Marcel Courthiade, docente di lingua e letteratura rromani all’Università Inalco di Parigi è stato il vincitore del Premio Speciale 2014, il 2 giugno scorso, alla cerimonia del Premio Ostana – Scritture in Lingua Madre. Il premio gli è stato conferito per la messa a punto di un grande portale di insegnamento di storia e cultura del popolo rrom in lingua rromani, un esperimento mai fatto finora. Il portale, ancora in fase di costruzione, si chiama Red-Rrom (www.red-rrom.eu) e prevede un sistema di auto-apprendimento che coniuga i classici contenuti da libro di testo tradizionale con risorse interattive come l’audio-lettura del testo con sottotitoli sincronizzati, esercizi interattivi, video con cambio al volo di sottotitoli e altre risorse. L’idea è nata da Marcel Courthiade stesso che ha voluto sviluppare uno strumento importantissimo per dare voce ai 15 milioni di rrom sparsi per il mondo e soprattutto per affermare l’importanza e l’unicità della loro lingua e della loro cultura.
Courthiade è stato il primo studioso a elaborare una suddivisione dialettale all’interno del rromani a favore della tesi dell’unitarietà della lingua (Courthiade, 1991). Questa suddivisione ha dato vita a un sistema grafico ad “ombrello”, in grado di contenere tutte le varianti locali, con un forte carattere polinomico. La polinomia della grafia rromani è necessaria data la grande differenza dialettale che esiste all’interno di questa lingua e che non è causata solamente dalla naturale evoluzione storica ma anche naturalmente dalla grande dispersione geografica del popolo rrom. Ma nonostante questo la lingua può essere ancora considerata una sola: infatti, se si escludono i prestiti da lingue straniere, le differenze lessicali all’interno di tutte le varianti di rromani riguardano solamente circa 20 o 30 parole. Quello di Courthiade è stato il primo esperimento di reale unificazione della lingua, dopo decine e decine di grafie locali elaborate da altri autori.
La lingua rromani non è tutelata dalla legge italiana, così come nella maggior parte degli altri stati europei, ed è ancora in attesa di qualche forma di riconoscimento ufficiale. Nel frattempo, Courthiade e altri attivisti portano avanti la battaglia di riscatto di questa lingua con grandi sforzi: il portale Red-Rrom ne è un esempio. Red-Rrom raccoglie un grande numero di documenti inediti sotto forma di testi, audio, video musicali, documentari e include risorse lessicografiche e enciclopediche. Una volta terminato, sarà rivolto a tutti gli studenti rrom sparsi in Europa e nel mondo.
Il portale afferma di voler impiegare il rromani come lingua di scambio colta utilizzabile anche in un registro “alto” e non solo in un contesto familiare. Questo è vero per tutte le minoranze ma forse per il rromani il problema è ancora più sentito, in quanto la scarsa informazione sull’argomento ha fatto credere anche agli stessi parlanti che la propria lingua materna non fosse utilizzabile in contesti più elevati e formali. Oggi in Europa e nel mondo molti giovani rrom stanno perdendo la conoscenza della propria lingua d’origine e per questo motivo il portale si rivolge non solo ai parlanti e ai semi-parlanti ma anche ai principianti assoluti, con una sezione preliminare di introduzione alla lingua.
Nella parte dedicata alla cultura, invece, un’intera sezione, separata dalla sezione di storia generale, è riservata alla storia della musica rromani. La scelta non è casuale: si è voluto dare alla musica tanta preminenza per il fatto che, a seconda dell’ideatore del portale, questa può essere una fattore trainante per la presa di coscienza culturale a 360 gradi. La stessa cosa si può dire della poesia. Infatti la produzione poetica in rromani è molto fiorente e molte poesie recenti, riportate nella sezione di letteratura, parlano proprio della necessità di riprendere a parlare la lingua rromani.
Parte di questa raccolta poetica è stata pubblicata anche sul sito della Chambra d’Òc e tradotta in occitano e italiano. Nel sito sono riportate alcune poesie lette da Courthiade stesso, fruibili con visualizzazione sincronizzata del testo. La scelta di riportare la versione occitana delle poesie è stata fortemente voluta da Courthiade, che è molto legato alla lingua occitana, una delle sue lingue materne imparata durante i suoi primi anni di vita trascorsi nei territori dell’Occitania francese.
La sensibilità dell’autore per le lingue e le culture di minoranza si è espressa nel suo lavoro ventennale di sostegno e gestione di progetti di sviluppo per la minoranza rrom e per altre minoranze europee. La sua ricerca scientifica è stata interamente volta al sostegno di una maggiore comprensione della lingua e della cultura di questo popolo ed è anche grazie a lui che oggi è possibile affermare l’unità della lingua rromani, dopo decenni di affermazioni contrarie.
I 15 milioni di rrom presenti oggi nel mondo non sono l’unica minoranza senza territorio compatto, ma sicuramente la più grande: un popolo erroneamente definito nomade, mentre si stima che solamente il 2% di rrom siano nomadi, e il resto della popolazione è ormai stanziale da tempo. La rete può offrire oggi la possibilità a questo popolo così tanto disperso di accorciare le distanze e di riappropriarsi della propria storia e delle proprie tradizioni, grazie alla buona volontà di chi, come Marcel Couthiade, ha deciso di mettere a disposizione di tutti i risultati dei propri studi e delle proprie ricerche.
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