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Nòvas n.226 Genoier 2023

Baìo: celebrare la libertà ritrovata - Un nuovo podcast firmato Chambra d'Oc

Baìo: célébrer la liberté retrouvée - Un nouveau podcast signé Chambra d'Oc

di Flavio Giacchero

italiano

Che cos'è la Baìo?: «Qualcuno dice che è un carnevale, sì, no, è anche questo, certo è anche un carnevale ma è tante, tante cose insieme. Per comprendere la Baìo bisogna comprendere questi elementi che la compongono».

Così inizia il podcast (suddiviso in alcune puntate) dedicato alla grande manifestazione che si svolge ogni cinque anni in Valle Varaita che è la Baìo. Un racconto appassionato di un testimone, uno studioso, un nativo che molte Baìo ha vissuto: Fredo Valla.

Fredo Valla è originario di Sampeyre, il Comune dove si svolge la Baìo. Fredo Valla è regista e sceneggiatore ma anche militante per la questione della lingua e della cultura occitana. Lui stesso, dalle prime righe della biografia del suo sito internet, si presenta così: «Dico sempre che faccio l’intellettuale di montagna, costretto come mio nonno – contadino, arrotino, zoccolaio e cacciatore (d’inverno) – a fare tanti mestieri per poter vivere in quota. Fin dalla tenera età mi occupo della minoranza occitana (la mia), dunque di questioni nazionali. Ho scritto, scrivo, ogni tanto, su giornali occitani. Faccio, come si diceva una volta, militanza. Coltivo l’orto, a 1350 metri di quota; raccolgo cavoli, zucchine, porri, insalata, bietole, carote. Zucchine soprattutto. I pomodori non vengono, troppo alto. Le patate non sempre, a volte le brucia il marin».

La sua voce è calda, calma e profonda. Il pensiero lucido. Il racconto si fa viaggio, il viaggio attraversa il tempo e ci conduce nel cuore della propria cultura. Il racconto si fa intimo, come un regalo a un amico. Intimo perché è come se svelasse segreti, in un linguaggio che ha qualcosa di poetico. La poesia è una cifra della lingua e della cultura occitana, come se ci fosse un continuum storico che dal pensiero e dai canti dei trovatori giunge a noi, giunge a chi si ferma ad ascoltare. Come se si svelassero dei segreti. La sua voce nel raccontare la Baìo si fa emozionata fino alla commozione, quando rivive quel momento dello svolgersi del rito in cui le varie Baìe (sì perché le Baìe sono tante) convergono nella grande piazza del capoluogo, ognuna per formare il proprio cerchio di danza. C'è della poesia anche in questo. Della meraviglia. Fredo Valla ci trascina nel profondo di questo rito e nei suoi multiformi significati. Fredo Valla ci dice che la Baìo oltre che nella mente e nel cuore delle persone sia in fondo nell'anima della gente della Valle Varaita, di Sampeyre, e lì deve rimanere, nell'anima, affinché conservi la sua forza, il suo sentimento. La Baìo è sentimento.

Il podcast è suddiviso in alcune puntate ed è bilingue. Il racconto alterna l'occitano, la lingua madre del narratore, all'italiano. Fredo Valla utilizza due idiomi con estrema facilità. Il racconto fluisce e quasi non ci si accorge più di passare da una lingua all'altra. In questo il podcast ha anche una funzione didattica, linguistica.

Ma che cos'è la Baìo? E' tante cose insieme, certo ma è soprattutto: «Celebrare la libertà ritrovata» qualunque sia questa libertà, qualunque significato si voglia dare a questa libertà. E' la libertà della vita stessa, il ritorno della fertilità della terra che veniva celebrato nei rituali primaverili degli uomini del neolitico, i primi agricoltori che ringraziavano le loro divinità per l'eterno ritorno. E' la libertà da una contrapposizione, islam e cristianesimo. E' la libertà da una quindicina di anni di guerra in Europa del periodo napoleonico. E' la libertà dell'unione di un paese, l'Italia, con le guerre del Risorgimento. La Baìo simboleggia, rappresenta un racconto storico tramandato dalle generazioni e Fredo Valla aggiunge che questo racconto storico: «Non è così importante che sia fedele o meno, l'importante è che la cultura popolare abbia saputo dare un significato di libertà a questa festa. La gente si ritrova e sfila e grida “Baìo, Baìo!” perché in questo modo vuole celebrare la libertà ritrovata, vuole risolvere le relazioni tra le persone, sempre nella grande idea, nel grande desiderio, di vivere liberi». E questa è una grande lezione, una grande festa colorata che vuole ricordare e ricordarci del valore della libertà e condividere in un grande rito collettivo questo valore fondamentale.

Molti elementi confluiscono, compongono la Baìo: dal teatro greco-romano alla commedia dell'arte. Fredo Valla ci ricorda che la tradizione è mobile, finché pulsa di vita. Ci porta nel racconto anche in Alta Valle in un'altra Baìo, la Beò di Bellino, in cui la tradizione ha dimostrato la sua forza esistenziale sapendosi modificare nel flusso del tempo.

Vi sono nella Baìo alcuni elementi che ne rappresentano una sorta di anima, come i nastri colorati di seta. Elemento così importante che quando stavano mancando la gente si chiedeva come avrebbero potuto fare Baìo senza i nastri di seta. E il racconto si fa aneddoto che ha dello straordinario e dell'avventuroso, pur di avere i nastri di seta ricamati e colorati necessari per vestire la Baìo...

Altro elemento strutturale del rito che giunge verso la chiusura della manifestazione è il processo. Elemento diffuso nei riti primaverili in cui è necessario un capro espiatorio: un vecchio che viene accusato di volere il male della comunità e un nuovo che invece si sostituisce, il ritorno della fertilità della terra.

Ma la Baìo «è diventata addirittura un elemento calendariale, un riferimento cronologico per raccontare dei fatti della nostra vita, per raccontare gli avvenimenti».

La Baìo quest'anno ritorna e si svolgerà nei giorni 5, 12 e 16 febbraio, ovvero la prima e la seconda domenica e il giovedì grasso, per ritornare fra cinque anni.

Il podcast rimane ed è disponibile sempre e gratuitamente. Che possa servire a comprendere meglio un grande rito e alcune eterne questioni umane.

Disponibile a questo link: https://www.spreaker.com/show/baio-celebrare-la-liberta-ritrovata

Français

Qu'est-ce que la Baìo ? : « Certains disent que c'est un carnaval, oui, non,… c'est aussi ça, bien sûr, c'est aussi un carnaval, mais c'est surtout beaucoup, beaucoup de choses ensemble. Pour comprendre la Baìo, il faut comprendre les différents éléments qui la composent».

Ainsi commence le podcast (divisé en plusieurs épisodes) dédié à ce grand événement que l’on appelle la Baìo, qui a lieu tous les cinq ans dans la Vallée Varaita. Le récit passionnant d'un témoin, d'un érudit, d'un natif qui a vécu de nombreuses Baìo : Fredo Valla.

Fredo Valla est originaire de Sampeyre, la commune où se déroule la Baìo. Fredo Valla est réalisateur et scénariste mais aussi militant sur la question de la protection de la langue et de la culture occitane. Lui-même, dès les premières lignes de sa biographie sur son site internet, se présente ainsi : « Je dis toujours que dans la vie je fais l’intellectuel de montagne, contraint comme mon grand-père – agriculteur, rémouleur, sabotier et chasseur (en hiver) – à faire plusieurs métiers pour pouvoir vivre en altitude. Dès mon plus jeune âge je me suis occupé de la minorité occitane (la mienne), donc de sujets nationaux. J'ai écrit et j'écris, occasionnellement, dans des journaux occitans. Je fais, comme on disait autrefois, du militantisme. Je cultive le potager, à 1350 mètres d'altitude ; je récolte choux, courgettes, poireaux, salades, blettes, carottes. Surtout des courgettes. Les tomates ne poussent pas, l’altitude y est trop élevée. Les pommes de terre pas toujours, parfois le vent de la mer les brûle».

Sa voix est suave, calme et profonde. La pensée lucide. L'histoire devient ainsi un voyage, ce voyage traverse le temps et nous conduit au cœur de sa propre culture. L'histoire devient intime, comme un cadeau à un ami. Intime parce que c'est comme si elle nous révélait des secrets, dans une langage qui a quelque chose de poétique. La poésie est la fille de la langue et de la culture occitane, comme s'il y avait une continuation historique de l’esprit et des chants des troubadours, elle touche ceux qui savent s'arrêter pour l’écouter. C’est comme si on nous dévoilait des secrets. En racontant la Baìo, sa voix se charge d’émotion intense, il revit le déroulement de ce rituel, quand les différentes Baìo (oui, car il y en a beaucoup) convergent sur la grande place du chef-lieu, et quand chacune forme son propre cercle de danse. Il y a de la poésie là aussi. De l'émerveillement. Fredo Valla nous entraîne dans les profondeurs de ce rite aux significations distinctes. Fredo Valla nous dit que la Baìo est dans l'esprit et le cœur des habitants mais surtout au plus profond de l'âme des gens de la vallée Varaita, de Sampeyre, et elle doit y rester, dans l'âme, pour qu'elle conserve sa force et son sentiment. La Baìo est avant tout sentiment.

Le podcast est bilingue et divisé en plusieurs épisodes. La narration alterne entre l'occitan, langue maternelle du narrateur, et l'italien. Fredo Valla utilise deux idiomes avec une aisance extrême. Le récit s’écoule et on pourrait presque dire que l’on se rend à peine compte quand l'on passe d'une langue à l'autre. Effectivement, le podcast a également une fonction didactique et linguistique.

Mais qu'est-ce que la Baio ? C'est beaucoup de choses ensemble, bien sûr, mais c'est surtout : "Célébrer la liberté retrouvée" quelle que soit cette liberté, quel que soit le sens que l'on veut donner à cette liberté. C'est la liberté même, de vivre, c’est le retour de la fertilité de la terre qui était célébrée par les hommes du Néolithique, durant les rituels de printemps, premiers agriculteurs qui remerciaient leurs divinités pour cet éternel retour. C'est la liberté d'une opposition, entre l'islam et le christianisme. C'est la liberté, pendant la période napoléonienne, suite à une quinzaine d’années de guerre en Europe. C'est la liberté suite à l'union d'un pays, l'Italie, à travers les guerres pour l’unification. La Baìo symbolise, représente un récit historique transmis de génération en génération et Fredo Valla ajoute à ce récit historique : «Ce n'est pas très important qu'il soit plus ou moins fidèle, l'important c’est que la culture populaire ait su donner un sens de liberté à cette fête. Les gens se retrouvent, défilent et crient "Baìo, Baìo!" parce qu'ils veulent ainsi célébrer la liberté retrouvée, ils veulent améliorer les relations entre les personnes, toujours dans le but, l’idée, le grand désir de vivre libres". Et c'est une grande leçon, une grande fête haute en couleur qui veut souligner et nous rappeler la valeur de la liberté et nous faire partager cette valeur fondamentale à travers ce grand rituel collectif.

De nombreux éléments se retrouvent et constituent la Baìo : du théâtre gréco-romain à la commedia dell'arte. Fredo Valla nous rappelle que la tradition n’est pas figée, tant que la vie vibre en elle. Il nous emmène également dans l'histoire de la Haute Vallée dans une autre Baìo, la Beò de Bellino, où la tradition a prouvé sa force existentielle, en sachant évoluer et se transformer au fil du temps.

Certains éléments de la Baìo évoquent une sorte d'âme, comme les rubans de soie colorés. Un élément si important autrefois, que lorsqu'ils venaient à manquer, les gens se demandaient comment ils auraient pu faire la Baio sans les rubans de soie. Et l'histoire devient ainsi une anecdote qui a quelque chose d'extraordinaire et d'aventureux, juste pour avoir les rubans de soie brodés et colorés nécessaires pour habiller la Baìo...

Un autre élément structurel de ce rite, qui arrive juste au moment de la clôture de l'événement, c’est le procès. Un élément assez répandu durant les rites de printemps où il faut trouver un bouc émissaire : un vieil homme accusé de vouloir le mal de la communauté et un nouveau qui vient bien sur prendre sa place, le retour à la fertilité de la terre.

Mais la Baìo "est même devenue un élément calendaire, une référence chronologique pour raconter les faits de notre vie quotidienne, pour raconter les évènements".

La Baìo revient cette année et elle aura lieu les 5, 12 et 16 février, c'est-à-dire le premier et le deuxième dimanche et le jeudi gras, pour ensuite la retrouver à nouveau dans cinq ans.

Le podcast est et reste toujours disponible gratuitement. Nous souhaitons qu’il puisse servir à mieux comprendre l’esprit de ce rite important et de certains enjeux éternels pour l’homme.

Disponible sur ce lien : https://www.spreaker.com/show/baio-celebrare-la-liberta-ritrovata


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