Janò Arneodo, nato a Monterosso Grana nel 1946 apprende fin da bambino l’uso del dialetto occitano locale e non se ne staccherà più. Dopo la nascita dell’Ecolo dóu Po (1961) comincia a scrivere le prime poeseie e negli anni successivi partecipa a numerosi concorsi lettterari. Nel laboratorio di scultura del legno di Santa Lucia di Monterosso Grana, dove lavora, acccanti ai vari mobili intagliati, nascono le sue poesie dedicate tutte alla sua terra e alla sua gente.
Questo libro, suddiviso in 3 parti: Il passato, La comba, La gente, raccoglie tutte le poesia di Janò Arneodo, al tempo attuale tra le voci liriche più importanti delle valli occitane alpine.
Passata l'estate
L'estate tanto attesa,
passo passo, se n'è andata,
ben poco quello che ha lasciato:
un nome da tenersi più stretto,
piccole cose da stringere con affetto.
Rumori ede evasioni fan già parte del passato,
un giovane ed una fanciulla più forte si son baciati,
poi, lontano, quella dolcezza hanno portato.
Amore da per subito richiedere,
ti fa grande e ti scopre imbambolato.
Lontano, un bacio comincia a scolorire,
il ricordo rimane, ma ti fa soffrire.
Ora, osserviamo i lumi rimasti,
sopra di noi le selle, avvolgendosi, non giniscono di giocare,
Quattro i lumi accesi, tante le stelle da osservare,
dicono chi è rimasto e chi lontano se n'è andato.
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