Continua la nuova serie youtube di Premio Ostana-Chambra d’Oc che permette di conoscere più in profondità i premiati dell’edizione 2023.
Incontriamo così (o meglio, re-incontriamo) Julie Perreard, che ha ricevuto il Premio Ostana Cinema 2023 per il suo impegno con la lingua corsa, la lingua dei suoi nonni, che ha iniziato ad apprendere e a usare nel suo lavoro quando ha deciso di trasferirsi dalla Francia “continentale” alla Corsica. Ad accompagnare Julie Perreard, come tutti gli anni, è stato il Babel Film Festival, il festival di cinema in lingue minoritarie che ogni due anni si svolge a Cagliari e che collabora con il Premio Ostana nella scelta del Premio Cinema di ogni edizione (inutile dire che sono due festival per certi versi non solo “fratelli”, ma “gemelli”). Antonello Zanda ha così presentato al pubblico il lavoro della regista, sostenendo che nel suo cinema “la lingua non ha nulla di minoritario, perché è coessenziale alla pregnanza delle immagini”, che lo stile della Perreard “è fresco e aperto, di grande impatto comunicativo”, elencando così una serie di ragioni “che portano il tema della lingua su un piano politico identitario ma lo marcano come un substrato imprescindibile della storia di un popolo”.
L’intervista video che è stata realizzata con Julie Perreard ha permesso al Premio Ostana di raccogliere il suo sguardo sul cinema e sulla lingua corsa, evidenziando come per lei “il cinema è un impegno”, “non si fa cinema per raccontare delle storie carine, ma per dire qualcosa”, e concludendo con una frase tanto sintetica quanto significativa: “il cinema è un atto politico”.
La lingua corsa le ha permesso di accedere a “qualcos’altro, che va oltre il significato delle parole”, aprendo così “una porta per scoprire un mondo ricco”. Julie Perreard ha poi citato il motto dell’edizione 2023 del Premio Ostana, “Chi custodisce la lingua, custodisce la chiave”: le parole di Frédéric Mistral a quanto pare hanno segnato anche la sua esperienza con la lingua, che poi a modo suo ha deciso di trasporre in quello che definisce il suo “primo linguaggio”, ovvero “il linguaggio cinematografico”.
Qui di seguito i links per vedere l’intervista a Julie Perreard e per assistere alla sua premiazione, un momento che si può considerare il culmine del soggiorno degli autori ad Ostana, quando viene letta la “Motivazione” alla base del conferimento del Premio e si consegna la scultura realizzata da Michelangelo Tallone. Non mancano i discorsi di ringraziamento da parte delle autrici e degli autori, discorsi spesso molto sentiti che – è capitato anche con Julie Perreard – evidenziano la rilevanza del festival in alta Valle Po: molti dei premiati tornano a casa ancora più motivati, e per tutti noi - che lavoriamo al festival e curiamo la rete del Premio Ostana che in questi anni si va formandosi e consolidandosi – è sempre un momento di riconoscimento per nulla scontato. Il video della premiazione si chiude con quello che nel tempo si sta affermando come un piccolo rito: ogni autore propone una canzone nella sua lingua, e la domenica del 25 giugno 2023 Julie Perreard ha cantato una canzone corsa insieme al collettivo di artisti e musicisti (collaboratori della Chambra d’Oc) che accompagnano la celebrazione dei premiati.
INTERVISTA:
PREMIAZIONE:
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