Singhiozzo di cadavere che offre
Alla vita il sapore dello slancio
in un abbraccio frenetico.
L’erba velenosa avvolgerà l’ovile
per uccidere il nostro bestiame che tu hai calpestato
senza sapere dello sforzo della bandiera.
Di qui si vedono le stelle...
Il fantasma di un morto che va ad alzare
il velo di una graziosa regina
cerca il legame con un sogno.
Come la rugiada della sera che dolce scende
nel seno della rosa aperta
la tua parola è lì indovino.
Di qui si vedono le stelle...
La neve scricchiola al di sotto dei tacchi
quando il gorgo della storia stupisce
l’imperatore alla veglia del giorno.
Scrutavo la piazza dei ricordi
che, piccole api striate,
ritorneranno all’alveare in salvamento d’arte.
Di qui si vedono le stelle...
Onorabile rododendro tra la pietra lascia il cuore
che bisogna si taccia per ritrovare
la speranza d’un momento finale!
Di qui vediamo ancora di più le stelle!
Veglia di Natale 1981
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