italiano

E così, complici i grillini, anche il decreto sicurezza due che dà via libera a provvedimenti che sono in palese contrasto con l’art. 10 della Costituzione e conseguente diritto degli esseri umani in difficoltà ad essere salvati da chi ha la ventura di incrociarli.

E’ ovvio che questo decreto non sarà mai applicato dalla giustizia ma sarà motivo di infiniti contenziosi in quanto esistono, inoltre, normative sovraordinate, fatte proprie dall’Italia, che impongono ai Paesi firmatari azioni di segno opposto ai dettami di questo ennesimo decreto propagandistico e disumano.

Il guasto che provocherà questo provvedimento sarà a livello di coscienze: lascio morire chi sta su un canotto che sta affondando o lo raccolgo e affronto i provvedimenti che ne conseguono con multe che solo i grandi evasori fiscali si possono permettere?

E il Paese si sta abituando a questo clima razzista: “hanno solo da stare a casa loro!”. E chi si ricorda dei milioni di italiani emigrati in tutto il mondo in cerca di un avvenire dignitoso?

Queste giornate ci offrono però lo spunto per una serie di riflessioni visto che il ministro Salvini continua ad avere grandi consensi ( indirettamente proporzionali alla sua presenza negli uffici del Viminale e ai consessi europei).

Eravamo abituati alle bugie di Berlusconi che hanno inculcato negli italiani la tolleranza, accompagnata da un sorriso, verso affermazioni ridicole, smentite il giorno dopo e verso la banalizzazione delle leggi (fatte per gli scemi) e alle fanfaronate di Renzi , con relativi provvedimenti di governo che hanno fatto digerire al popolo della sinistra l’abbandono dei propri storici valori completando un percorso iniziato dopo la morte di Berlinguer, con la significativa tappa intermedia di Fassino, solo per capirci: “abbiamo una banca!”.

Domenica ero ad una festa in una borgata di Ostana ed è stato bello apprezzarne l’atmosfera: sincera amicizia, felicità per incontri con amici non più visti da tempo, canti in compagnia e ricordi lieti o tristi della vecchia comunità ora scomparsa o in via di trasformazione. Gente che per il valore di un’amicizia si butterebbe nel fuoco.

Fortunatamente non vale per tutti, ma ad una buona parte dei presenti alla festa: non parlate dei migranti!

La gente che vive tutto l’anno ad Ostana ha, quasi tutta, accettato gli ospiti e ne ha permesso l’integrazione nel piccolo tessuto produttivo del paese: persone preziose nelle emergenze e nelle “ruide” che permettono di tenere in ordine (non come vorremmo) il territorio.

Ma, in generale, i proclami di Salvini sono accettati supinamente (come lo erano quelli di Berlusconi e di Renzi) e la gente si rifiuta di valutarne non solo il valore (posto che ci sia), ma anche l’aderenza alla realtà (che tutti, se vogliono, possono verificare). Da popolo di emigranti siamo passati al rifiuto dell’accoglienza.

E che fine ha fatto la tradizionale fraternità e accoglienza della gente di montagna?

L’Italia è uno dei paesi con il più alto indice di sicurezza (altra cosa sono i reati finanziari e la corruzione) ma gli italiani sono stati convinti dell’esatto contrario. Ovviamente mafia e camorra a parte che tengono intere regioni sotto controllo, nell’indifferenza dello Stato, ma che evitano per quanto possibile le ammazzatine (come direbbe il compianto Camilleri)e di apparire, comandando nell’ombra. Ci accorgiamo che ci sono quando si scatenano periodiche faide per questioni di comando. E qui la gente è tollerante per abitudine a questa consuetudine.

Ma questa è la situazione di fatto che fa si che la Lega sia al massimo dei gradimenti.

L’Italia sta diventando un paese dove un ministro può disattendere le leggi senza subirne le conseguenze compiacendosi dei voti che progressivamente continuano a premiarlo. La disumanità è diventa un collante comune.

A far da argine a questa disumanità è rimasto il Papa che continua a richiamare le coscienze ma non pare che il clero issi compatto questa bandiera: per non perdere “fedeli”. Ci sono casi di persone che abbandonano la chiesa quando l’argomento migranti viene toccato. O interrompono l’officiante. E la dottrina cattolica va a farsi benedire......Osservanti per abitudine.

E il movimento 5 stelle ingoia anche questa.......

Ora la situazione sta diventando preoccupante. Predicare l’odio è pericoloso: ci sono atti vergognosi contro bambini e ragazzi di colore: sempre vigliaccamente contro i deboli!

Negli anni del fascismo e del nazismo era necessario identificare gli ebrei con una stella; con i neri non c’è neanche più bisogno di questo.....

Ostana 05/08/2019

Tanto tuonò che piovve.

Salvini è passato all’incasso.

Dimenticandosi delle proprie affermazioni sulla durata del governo ha, come d’abitudine, fatto una capriola e dimissionato il governo del quale, fino a pochi giorni prima, vantava realizzazioni e successi.

Come è sempre stato intuibile, in un attimo ha ricucito (ciò che non era mai stato scucito..) l’alleanza con Berlusconi e, grazie ai successi della Meloni, è in grado, in caso di elezioni immediate, di portare alla vittoria un grande schieramento di destra che “governerebbe” il Paese chissà per quando e chissà con quali politiche.

In fin dei conti è questo che vuole la maggioranza degli italiani (stando ai sondaggi) anche se occorre considerare che l’astensionismo viaggia intorno al 40% almeno.

Quello che stupisce di questa mossa di Salvini è il fatto che così facendo si candida a guidare la manovra economica d’autunno con decisioni antipopolari da prendere se si vorrà scongiurare l’aumento dell’iva.

A meno che sia nelle sue intenzioni costruire una manovra fortemente in deficit infischiandosene di creare un contenzioso con l’Europa che potrebbe spingere l’Italia fuori dall’Unione.

Salvini è un forte comunicatore che sa toccare i sentimenti meno nobili della gente utilizzando anche una buona dose di prepotenza ma, probabilmente, non un fine politico.

Ha costruito il proprio successo inculcando tra le persone più influenzabili sentimenti di paura (e la paura genera odio) e di necessita di protezione che portano inevitabilmente il voto all’uomo forte che si propone come baluardo in tempi di crisi e di insicurezza. La degenerazione che ne può conseguire l’abbiamo vista quasi un secolo fa: le madri che votarono Mussolini e Hitler piansero poi i loro figli morti sui vari fronti di guerra; solo allora aprirono gli occhi.

Ma Salvini forse non ha fatto bene i conti. Forse lo spauracchio di una vittoria della destra (fino a che punto estrema?) sta compattando quello che è rimasto in questo Parlamento delle altre aree.

Il Parlamento, come è già successo, è pienamente legittimato a continuare la legislatura e chi grida allo scandalo perché Salvini ha vinto le elezioni europee dice una sciocchezza: sarebbe come dire che se nelle elezioni comunali di un capoluogo di regione avesse vinto una forza in minoranza nel governo regionale, si dovesse rinnovare anche questo.

Ora Renzi che a seguito delle elezioni politiche non ha voluto fare il governo con i grillini (quale enorme danno per il Paese; frutto di una legge elettorale incostituzionale costruita dallo stesso Renzi), ha cambiato idea cercando di evitare di andare alle elezioni in quanto perderebbe la possibilità di comandare nel PD tramite gli attuali parlamentari (che gli sono debitori perché è lui che li aveva piazzati nelle liste....).

Quindi capriola e governo giallo-rosso (sic) mettendo in un angolo il povero Zingaretti che vorrebbe andare alle urne per rafforzare il suo segretariato; che affiderebbe però il Paese alla destra.

Ma Zingaretti è in trappola. Se si farà un governo giallo-verde sarà un vittoria di Renzi. Se si andrà ad elezioni che vuol dire automatica vittoria della destra sarà comunque colpa del povero segretario PD.

In qualsiasi modo finisca, la sinistra non ne esce bene e il malefico potere di Renzi continua a spingerla verso il fondo, che si sperava fosse già stato toccato, con ipotesi di scissione di cui però Zingaretti non può assumersi l’iniziativa.

In questo caos, con prese di posizione che cambiano ogni momento e con bugie, insulti, calunnie che ormai quotidianamente siamo abituati ad incassare senza più scandalizzarci, rimane una sola certezza: far riferimento all’unico Uomo di Stato rimasto in Italia. Che porta il nome di Sergio Mattarella.

L’ipotesi più probabile (o perlomeno auspicabile) nel caso che Salvini confermi di voler mandare a casa il governo (ma non è impossibile che faccia una vistosa retromarcia accorgendosi del cul de sac nel quale si è infilato) è la nascita di un governo guidato da una personalità autorevole (ce ne sono?) da trovare fuori dagli schieramenti politici (e quindi non compromesso nelle follie politiche degli ultimi anni. Draghi?) che abbia la necessaria competenza nel sistemare i bilanci dello Stato e avviare le riforme sempre promesse e mai portate a termine. Un governo sostenuto dal PD e dai 5stelle (più frange del gruppo misto). Una persona che ricucia con l’Europa e rimetta ordine nella politica estera italiana. Un governo del Presidente.

Ci vuole molta abilità di Mattarella e un rigurgito di buon senso (anche di quello di Stato) e amor di patria della politica.

Ma troppi politici guardano esclusivamente al proprio interesse di bottega e al proprio futuro.

Auguri Presidente!

Ostana 14/08/2019