Martiniana Po
Martinhana

Alla base del toponimo di Martiniana Po potrebbe essere il nome personale Martinius, legato al nome del dio Marte, con la terminazione in ana che potrebbe far forse riferimento, in quanto chiaramente femminile, a villa rustica, ovvero il complesso produttivo agricolo romano, ipotizzando una colonizzazione agraria romana della parte finale della vallata.
Martiniana Po fu feudo dei Signori di Revello e successivamente dei marchesi di Saluzzo, i quali sin dal 1312 acconsentirono che anche le persone provenienti da Martiniana Po venissero considerate “habitatores” di Revello. Nel 1615, la comunità di Martiniana Po, con atto ufficiale del duca Carlo Emanuele I, si separò da quella di Revello, divenendo comune autonomo.
Edificio principale è il palazzo Filippa eretto nel XVIII secolo dalla nobile famiglia alla quale era stata infeudata Martiniana Po; il tetto venne curiosamente realizzato in coppi anziché in lastre di ardesia.
Nel centro del comune, sotto la tettoia del mercato, si trova l'antica pietra della ragione, utilizzata nei tempi passati per la lettura di bandi e sentenze. È inoltre presente la chiesa della Confraternita del 1724 e poco distante la chiesa di Sant’Andrea Apostolo costruita nel Settecento sui ruderi dell’antica parrocchiale che dipendeva dal monastero di Santa Maria della Stella di Rifreddo e di cui si sono conservati i basamenti del campanile e un fonte battesimale di stampo tardoromanico. Numerose sono le cappelle presenti sul territorio martinianese: San Costanzo, Santa Apollonia di Vonera, la Madonna del Pilone, già Confraternita dei Disciplinati, San Sebastiano, San Rocco, Santo Spirito, e la cappella della Madonna delle Grazie sul cui sagrato ogni anno si teine il falò votivo a ricordo dell’atroce pestilenza del 1630 dalla quale pare che solo pochissime famiglie riuscirono a scampare. Nel cimitero si trova il sacello del Borgna, un piccolo sepolcro affrescato a fine Ottocento dallo stesso Giovanni Borgna dove si trova l’autoritratto su tela del pittore, iniziato dall’artista, ma terminato dalla sorella dopo la sua morte.
Peculiarità di Martiniana Po sono le curiose pietre arrotondate, così definite fino una trentina di anni fa, prima degli studi che le identificarono come piropi, ossia un cristallo parente dei granati esistente in pochi siti al mondo. A Martiniana Po i piropi presenti sono di notevoli dimensioni e la zona dove sono localizzati è entrata nell’elenco dei geositi. Per portare il pubblico a conoscenza di questa interessante caratteristica, il parco del Po del cuneese ha realizzato qui il museo del piropo.
Lo topònim de Martinhana poleria venir dal nom personal Martinius, liat al nom del diu Marte, emè la terminacion feminila en ana que poleria referir-se a villa rustica, que seria lo complés productiu agricol roman, pensant a una colonizacion agraria romana de la part finala de la valada.
Martinhana es estat feude di Senhors de Revel e puei di marqués de Saluces, que despuei lo 1312 accepton que decò las personas de Martinhana venesson consideraas “habitatores” de Revel. Ental 1615, la comunitat de Martinhana, emè acte oficial del duc Carlo Emanuele I, se separa da n’aquela de Revel, divenent comuna autònoma.
Edifici principal es lo palais Filippa realizat ental XVIII secle da la nòbla familha a la quale era estaa enfeudaa Martinhana; lo cubèrt ven curiosament fach en còps e ren en lausas.
Ental centre de la comuna, sot la pantalera del merchat, se tròba l'antica peira de la rason, adobraa un bòt per leser actes e sentenças. Es decò presenta la gleisa de la Confraternita del 1724 e pas da luenh la gleisa de Sant’Andrea Apòstol realizaa ental Set Cents sus lhi rests de l’antica parroquiala que dependia dal monasteri de Santa Maria d’l’Estela de Rifred: se son gardats las fondamentas del cloquier e un font baptesimal tard-romanic. Nombrosas son las chapèlas presentas sal territòri martinhanés: Sant Constanç, Santa Apollonia de Vonera, la Madòna del Pilon, jà Confraternita di Disciplinats, Sant Bastian, Sant Ròc, Sant Esprit, e la chapèla de la Madòna des Gracias ente chasque an se fai lo folastret per recordar la tremenda pest del 1630 da la quala s’eron salvaas ben gaire de familhas. Ental cementieri lhi a la tomba del Borgna, un pichòt sepolcro frescat a la fin de l’Uech Cents pròpi da Giovanni Borgna, ente se tròba l’autoritrat sus tela del pintre, començat da l’artista, mas finit da la sòrre aprés sa mòrt.
Peculiaras de Martinhana son las curiosas peiras rotondas, identificaas una trantena d’an fai coma piròpi, que seria un cristal parent di granats ben rar ental monde. A Martinhana lhi piròpi presents son de grandas dimensions e la zòna ente se tròbon es devengua un geosite. Per far coneisser al public aquesta enteressanta caracteristica, lo parc del Pò de la provincia d’Coni a realizat aquì lo musèu del piròpo.

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