“La nostra lingua e la nostra identità sono sopravvissute così a lungo anche grazie alle tante persone che hanno lottato e lottano per non far dimenticare chi siamo e mantenere viva la nostra parola. Dobbiamo lasciare tracce del nostro presente per il nostro futuro. Fra 500 anni, quando probabilmente la nostra lingua non sarà più parlata, qualcuno potrà conoscere la nostra storia, le nostre origini e la nostra cultura.”
Francesca Sammartino (classe 1994) è nata e cresciuta a Montemitro, un piccolo borgo del Molise, in una famiglia della minoranza croata, molto attiva nella promozione e salvaguardia della lingua (il na-našo) e della cultura croato-molisana, eredità di un grande flusso migratorio che risale al 1500. Sin da bambina Francesca è stata immersa nelle tradizioni della sua comunità, che ha contribuito a difendere e promuovere con grande passione. Attraverso la sua formazione accademica a Zagabria, che l'ha portata a ottenere prestigiosi premi e una cattedra di Italianistica, e la sua ricerca sul contatto linguistico tra croato e italiano, ha contribuito in maniera significativa alla comprensione e valorizzazione della lingua croato-molisana, un patrimonio culturale che rischiava di scomparire. Oltre all’ambito accademico, come presidente della Fondazione “Agostina Piccoli”, Francesca ha dato nuova linfa a progetti di tutela e promozione linguistica, tra cui la raccolta di testi letterari e l’organizzazione della “Večera Na-Našo” (Serata croato-molisana). A parte continuare l’impegno e scrupoloso lavoro dei suoi genitori con tenacia e pazienza, Francesca è diventata una figura di riferimento per le nuove generazioni, riuscendo a coniugare tradizione e innovazione. Il Premio Ostana le viene conferito per il suo lavoro straordinario di ricercatrice, attivista culturale, musicista e leader di fortissima determinazione e dedizione nel rivitalizzare e preservare il na-našo, memoria storica di un popolo e un vero miracolo linguistico che viene portato avanti come faro di speranza per le lingue madri per il presente e per il futuro. Francesca racconterà il suo impegno, sabato 28 giugno alle 10:00, in un incontro curato da Mariona Miret e intitolato “Custodi di una lingua vivente: il na-našo in Molise”.
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