Che cosa ci fanno un paio di calici ripieni di idromele su una vecchia botte di legno in mezzo ad un giardino fiorito? È quello che ci siamo chiesti vedendo la fotografia sulla bacheca personale della pagina Facebook della nostra amica Marion Cornet.
I social networks sono sempre più al centro della nostra vita pubblica e privata, anche quando decidiamo di non usarli, per una ragione o per l’altra. Abbiamo visto in queste settimane quanto sono stati utili per accorciare (ma non azzerare) il distanziamento sociale dettato dalla diffusione del Covid-19, ma abbiamo anche potuto notare quanto possano essere infinite (e non sempre fertili) le discussioni e le polemiche intorno all’uso di dati personali per interessi pubblici e privati. Forse abbiamo bisogno di maggiore responsabilità nell’ “utilizzo dei social”, ma senza dubbio abbiamo bisogno anche di considerare la loro “utilità sociale”.
E qui torniamo ai due calici con cui siamo partiti. Da alcuni anni la Chambra d’Oc ha approfondito le relazioni e la collaborazione con il Cirdoc di Béziers (Centre International de Recherche et de Documentation Occitanes - Institut occitan de Cultura). Il Premio Ostana e Bogre (film documentario di Fredo Valla) sono tra i risultati di questa cooperazione che è stata recentemente sigillata da una convenzione tra le due parti. Marion Cornet è una delle colonne di questo patto associativo. L’abbiamo incontrata per la prima volta al Premio Ostana qualche anno fa, in compagnia dell’ex-direttore del Cirdoc Benjamin Assiè. Oggi siamo in contatto quasi quotidianamente per realizzare il “Premio Ostana – edizione speciale online”, dove il Cirdoc avrà un ruolo fondamentale in rapporto agli autori occitani che abbiamo premiato nelle scorse edizioni.
“Ma allora?” vi chiederete, “Cosa c’entrano i due calici di idromele?” Facciamo un passo indietro. In questi giorni si sono moltiplicati le iniziative online, e tanti istituti hanno deciso di condividere sulle proprie pagine web contenuti multimediali capaci di intrattenere e interessare insieme, per rendere meno asfissiante questa quarantena. I social networks sono stati così invasi (è il caso di dirlo?) da contenuti di tutti tipi. Tanti i video, i film, i viaggi virtuali all’interno dei musei. In Francia il Ministère de la culture ha deciso di creare un sito ad hoc dove mettere insieme le iniziativi più rilevanti dal punto di vista culturale, www.culturecheznous.gouv.fr. Ha lanciato un hashtag, #culturecheznous, per rendere più facile l’accesso e la ricerca a questi materiali sui social. Provate ad andare sul sito. Ci sono decine e decine di siti, forse un centinaio. Sono messi in riga, quattro per ogni riga. A noi interessa la prima riga, come a tutti. Il sito del Cirdoc e la sua serie di documentari dedicati ai 50 anni dal ‘68 occitano (50 ans de “borbolh” occitan) si trova tra il Centre Pompidou e la pagina di Arte. Poco più in là il Musèe du Louvre. Cosa dire? Una bella compagnia! Ora abbiamo capito cosa ci fanno i due calici di idromele su una vecchia botte di legno in mezzo ad un giardino fiorito. Marion festeggia questo assoluto e prestigioso riconoscimento nel giardino di casa sua, e noi festeggiamo con lei!
Ringraziando Facebook per avercene dato la possibilità.
Credits foto:
"Rucher Apis Sophia"
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