Durata: 3' 08''
Area/luogo: Roure - Valle Chisone
Partecipanti: Ugo Flavio Piton
Descrizione: tre poesie in lingua occitana lette dall'autore
Il video che vedrete, nel quale Ugo Flavio Piton legge tre delle sue poesie, è stato girato a Roure, nella frazione di Charjaou. Nel caso di Roure, primo comune di quella che un tempo era nota come Val Pragelato, ovvero della metà superiore della val Chisone, a monte della confluenza con il Germanasca, è particolarmente importante ricordare anche la frazione: se i villaggi più a valle (Charjaou compreso) condividono con la vicina val Germanasca molti tratti, quelle più a monte presentano già forti influenze delle varietà alto chisonesi.
Un tratto caratteristico della val Pragelato (che si ritrova anche ad Acceglio in val Maira) è l’uscita in -c della prima persona, per tutti i tempi dell’indicativo e del condizionale: qui sentiamo ripetere, nella prima poesia, creouc per “credo”. Sono invece tratti che la parlata di Roure condivide con la maggior parte delle varietà settentrionali la presenza di vocali e consonanti lunghe, la soluzione in -it del nesso latino -ct- (neuit invece di nuech, con monottongazione del dittongo) e la conservazione dei nessi consonante + l: plan planet (invece di pian pianet), flour (invece di fiour) e blechâ, per mungere. Quest’ultimo verbo, derivato da una voce gallica, lo ritroviamo in alcune varietà meridionali di occitano cisalpino con il significato di “tirare le ultime gocce di latte alla fine della mungitura” (Bellino, Massello), mentre si ritrova con il significato generico di “mungere” nelle parlate francoprovenzali della Valle d’Aosta.
Il comune di Roure non può contare sull’inchiesta di un atlante linguistico né su una raccolta toponomastica organica; tuttavia, la parlata di Villaretto è stata raccolta nel dizionario di Ezio Martin, recentemente edito dal nipote, Michele Tron, nel 2020. Il Dizionario raccoglie anche importanti studi sulla morfologia della varietà.
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