Sant Antoni
amìkh de Diw kuntrari du demoni
gardà-nus em paw de nwèch e de jur
de fwök e de fyamo
de na mort sübitano
de n'aygo kurénto
e de na rwocho pendénto

GRAFIA:
Ch e j sono occlusive palatali come in "ciabatta" o in "gioco"
k e g sono sempre occlusive velari come in "casa" o in "ghiro"
dz è affricata come in "zebra"
ts è sibilante interdentale sorda come in "azione"
s è sibilante dentale sorda come in "sera"
z è sibilante dentale sonora come in "casa"
lh è palatale come in "famiglia"
nh è n palatale come in "pugno"
sh è sibilante palatale sorda come in "scena"
zh è sibilante palatale sonora come nel francese "joli"
th si usa nelle valli Chisone e San Martino. Es.:"unth"(unto)
n finale è faucale. Es.:"pan"(pane)
nn finale è palatale. Es.:"pann"(panno)
y e w sono semivocali come in "ieri" e "uovo"

la dieresi sulle vocali ne indica la palatalizzazione come nelle voci francesi "subir", "oeuf","peser". Lo stesso vale per la semivocale w

l'accento tonico è sempre segnato se cade sulla e: in questo caso è indica l'apertura ed é la chiusura. L'accento tonico sulle altre vocali è indicato soltanto se cade sull'ultima sillaba o su sillabe precedenti la penultima (parole ossitone e proparossitone: si impiega l'accento grave)