Straniero al mio nome e al mio volto
Morto nella terra dei vivi
Vedo passare un angolo di vita
Che non posso toccare
Sono colui che perde la guerra
senza essere soldato
Sono il povero e il vecchio
e l'oggi senza domani
Il pane di un giorno
non mi aprira' la porta
se volterai la schiena
per tornare alla tua verita'
perche' il mio dolore
e' una prigione aperta
che mi scende addosso
come il freddo della notte
e soltanto la tua mano amica
mi portera' calore e luce
quando con un filo di voce
mi chiamerai ancora Uomo.
Pino Torinese, 31 gennaio 2005
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