Dal prossimo mese di dicembre prenderà avvio la tredicesima edizione della rassegna di animazione territoriale Chantar l’uvern 2019-2020: frammenti di lingua e cultura occitana, francoprovenzale e francese.
Un programma ricco che abbraccia 30 comuni delle aree occitane, francoprovenzali e francesi delle Valli di Susa e Sangone e che intende valorizzare gli eventi tradizionali del territorio. Chantar l'uvern nasce, quale progetto di rete di area geografica vasta, a seguito delle Olimpiadi invernali di Torino 2006 e del riconoscimento dell’occitano lingua olimpica, e viene realizzato grazie alla sinergia dell'Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie e dell’associazione Chambra d'Oc – "Lingue Madri" per la promozione della cultura della Città Metropolitana di Torino – in collaborazione con la Città Metropolitana di Torino, il Centro Studi Documentazione Memoria Orale (Ce.S.Do.Me.O.) di Giaglione, l’Ecomuseo Colombano Romean e il Consorzio Forestale Alta Valle di Susa. Si può veramente sostenere che si tratta di un’esperienza unica nel suo genere, almeno per quanto riguarda la Regione Piemonte, per il numero di enti interessati e per le finalità che vengono in essa perseguite: un nutrito programma di iniziative di alto livello che coinvolge artisti, editori, antropologi, linguisti e studiosi i quali, unendo le loro forze e il loro sapere, contribuiscono a dare lustro e visibilità alle valli. Perché al centro di Chantar l’uvern c’è proprio il territorio con il meglio che sa offrire, ci sono delle creazioni artistiche nate su di esso e non catapultate dall’esterno, c’è la volontà di consentire agli abitanti e non solo ai turisti di fruire di queste animazioni in un periodo, quello invernale, in cui l’offerta culturale non è molto estesa e i paesi riscoprono la dimensione del silenzio e dei ritmi naturali. D’altro canto i risultati sono eccellenti e il buon coordinamento di questa rassegna ha consentito di raggiungere per il dodicesimo anno un elenco di iniziative lungo e variegato.
Tra gli eventi ai quali si potrà assistere, non possiamo non ricordare con particolare enfasi il concerto del gruppo musicale “Trouveur Valdotèn” e dell’ensemble “Noe Novel”, con il benvenuto delle voci bianche del Corus in Fabula, domenica 29 dicembre alle ore 21.00 presso il Palazzo delle Feste di Bardonecchia. Si tratta del risultato artistico-musicale di un lungo lavoro di ricerca fatto sul ricco patrimonio di Noél francoprovenzali del paese di Bessans nell’Alta Moriana (Savoia). Inoltre si potrà assistere allo spettacolo 12 canti per 12 lingue (il 28 dicembre a Vaie, il 19 febbraio a Susa e il 14 marzo a Valgioie), allo spettacolo Passacarriera – Chantarem Nouvé (il 30 dicembre a Fenestrelle, il 2 gennaio a Oulx e il 3 gennaio a Sauze d’Oulx), allo spettacolo musicale del gruppo Aire de Prima (il 25 gennaio a Giaglione), al ballo del gruppo Triolet – il tempo della danza (il 4 gennaio a Gravere e il 22 febbraio a Bussoleno), nonché a convegni, a presentazione di libri, a esposizioni tematiche e a visite guidate.
Quest’anno i corsi di lingua rientrano nel calendario degli eventi e prevedono due cicli di incontri per la lingua occitana (il primo condotto da Renato Sibille a partire da venerdì 20 dicembre presso la sede del Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand e dell’Ecomuseo Colombano Romean, il secondo tenuto da Luca Poetto a partire da mercoledì 8 gennaio presso la sede del Consorzio Forestale di Oulx) e un ciclo per la lingua francoprovenzale (condotto da Matteo Ghiotto a partire da mercoledì 27 novembre presso la sala del Consiglio Comunale di Novalesa). I corsi sono anche corredati da una parte online frequentabile contattando direttamente i rispettivi sportellisti.
Insomma, notevole è la proposta di questa stagione culturale e notevole è l’impegno profuso dagli sportelli linguistici della Città Metropolitana e dagli enti in rete per i progetti legati all’attuazione della legge 482/99 “Norme a tutela delle minoranze linguistiche storiche”.
Per informazioni vi invitiamo a consultare il programma scaricabile qui in basso e su www.parchialpicozie.it, a seguirci sulle pagine facebook Chambra d’Oc, Tsambra Francoprovensal e Sportelli Linguistici francoprovenzale, occitano e francese o, ancora, a ritirare il pieghevole presso la sede degli enti interessati.
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