Durata: 4' 08''
Area/luogo: Crissolo, Valle Po
Partecipanti: Coustant Rey
Descrizione: Breve racconto letta dall'autore in parlata locale.
In questo video ascolteremo un racconto scritto e letto da Coustant Rey, di Crissolo: la storia, tragica, riprende il tema dell’abbandono delle montagne e della vita contadina per ricercare in pianura un lavoro più remunerativo, e dell’alienazione che spesso segue questa scelta; si tratta di un tema piuttosto frequente nella letteratura occitana cisalpina. In questo caso siamo a Crissolo, il comune che occupa la testata della Valle Po, e nel cui territorio si trovano le sorgenti di quello che diventerà il fiume principale della Pianura Padana.
Rispetto alle altre parlate dell’alta valle Po, quelle di Oncino e Ostana, quella di Crissolo è forse la “meno speciale”, nel senso che non presenta (o almeno non presenta più nella parlata dell’informatore) i suoni caratteristici delle altre località, come le fricative e le affricate dentali (θ, ð, ts, dz). Quello che può essere forse considerato un tratto conservativo peculiare di Crissolo è il mantenimento del timbro [a] nelle vocali atone finali (charzira, chandela, tuba “ciliegio, candela, fumo”), che in genere in occitano si chiudono in [o] (ma bisognerà valutare l’eventuale spinta del Piemontese in questa direzione). Il femminile plurale esce invece in -e (trìfule), così come nella vicina Val Pellice, che condivide anche l’uscita in -a dei singolari femminili. Il racconto ci permette di rilevare l’esistenza, nella parlata di Crissolo come in generale nelle parlate occitane delle alte valli, di una doppia serie di aggettivi possessivi: la prima serie, atona, precede il nome cui si riferisce (soun Visou, soun paire, sa tuba), la seconda compare (oltre che nella serie dei pronomi possessivi), negli aggettivi in funzione predicativa, come qui lou champ de la Tampa de la Font l’e pei lou tiou “il campo della fossa della sorgente sarà tuo”.
La parlata di Crissolo non è indagata da nessun atlante linguistico, ma la sua toponomastica è stata raccolta in un volume dell’Atlante Toponomastico del Piemonte Montano; inoltre, per le parlate dell’alta valle Po, disponiamo di un ottimo volume di Lotte Zörner, edito nel 2008 da Valados Usitanos, “I dialetti occitani della Valle Po”.
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