La Baìo e una ricorrenza che tutti aspettano per cinque anni. Per fortuna che è soltanto ogni cinque anni -dicono i sampeyresi- altrimenti sarebbe impossibile reggere una tale fatica, sia per i maschi che devono sfilare e svolgerla come attori, sia per le donne che devono preparare i costumi, e infine per tutti che per due domeniche e un giovedì (notti comprese) devono (vogliono) ballare, cantare, urlare “Baio!”. Così invece per cinque anni la si aspetta con sempre più ansia e giunto il momento ci si lancia con foga.
Rievocazione storica; carnevale autentico: liberatorio, laico, privo di posticci carri allegorici; Vera festa popolare, la Baìo di Sampeyre in Valle Varaita rimane una delle poche grandi manifestazioni storiche delle nostre valli occitane.
Paolo Ansaldi ha realizzato questo documentario durante la Baìo 2007, iniziando proprio dal momento in cui la popolazione, il giorno dell'Epifania, chiede (Vera azione democratica) che vuole Baìo. Nel paese, al mercato, nelle famiglie si parla soltanto più di questo: decidere i ruoli (a parte gli Alum che sono già predeterminati), formare le coppie, raccontare ai giovani ogni meccanismo perché tutto venga conosciuto e rispettato. Il calendario di Sampei dire diventano le veglie (nel 1957 ho fatto la prima ero Sarazino! Nel 1977 Joan d’Pitin era Abà. Nel 1972 buonanima di Janet D’Andreto facevo il Tesoriere).
Così hanno fatto le generazioni precedenti e saranno loro, i giovani di oggi, a portare avanti la Baìo e tramandarla
Oggi, in occasione della Baìo 2023 che si terrà in febbraio (due domeniche e un giovedì), la Chambra d’Òc ha deciso di rendere disponibile a tutti, sulla piattaforma di YouTube, il film-documentario girato nel 2007 da Paolo Ansaldi.
Lo potete trovare qui: https://www.youtube.com/watch?v=mEwjwUOhkaA
Realizzato da: Paolo Ansaldi 2012
Edizioni Chambra d’Òc
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