Il Glorioso Rimpatrio, Il Cammino Francoprovenzale, il Sentiero Occitano
Per l'estate 2012 Maurizio Barbagallo propone per il catalogo "La Via dei Canti" tre itinerari in area francoprovenzale o occitana. Lui è di origine francoprovenzale, di Mattie in Val di Susa, da anni abita in centro Italia e fa come mestiere la guida.
"Da Salbertrand nella Val Susa dei miei nonni vi conduco nelle Valli Chisone, Germanasca e Pellice, cuore de mondo valdese. In Val Pellice si è svolta la particolare vicenda del popolo Valdese. La presenza dei Valdesi ha determinato in modo fondamentale la storia e l'identità della valle facendone luogo di battaglie ideali per la libertà di coscienza e conferendole quel carattere pluriconfessionale che la rende unica in Italia. Una storia da scoprire: nel 1686 il duca di Savoia Vittorio Amedeo II, alleato del Re Sole emanò l'editto che vietava il culto valdese nei suoi territori. Dopo l'eccidio che si scatenò, molti sopravvissuti, non accettando di conformarsi alla religione cattolica, ripararono in Svizzera. Nell'agosto 1689, avvenne il Glorioso Rimpatrio: il pastore Arnaud condusse un piccolo esercito di 972 uomini dal lago di Ginevra verso le valli valdesi attraversando la Savoia per 200 km. e scavalcando passi oltre i 2.500 metri d'altezza. I valdesi arrivano in Val Pellice, a Bobbio, e nella vicina Sibaoud promunciarono un solenne giuramento". Così presenta la prima proposta di camminata che ha per titolo "Il Glorioso Rimpatrio". Inizia a Salbertrand il 4 di agosto, passa da Usseaux, Balziglia, Didiero, Ghigo di Prali, Bobbio Pellice, per terminare a Torre Pellice l'11 agosto.
La seconda proposta va cronologicamente di seguito alla prima ed è "Il sentiero occitano in Val Maira". "A spass per lou viol nelle Alpi cozie, in un ambiente naturale alpino tra i più belli e meglio preservati del Piemonte. La Valle Maira si sviluppa da Dronero verso la Francia. Rimasta isolata dai grandi flussi turistici, ha mantenuto viva e conserva ancora un'atmosfera rurale fuori dal tempo, grazie anche alla lingua d'oc, parlata in una vasta regione, dalla Catalogna spagnola al sud della Francia, a qui. Ci aspettano accoglienti locande occitane, cuochi che conoscono i segreti della cucina tradizionale, la storia dei vecchi mestieri, la storia e l'arte della valle, con alcuni gioelli, come la chiesa di Elva con gli affreschi cinquecenteschi di Hans Clemer. Ci aspettano antichi borghi di pietra, chiese e santuari. E la bellezza naturale dell'Altopiano della Gardetta con marmotte e stelle alpine. Non vedo l'ora di tornare nella splendida Val Maira che frequento fin da ragazzo". Così presenta la sua seconda proposta di itinerario in terra occitana con una camminata che inizia l'11 agosto da Macra, passa da San Martino, Elva, Ussolo, Chiappera, Chialvetta, Colle del Preit con giro della Meia e ritorna a Macra il 19 agosto.
Il terzo itinerario proposto riguarda "Il Cammino Francoprovenzale". "Nous parlen a nostra moda mi dicevano i nonni. Ora so che questa frase definisce e definiva il dialetto locale galloromanzo. Da Aosta a Susa vi conduco su Lou Tsamin Francoprovensal tracciato dall'Ass.ne Chambra d'òc alla ricerca di una lingua e della sua storia, il francoprovenzale, costituito da diversi dialetti che era anche il modo di parlare dei miei nonni. Attraversiamo il primo parco nazionale istituito in Italia e saliamo la montagna pìù simbolica e nota della zona, il Rocciamelone che sovrasta la val Susa con un balzo di 3000 mt. e ornato in vetta dal Santuario più alto d'Europa". Il giro parte da Aosta, passa da Ceresole Reale, Pialpetta, Balme, Margone, Rocciamelone e ritorna con Bus privato a Susa.
In questi ultimi anni la Chambra d'òc ha effettuato 3 lunghe camminate a piedi "L'Occitània a pè", "Las Valadas Occitanas a pè", "Lou Tsamin Francoprovensal" al fine di far conoscere ed apprezzare questi territori con la loro lingua e la loro cultura. Questi cammini sono tutti caratterizzati dalla bellezza dei paesaggi e da uno studio di itinerari che si adattano particolarmente al viaggiatore contemporaneo. Li abbiamo percorsi con camminatori esperti come Riccardo Carnovalini, Roberta Ferraris, Marco Rey. Le proposte di Barbagallo, così come le notizie che ci giungono di gruppi di persone che progettano anno dopo anno la percorrenza di pezzi del cammino de "l'Occitania a pè", nonchè l'aumento costante del prezzo della benzina ci fanno credere che per loro ci sarà un futuro.
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