abandoun, s.m. da sole, non custodite

adrech, s.f. solatìo, versante esposto a mezzogiorno

afenar, v.tr. somministrare il fieno agli animali. Soubrafenar significa invece dare troppo foraggio provocando un rifiuto da parte dell'animale.

aigre, agg. acido, andato a male: detto del latte o della minestra

aloùar, v.tr. castrare

anar, v. intr. andare: a. a la piano, portare le greggi in pianura, a. lens. portare le greggi in pianura, a. vio, lasciare la località per trasferire gli animali

anhel, s.m. agnello, a. pichot - agnello di pochi giorni

anhelar, v.tr. figliare, detto delle pecore

anhin, s.m.pl. lana corta degli agnelli

aranjar, v.tr. aggiustare, nello specifico curare lo zoccolo degli animali

asalè, s.m. luogo dove viene distribuito il sale

ateféar, v.tr. allevare

avourtar, v.intr. abortire

bachas, s.m. la grande vasca per abbeverare gli animali e lavare gli indumenti

bagage, s.m. indumenti

baneto, agg. pecora con le corna

banquet de la toumo, s.m. panchetta su cui si comprime il formaggio per provocare la fuoriuscita del latticello

baoucho, s.f. insieme dei germogli della segale, del grano e dell'orzo

barar, v.tr. chiudere

bardouià, agg. pecora con macchie nere sul muso

batai, s.m. battacchio in osso

befo, agg. pecora con il labbro inferiore più corto. Si tratta di un difetto per cui il piccolo abitualmente non viene allevato per la riproduzione

bèlbre, s.m. eczema al piede

besoun, s.m. gemello, dicesi sia di animali che di persone

besounìero, s.f. pecora che ha partorito due agnelli

bezelar, v.intr. belare

bizo, agg. s.f. pecora con lana di colore marrone

bouchìero, s.f. eczema alle labbra

breziioun, s.m. rosume, fieno sbriciolato che resta nella greppia o in fondo al fienile

brùoi, s.m. singolo germoglio della segale, del grano e dell'orzo

burìero, s.f. zangola verticale

butar delin, v.tr. lett. rinchiudere, in questo caso stabulare gli animali

butar les fées, v.tr. condurre le pecore al pascolo

butar lou moutoun, v.tr. introdurre nel gregge l'ariete per la riproduzione

cabana, s.f. ricovero d'alpe, con volta a botte (Argentera, cfr. cabano, croto, truno)

cabano, s.f. ricovero d'alpe, con volta a botte (Sambuco, cfr. cabana, croto, truno)

caià, s.f. cagliata

cairel, s.m. tipo di campanella

calar, v.tr. scendere, portare le pecore in basso

caloto, s.f. berretto di lana

camou, s.f. camola

camoular, v.tr. tarmare

casul, s.m. mestolo in legno

cavanh, s.m. cesto

chamiso, s.f. sottoveste di lana

chan, s.m. cane. In particolare, con canhoùol si indica il cagnolino e con vesso il cane vecchio.

chanestèl , s.m. rocca, conocchia (attrezzo in legno per la filatura della lana con il fuso)

chaouso, s.f. calza di lana

chaoumar, v.tr. meriggiare

chapoulòour, s.m. attrezzo costituito da una vecchia lama di falce fissata su un sostegno in legno o su un cassone sul quale si fa scorrere la paglia da tagliare.

chouquin, s.m. campanello

couizhà, s.f. luogo dove le pecore pernottano durante l'alpeggio estivo

coulounho, s.f. quantità di lana raccolta sul bastone pronta per la filatura

coumunal, s.m. terreno di proprietà comunale - abitualmente si intende un terreno marginale

coùol, s.m. collo

coure, v.intr. correre

courpet, s.m. maglione da uomo

court, agg. corto; nello specifico lana più corta quindi meno pregiata

coutel, s.m. coltello, attrezzo utilizzato dai pastori per curare la zoppina

crep de sanc, s.m. ictus

crota, s.f. stalla, (Demonte, Fr. Festiona, cfr estable, estabi, tech, stala)

croto, s.f. ricovero, con volta a botte, tradizionale dei pascoli d'alta quota (Vinadio, cfr. cabano, cabana, truno)

cuberta,s.f. coperta da letto, e anche. telone per il trasporto del fieno (Argentera, Sambuco, cfr cuberto)

cuberto, s.f. coperta da letto, e anche telone per il trasporto del fieno (Pietraporzio, cfr. cuberta)

dabanar, v.tr. dipanare. Significa anche fuggire quando si è spaventati

destrìar, v.tr. svezzare

dezamar, v.tr. disamare, non volersi più occupare dei piccoli (detto delle pecore)

dezmountanhar, v.tr. portare le pecore a valle

ebac, s.m. bacìo, il versante esposto a mezzanotte

embalar, v. tr. imballare, pressare il fieno

empaium, s.m. giaciglio degli animali costituito da foglie, paglia e avanzi di fieno

empanseièiro, s.f. indigestione

encroucar, v.tr. agganciare

enfesioun, s.f. infezione

enmountanhar, v.tr. portare le pecore all'alpeggio

enquiàoure, v.tr. chiudere gli animali nella stalla o in un recinto

ensounaiar, v.tr. mettere le campanelle

erbo, s.f. erba

esbreounar(s), v.intr. provocarsi indolenzimento nelle membra con sforzi non preceduti da adeguato allenamento muscolare

escaboùot, s.m. gregge

escapar, v.intr. scappare, andarsene; nel caso specifico abbandonare una località per trasferire gli animali

escarnàssous, s.f.pl. scardasso a mano

escaroun, s.m. un gruppo di pecore che durante l'alpeggio estivo si separa dal gregge

escartar, v.intr. aprirsi, il crearsi di una sacca nello zoccolo dell'animale

escoular, v.tr. scolare

esfoùorfres, s.m.pl. grandi forbici per la tosatura (Vinadio cfr. foùrfos, fòrfis)

estabi, s.f. stalla, (Pietraporzio, Demonte - Frazione Trinità, cfr. estable, tech, crota, stala)

estable, s.m. stalla, (Argentera, cfr. estabi, tech, crota, stala)

estivage, s.m. alpeggio estivo

estrat de tabac, s.m. estratto di tabacco, prodotto utilizzato per la cura di malattie diverse degli animali e degli uomini

ezbatre, v.tr. allenare, nello specifico portare fuori gradualmente le pecore

ezvindou, s.m. aspo

faishelo, s.f. fiscella

fen, s.m. fieno del primo taglio

feniéro, s.f. fienile

feo da scart, s.f. pecora di scarto

feo, s.f. pecora; il plurale fées indica l'insieme del gregge e comprende anche i capi maschi

feto s.f. fetta, nello specifico la quantità di fieno tagliata col trinciafieno

fielar, v.tr. filare

fiero, s.f. fiera

filuzo, s.f. filatoio verticale

fiour, s.f. panna

flanèlo, s.f. canottiera di lana

floc, s.m. ciuffo di lana lasciato sul dorso dell'animale

floucà, s.f. pecora con i ciuffi di lana lasciati sul dorso per l'abbellimento dell'animale

fòrfis, s.f.pl. grandi forbici per la tosatura (Argentera cfr. foùrfos, esfoùorfres)

foudìel, s.m. grembiule

foùrfos, s.f.pl. grandi forbici per la tosatura (Pietraporzio cfr. esfoùorfres, fòrfis)

fuèio, s.f. foglia, f. dou buri, romice

fùoio, s.f. foglia

fus, s.m. fuso

fuzìero, s.f. contenitore dei fusi per dipanare la lana

gaio, agg. pezzata

gambizo, s.f. collare in legno delle campanelle delle pecore

gangaioun, s.m. piccolo gomitolo in lana o anche spanna di filo di lana

gardar, v.tr. custodire gli animali durante il pascolo

genéstro, s.f. ginestra

gramishel, s.m. gomitolo di lana

grepìoun doubi, s.m. mangiatoia doppia, ossia quella a cui le pecore possono mangiare da ambo le parti

grepìoun, s.m. mangiatoia

grezil, s.m. creolina, medicinale per la cura di malattie diverse degli animali

grinouzo, agg. materna, particolarmente affettuosa

groupar, v.tr. legare

ilamoun, avv. lassù, verso l'alto

ilaval, avv. laggiù, verso il basso

invern, s.m. inverno

isholt, agg. sciolto, nel caso specifico fieno non pressato

ishùar, v.tr. asciugare

jas, s.m. placenta; 2. strame; 3. l'insieme di baita e recinto degli animali

javèlo, s.f. fascina sia di rami, come nel caso specifico, che di paglia

la lano, s.f lana

lachà, s.f. latticello

laouzo, s.f. losa, tegola di pietra scistica

lapas, s. m. romice

lavar, v.tr. lavare

lesco, s.f. fieno cresciuto in zone umide

linsoulet, s.m. telone per il trasporto del fieno

lounc, agg. lungo, lana lunga di notevole valore per la lavorazione

luno pieno, s.f. luna piena

malas, s.m. mastite

manéio, s.f. maniglia

manjar, v. tr. mangiare

marcar les fées, v.tr. marchiare le pecore

masòour, s.m. martello in legno per battere la lana

mataras, s.m. materasso

mean, s.m. recinto per pecore ed agnelli nella stalla

medàndous, s.f.pl. mutande di lana

meizhinar, v.tr. medicare

mìtous, s.f.pl. guanti di lana

mizhoun, s.f. civile abitazione, intera unità abitativa del contadino

mòouze, v.tr. mungere

mountar, v.tr. portare le pecore in alto, nello specifico portare le greggi in montagna

moùsquio, s.f. gancio per fissare il filo al fuso

mouto, agg. s.f. pecora acorne

mouto, s.m. il mucchio di fieno nel fienile

moutoun, s.m. ariete

musheto, agg. s.f. pecora con il muso stellato

netéar, v.tr. pulire, nello specifico curare l'igiene del piede dell'animale

nhìer, agg. nero, in ogni gregge erano presenti alcune pecore nere che servivano a individuare il gregge anche se distante e producevano lana da utilizzare unita a quella bianca

nouvelo, s.f. pecora giovane che non ha ancora figliato

oùnguio, s.f. zoccolo

outoun, s.m. autunno

pàio, s.f. paglia

parc, s.m. recinto in pietra per il ricovero degli animali durante l'alpeggio estivo

pastous, agg. morbido, detto della lana umida , perché lavorata nella stalla

pastre, s.m. pastore

patà, s.f. fieno contenuto in un telone

pe, s.m. piede

péiro, s.f. pietra

piatelo, s.f. tipo di campanella

pico, s.f. tipo di campanella

picuro, s.f. iniezione

pinhàto, s.f. vaso di terracotta per la conservazione del burro fuso (cfr. toupìno)

piqueto, s.f. tipo di campanella

plato, s.f. tipo di campanella

poulit, agg. pulito, lana lavata a fondo nel bachas

pounatar, v.tr. unire, dicesi del filo di lana spezzato che deve essere riannodato, per riprendere l'operazione della filatura

pouncho, s.f. punta

pountiìero, s.f. cinghia in cuoio che sorregge la campanella

pousài, s.m. secchio di legno (cfr. séia, seioun, siioun)

prenho, agg. gravida

preparar, v.tr. preparare, nel caso specifico predisporre la partenza per l'alpeggio

prezuro, s.f. caglio

primo, s.f. primavera

pùio, s.f. pioggia

quiavelà, s.f. tipo di campanella

quiouveto, s.f. piccolo fermo in legno per fissare la campanella al collare

rabel, s.m. (lett. in rovina), non custodite

rastelìer, s.m. scaletta per comprimere il fieno nella mangiatoia

rebatre, v.tr. far indietreggiare, far voltare; è un'operazione fatta dal pastore per fermare gli animali

recoùire, v.intr. lett. ricuocere, si dice del piede dell'animale, quando ha un'infezione

redos, s.m. area particolarmente riparata dal vento ed esposta al sole

remùar, , v.intr. ruminare

retoùorze, v.tr. ritorcere il filo di lana

riiolo, s.f. tela in iuta

risho, s.f. fieno del secondo taglio, falciato abitualmente verso la fine settembre

roudoun, campanaccio

roudounet, s.m. piccolo campanaccio

roui, s.m. ruggine

rounho, s.f. rogna, malattia della pelle

"rr" vène, locuz., richiamo del pastore per gli ovini

rùspous, s.f.pl. avanzi di fieno lasciati nella mangiatoia al termine del pasto e utilizzati per la lettiera

sachièro, s.f. cavità nell'unghia dell'animale

saloùiro, s.f. tronco scavato per la somministrazione del sale o di cereali

séar, v.tr. falciare l'erba

sec, agg. secco

segelin, s.m. secchio in rame, alluminio o plastica

séia, s.f. il secchio in legno (Argentera, crf. pousài, seioun, siioun)

seieto, s.f. secchio in legno, con dimensioni maggiori del pousài

seioun, s.m. secchio in legno (Pietraporzio, cfr. séia, siioun, pousài)

sfiourar, v.tr. togliere la panna

sgurar, v.tr. pulire a fondo pentole e tegami

siioun, s.m. secchio in legno (Sambuco, cfr. séia, pousài, seioun)

sino, lett. cena, pasto serale degli animali

soco, s.f. zoccolo

soulei, s.m. sole

soun: suono

sounàio, s.f. campanella

soupéar, v.intr. zoppicare

soupino, s.f. zoppina, malattia che colpisce il piede dell'animale

stala, s.f. stalla, (Roccasparvera, cfr. estable, estabi, tech, crota)

staziroun, s.m.pl. forbici dell'attività domestica, nello specifico pinze per la cura delle unghie degli animali

stecar, v.tr. steccare le zampe di un animale infortunatosi

stendre, v.tr. distendere

taiar, v.tr. tagliare

taiet, s.m. trinciafieno

tardoun, s.m, agnellone di sei mesi, nato in primavera

tech, s.m. stalla, (Sambuco, Vinadio, Aisone, Moiola, Gaìola, Valloriate, Rittana, crf. estable, estabi, crota, stala)

tetar, v.tr. succhiare il latte

tical, s.m. prodotto medicinale per la cura della rogna originario della Francia

toumo, s.f. formaggio

toundèiro, s.f. tosatura

toundre, v.tr. tosare le pecore

toupìno, s.f. vaso di terracotta per la conservazione del burro fuso (Alta Valle, cfr. pinhàto)

tournet, s.m. filatoio orizzontale

trìar, v.tr. dividere gli animali

trop, s.m. gregge

truno, s.f. ricovero, con volta a botte, tradizionale deí pascoli d'alta quota (Pietraporzio, cfr. cabano, cabana, croto)

uvernage, s.m. stabulazione

vasìou, s.m. agnellone nato in autunno o in inverno. La parola indica in genere la femmina giovane, che non è stata ancora fecondata.

véio, s.f. veglia

verdaram, s.m. verderame, prodotto in polvere per medicare la zoppina ed utilizzato per la disinfestazione in agricoltura

vìpero, s.f. vipera