La manovra è in fase di approvazione con l’ausilio, solito, della fiducia.
Urla di scandalo dalla destra; un anno fa era la sinistra che urlava per lo stesso motivo.
Alla fine un compromesso è stato raggiunto; limate di qua, passi indietro di là: il piatto è servito. In attesa che qualche forza politica, tra chi lo voterà, si dia poi da fare per urlare critiche e distinguo spaccando il capello in quattro e trovando ogni pretesto possibile per giustificare la propria esistenza.
Una manovra che non inciderà sulle sorti del Paese; ma non era possibile fare di meglio con i veti incrociati delle forze che formano la coalizione di governo. Il povero Conte che, con infinita pazienza, smorza i toni e guida i compromessi.
Timidi provvedimenti contro l’uso della plastica, qualche limatura su alcune tasse, nuove tasse più o meno mascherate. L’aumento iva nuovamente scongiurato.
Qualcuno si aspettava miracoli: ma questi non sono possibili con un debito pubblico enorme che continua ad aumentare senza controllo.
Le riforme vere non si possono fare in un Paese dove la politica guarda solo al presente e non alza gli occhi sul futuro. Una classe inetta, per una buona parte, che guarda solo al proprio interesse e non a quello dell’Italia.
Uomini, ominicchi e quaquaraquà......
Una visibilità a tutti i costi che allontana gli elettori dalla politica e li spinge a cercare soluzioni tanto drastiche quanto pericolose.
Secondo un rapporto Censis il 48% degli italiani vuole un uomo solo al potere: "un uomo forte al potere" che non debba preoccuparsi di Parlamento ed elezioni (e il dato sale al 56% tra le persone con redditi bassi, al 62% tra i soggetti meno istruiti, al 67% tra gli operai).
70 anni di democrazia hanno portato a questo risultato; molti anni di mal governo che hanno privilegiato pochi, permesso il dilagare della corruzione, creato uno degli stati meno efficienti del mondo occidentale.
E gli italiani hanno già dimenticato (posto che ne siano stati mai informati in modo compiuto) dove un uomo forte ha portato l’Italia quasi cent’anni fa.
Il governo tiene per paura delle elezioni che porterebbero al potere Salvini con l’alleanza della destra.
Il PD in questo frangente si è dimostrato l’unico partito di governo pur con qualche sbandata incomprensibile (come il rifiuto della riforma della prescrizione. D’altra parte la sinistra, su questo terreno, non aveva contrastato più di tanto Berlusconi in occasione delle varie leggi ad “personam”.... ). Zingaretti deve ancora fare sull’argomento molta strada...ed è tanta la paura che Renzi cavalchi a destra questa materia .
Poco coraggio e poche idee...... Continuiamo a non capire il mondo che vorrebbe il PD e quindi tanto meno i percorsi che si propongono.
Durerà il Governo?
Per 5 stelle (con Di Maio che ha finalmente abbassato un po’ i toni; appurato che i proclami non fanno in questo momento bene al movimento: vedi le intenzioni di voto!) PD e Leu c’è la necessità che duri in modo da logorare Salvini (che, per alimentare il consenso, ha bisogno di tenere perennemente aperta la campagna elettorale), governando senza traumi e portando a casa qualche timida riforma condivisa.
Per fare vere riforme ci vuole un governo con una forte maggioranza e oggi siamo ben lontani da questa condizione.
I nuovi partiti di Renzi e Calenda, pur raccogliendo consensi striminziti, hanno tolto elettori al PD per metterli a disposizione di futuri e imprevedibili accordi politici, con nebulose e dubbie motivazioni che fanno pensare a obiettivi strettamente personali. Ma alla sinistra fanno male: anche se chi è andato via, con la sinistra aveva poco a che fare!
Il Governo lo farà cadere Renzi quando ne avrà la convenienza.
Ma questo è anche lo specchio di un Paese che sta andando verso una paralisi funzionale che accompagna la stagnazione economica.
La pubblica amministrazione ne è un chiaro esempio: scarico delle responsabilità, mancanza di obiettivi, sabotaggi di funzionari che devono dimostrare il loro ridicolo potere con irresponsabilità delle conseguenze che possono derivare alla collettività; anche a causa dell’inerzia in cui sono immersi. Ormai anche questo si è trasformato in un diritto acquisito. La riforma Bassanini ha creato il mostro da cui non ci libereremo più!
Un Paese ormai non più governabile.
Eppure abbiamo avuto più di settant’anni di democrazia. Pur con limiti e difetti.
Qualcuno comincia a chiedersi se la vera democrazia non richieda un popolo acculturato e cosciente.
Uomini, ominicchi e quaquaraquà......
E gli uomini sono sempre meno; come le persone di buon senso.
Nonostante questo : BUON NATALE A TUTTI e che Dio ce la mandi buona!.
Ostana 10 dicembre 2019
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