italiano

Durata: 2' 21''

Area/luogo: Paesana - Borgata Pertús, Valle Po

Partecipanti: Crespo Livio

Descrizione: Il testimone si presenta e ci parla di come è cambiata la sua borgata, sia per le attività lavorative svolte dalla gente che sull'uso della lingua locale a Paesana.


Il testimone ci parla la sua scelta di dedicarsi al lavoro agricolo in quella che è la sua borgata natale, il Pertus di Paesana. Paesana è un comune della media Val Po, che ha conservato nelle borgate una parlata di transizione tra il piemontese rustico, con il quale condivide i tratti più importanti, e l’occitano con il quale condivide alcuni tratti conservativi che l’alto piemontese della pianura ha generalmente abbandonato. È una situazione che ritroviamo lungo tutta l’area di transizione tra le varietà piemontesi e quelle occitane, tra il Pinerolese e la Val Vermenagna.

Tra i tratti che queste varietà di transizione condividono con le parlate occitane, abbiamo l’uscita degli infiniti dei verbi della prima coniugazione in (e non in -é come in piemontese): esagerà ‘esagerare’, ränjà ‘aggiustare’ e una morfologia verbale che conosce ancora desinenze locali: coustùmën ‘che [non] si usano più’, ëndëmma ‘andiamo, sostituito ormai quasi da tutti con il piemontese andoma, diyin ‘dicevano’.

Come in gran parte dell’alta Val Po e nelle parlate di Sanfront e Rifreddo, notiamo l’esito di à davanti a nasale che tuttavia qui risulta, anziché velarizzato, centralizzato: ën ‘anni’, tënte ‘tante’ ecc.

Si conserva qui anche l’articolo determinativo maschile lou: lou parlà ‘il parlare’, non soppiantato dal piemontese ël.

Elementi caratteristici delle varietà rustica sono il plurale anh ‘anni’, di an, la forma nuieiti ‘noi’ con e dovuta a un fenomeno di innalzamento di origine metafonetica innescato dalla -i finale.

Dal punto di vista lessicale, notiamo la forma dumenia ‘domenica’ diversa sia dall’occitano diamenjo/diamenja sia dal piemontese duminica.

Le varietà di quest’area sono poco studiate: nel 2000 a esse è stata dedicata la monumentale tesi di laurea di Franco Bronzat, purtroppo sinora rimasta inedita.