La ricordano le leggende e i canti della valle Stura.
La nostra regina Giovanna: “Tutti correvano al suo passaggio, tutti venivano e renderle omaggio. Viva la regina delle nostre montagne e la gente che qui l’accompagna”.
Signora di Provenza, regina di Napoli, Giovanna ebbe quattro mariti e numerosi amanti che uno dopo l’altro misteriosamente morirono.
L’accusarono di averli ammazzati e nel 1382 la regina fu giustiziata.
Giovanna morì strangolata, ma il popolo che l’amava dal giorno in cui l’aveva vista sulle montagne, ne trasmise il ricordo affettuoso.
Timballo di melanzane (Lengadòc)
Zuppa nizzarda al pesto (Provença)
Sella di capriolo al vino nero (Valadas occitanas)
Flan al mandarino (Provença)
Timballo di melanzane
6 melanzane
1 bicchiere di latte
4 uova
4 cucchiai di olio d’oliva
sale e pepe
Pelare le melanzane, tagliarle a fette e metterle sotto sale per un’ora, poi passarle sotto l’acqua per levare il sale. Asciugarle, cuocerle nell’olio in una pentola coperta, quindi frullare. Aggiungere il latte e le uova, il sale e il pepe. Versare in stampi individuali imburrati e cuocere a bagnomaria nel forno caldo per una decina di minuti
Servire con salsa di pomodoro con erbette e aglio.
Zuppa nizzarda al pesto
(verdure a lunga cottura)
1 rapa
2 carote
1 etto e mezzo di fagioli freschi
1 etto e mezzo di cavolo
2 porri
2 cipolle
3-4 patate
1 sedano
(verdure a cottura rapida)
3 pomodori
3 zucchine
1 etto e mezzo di fagiolini freschi
1 etto e mezzo di piselli
1 etto e mezzo di fave fresche
5 foglie di coste
timo,rosmarino, lauro
sale e pepe
(per il pesto)
3 spicchi d’aglio
5-6 rametti di basilico
un bicchiere di olio d’oliva
2 pomodori
3 etti di pasta (penne rigate)
formaggio
Mettere in una pentola grande 2 litri e mezzo di acqua con le verdure a cottura lenta tagliate a pezzettini, le erbe, il sale e il pepe.
Cuocere per circa 1 ora. A metà cottura, aggiungere le altre verdure e dopo un quarto d’ora buttare la pasta.
Prepare il pesto nel mortaio con l’aglio, il basilico e l’olio.
Unire il pesto e il trito di pomodori crudi alla zuppa. Servire con formaggio grattugiato.
Sella di capriolo al vino rosso
2 chilo e mezzo di sella di capriolo
2 etti di pancetta a dadini
2 etti di carote
1 cipolla
2 porri
1 sedano
3 cucchiai di farina
1 etto di panna
succo di limone
(per la marinata)
¾ di litro di vino rosso
¾ di litro d’acqua
5 bacche di ginepro
8 grani di pepe
2 chiodi di garofano (pestati nel mortaio)
2 foglie di lauro
sale
Preparare la marinata con il vino, l’acqua e le spezie. Portare a ebollizione poi mettere a raffreddare.
Disporre il capriolo in una casseruola grande e versare la marinata. Se il capriolo è giovane lasciarlo marinare per 6 ore... qualche ora in più se l’animale è vecchio. Poi ritirare il capriolo, asciugarlo, inserire la pancetta a dadini e arrostirlo da ogni parte.
Rosolare in una padella le verdure tagliate a pezzi, cospargere di farina e mescolare fin quando s’indora poi diluire con un po’ di marinata.
Trasferire il capriolo in una teglia da forno, aggiungere le verdure della padella, versare la marinata fino a metà altezza e cuocere a forno medio per 1 ora e mezza.
Preparare una salsa scolando il sugo di cottura in una terrina. Aggiungere la panna sbattendo di continuo, poi cuocere per 5 minuti incorporando il succo di limone. Tagliare il capriolo a fette e versare sopra la salsa.
Flan al mandarino
1 litro di latte
3 etti di zucchero
3 mandarini
8 uova
vaniglia
Fare il caramello con metà dello zucchero e 4 cucchiai di acqua poi versarlo sulle pareti dello stampo.
Bollire il latte con la scorza grattugiata dei mandarini e la vaniglia e lasciare per 15 minuti. Sbattere le uova in una terrina assieme allo zucchero rimasto e unire il latte poco alla volta.
Filtrare il preparato e versarlo nello stampo. Cuocere a bagnomaria nel forno a temperatura media per circa 40 minuti.
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