italiano

Durata: 5' 02''

Area/luogo: Salza di Pinerolo, Valle Germanasca

Partecipanti: Pierluigi Bertalotto

Descrizione: Intervista a Pierluigi Bertalotto gestore di un agriturismo in alta Valle Germanasca

Il video che vedremo è stato girato a Salza di Pinerolo, un piccolo comune dell’alta val Germansca, che occupa un vallone laterale rispetto al torrente principale, stretto tra i valloni di Massello e di Rodoretto. 

Nel breve spezzone che vedremo un uomo, proprietario di un agriturismo, racconta di come ha deciso di tornare vivere in montagna, dopo che la sua famiglia si era spostata a Torino per lavorare in fabbrica. Dal punto di vista lessicale, possiamo notare che, per chiamare il nonno, qui si usa la parola donn, che ha la stessa origine del predicato d’onore che si antepone al nome dei prelati, nonché della parola “donna”; dal punto di vista fonetico, sentiamo invece usare una consonante sconosciuta alle valli meridionali, la lh di fillho (nel Cuneese ci aspetteremmo fijo), la vocale centrale, la ë, piuttosto caratteristica delle vallate settentrionali a partire dalla Val Po, e notiamo il dittongamento della u breve latina, in fouòrn, che altrove è generalmente fourn. Non ci sono eu?

La parlata di Salza di Pinerolo non è stata documentata dagli atlanti linguistici, ma le parlate della val Germanasca possono contare su due grandi dizionari: uno è la riedizione del primo dizionario occitano cisalpino, quello di Teofilo Pons, a opera di Arturo Genre, l’altro è una raccolta di Guido Baret. Lo stesso Arturo Genre, già professore di fonetica articolatoria presso l’Università di Torino, dove ha diretto l’Atlante Linguistico Italiano e l’Atlante Toponomastico del Piemonte Montano, ha curato una grammatica delle parlate della Valle che è poi servita da modello per quasi tutte le grammatiche occitane cisalpine, e ha studiato diversi aspetti di questa varietà.