianco
e illuminato con gli occhi
arguti il buio dei villaggi:
ci avete fatto sorelle le
donne e gli uomini fratelli,
nell'estate infuocata siete state le
nostre abbeveratrici,
e nell'inverno senza la brace le
fornitrici di brace,
per la nostra fame ci avete cercato
le bacche di mirtillo:
nell'afa ci avete fatto da
ventilarici, siete state una cosa sola con i
vostri arcolai:
facevate buoni i pascoli perfino
con i greggi di capre;
ci avete scelti per il nostro mondo
selezionatore;
ci avete chiamati con la
voce degli incantatori di uccelli.
setz, un pauc e tot, la resta:
gaire!
N'a que dien: "pas pas" e
son lhi paires:
disetz: "Mah mah", vosautras que setz maires;
n'avetz suaa la front, possat
l'araire;
n'avetz desverumats
bo lo varaire
e clartrat bo lhi uelhs cròi lo
borre ai caires:
n'avetz fach sòrres lhi fremas e
lhi òmes fraires,
a l'istat fuec setz estaas nòsti
abeuraires,
e a l'uvèrn sensa brasa lhi
abrasaires,
per nòstra fam n'avetz cerchat
lhi asaires;
ente la tofa, n'éretz
lhi ventolaires,
setz estaas tot un bo
vòstri debanaires;
fasie bon lhi pascatges
bu lhi chabraires;
n'avetz triats per nòstre mond
triaire;
n'avetz chamats bo la
vòutz di pistaires.
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