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Ostana - Festival Convers.azioni: un luogo di incontro, conoscenza, ascolto e progettazione

Ostana – Festival Convers.azioni: un luec d’encòntre, conoissença, escòut e projectacion

di Federico Bernini

italiano

Nel 2021 la Cooperativa di Comunità Viso A Viso insieme a Confcooperative Cuneo ha ideato e realizzato la prima edizione del Festival piemontese delle Cooperative e delle Imprese di comunità che ha avuto luogo ad Ostana.

L’idea è nata dalla necessità di mettere in contatto realtà, luoghi e imprese dei territori e dare loro l’opportunità di conoscersi, riflettere insieme e valutare la possibilità di costruire percorsi di collaborazione.

L’obiettivo della prima edizione è stato quello di consentire e favorire la conoscenza di esperienze diverse che avevano elementi e percorsi in comune.

La seconda edizione del festival “Convers.Azioni 2023”, si è tenuta sempre ad Ostana il 28 e 29 ottobre scorsi e da quest’anno ha assunto una veste regionale, essendo promossa direttamente da Confcooperative Habitat Piemonte con il supporto della federazione nazionale e di diversi attori del sistema Confcooperative.

Per questa edizione si è scelto come titolo, ovvero come cornice di riferimento, “I luoghi della trasformazione”.

Il festival si è articolato su due giorni di incontri o meglio, conversazioni e momenti informali di convivialità e confronto reciproco.

Già nella sua prima edizione il festival è stato concepito come un momento dove la lentezza e la riappropriazione di uno spazio e di un tempo nel quale conoscere, confrontare ed elaborare rappresentano le modalità di partecipazione attiva all’evento. La possibilità di ritagliarsi un’opportunità in cui posare i pensieri e le idee e metterle a disposizione come bene collettivo.

Nel Festival il confronto tra esperienze e imprese dei territori, rappresentanti politico/istituzionali, organizzazioni ed esperti/professionisti dei settori in oggetto nelle discussioni rappresenta il punto di forza e l’identità del progetto. 

L’idea infatti è quella di connettere mondi, sensibilità e culture differenti per provare a definire un perimetro di confronto comune dove il progetto generale delle cooperative e delle imprese di comunità possa trovare un terreno fertile di riflessione e azione.

Convers.azioni ha visto la partecipazione di molte cooperative di comunità provenienti da tutta Italia, lo scopo è stato quello di rappresentare l’eterogeneità e la ricchezza di questo movimento cooperativo che sta assumendo un ruolo sempre più strategico sia nelle aree interne sia nei luoghi di metamorfosi e di trasformazione delle periferie urbane.

Discutere di impresa, di sistemi integrati e complessi, funzionali alla riabitabilità dei territori, rappresenta uno degli strumenti di approfondimento e co-progettazione dello sviluppo di questi territori. Le imprese e le cooperative di comunità possono giocare un ruolo di innovazione rispetto a determinati processi di produzione e di sviluppo, possono interpretare e guidare alcune trasformazioni necessarie che provano a portare la montagna e le aree interne verso una forma di contemporaneità ibrida.

La parola sulla quale provare a riflettere è proprio questa: ibrido.

Con l’ibridazione dei processi si possono descrivere le nuove forme di vita, lavoro, welfare e socialità che sempre più caratterizzano i luoghi delle terre alte, delle aree interne e di certe periferie delle metropoli italiane. Dietro a questo processo culturale c’è un movimento di individui, imprese, organizzazioni e di comunità che stanno provando a dare una forma a questa nuova vita.

Ci sono poi dei temi e delle questioni che in modo forte e inequivocabile riguardano le aree interne, ma è importante dirsi ogni volta che le aree interne nel nostro paese rappresentano il 66% del territorio e che quindi su questa porzione di Italia è importante tornare a discutere, ragionare e progettare in modo sistemico.

Le aree interne, sebbene abbiano un limite di saturazione molto più basso delle città o delle metropoli, rappresentano dei territori, dei modelli anche in proiezione e in via futuribile, di ecosistemi abitativi ed economici con un’alta potenzialità, sia come qualità della vita che come ricomposizione di modelli e dinamiche sociali positive.

Non è l’esaltazione delle “piccole comunità”, autarchiche e autoreferenziali, o del modello delle riserve indiane (non scordiamoci che nelle riserve gli indiani sono morti e con loro la cultura che li rappresentava), semmai è l’ostinata volontà a costruire dinamiche di confronto e interconnessione con il mondo. Soprattutto nelle piccole realtà che, altrimenti, rischiano di cadere e scivolare in atteggiamenti di chiusura mentale e operativa, e che invece possono rappresentare un modello ibrido e innovativo di nuove forme dell’abitare.

Questo aspetto, per citare il professore del Politecnico di Torino Antonio De Rossi, non può prescindere dal concetto di Metromontagna, cioè da quel modello ampio e largo di sviluppo trasversale ai territori, anche extra provinciali, dove ogni pezzo integra e va in sinergia con l’altro. In questo modo certe forme di lavoro e di occupazione potrebbero trovare dei modelli di integrazione, anche abitativa, nelle aree interne.

Infine Convers.azioni è stata l’occasione per toccare il tema del nuovo abitare come strumento di rigenerazione dei territori passando per i processi di welfare di prossimità e di accesso alla cultura, sia fruita che prodotta. C’è molto da fare e tanta è la frammentazione, ma servono momenti e occasioni per provare a darsi un orizzonte di riferimento comune, un perimetro nel quale provare a condividere un pezzo di strada, ma soprattutto per trovare quegli elementi di criticità e di forza che sono trasversali ai contesti e che quindi possono rappresentare il terreno comune sul quale costruire e progettare.

occitan

Ental 2021 la Cooperativa de comunitat Viso A Viso, ensem a las Confcooperativas Cuneo, a ideat e realizat la premiera edicion dal Festival piemontese delle Cooperative e delle Imprese di comunità que s’es tengut a Ostana.

L’idea es naissua da la necessitat de butar en contact de realitats, de luecs e d’empresas di territòris e lor donar l’oportunitat de conóisser-se, reflècter ensem e valutar la possibilitat de construïr de percors de collaboracion. 

L’objectiu de la premiera edicion es istat aquel de consentir e favorir la conoissença d’experienças diferentas que avion d’elements e de percors en comun.

La seconda edicion dal festival “Convers.Azioni 2023”, s’es tengua sempre a Ostana lo 28 e 29 d’otobre e da aqueste an a pilhat una forma regionala, en essent promogua directament da Confcooperative Habitat Piemonte abo lo supòrt de la federacion nacionala e di divèrs actors dal sistèma de las Confcooperativas.

Per aquesta edicion s’es cernut coma títol, o ben coma cornitz de referiment, “I luoghi della trasformazione”.

Lo festival s’es debanat sus dui jorns d’encòntres, o mielh, conversacions e moments informals de convivialitat e de confront recíproc.

Já dins sa premiera edicion lo festival es istat concebut coma un moment ente la lentessa e la reapropriacion de un espaci e de un temp ente conóisser, confrontar e elaborar representon las modalitats de partecipacion activa a l’eveniment. La possibilitar de se retalhar un’oportunitat ente pausar lhi pensiers e las ideas e butar-las a disposicions coma ben collectiu.

Ental Festival lo confront entre experienças e empresas di territòris, representants polític-institucionals, organizacions e expèrts-professionistas di sectors en objèct ent las descussions representa lo ponch de fòrça e l’identitat dal projèct.

L’idea de fach es aquela de connècter de monds, de sensibilitats e de culturs diferentas per provar a definit un perimètre de confront comun ente lo projèct general de las cooperativas e de las empresas de comunitat pòle trobar un terre fèrtil de reflexion e d’accion.

Convers.azioni a vist la partecipacion de un baron de cooperativas de comunitat provenentas da tot l’Itàlia, la mira es istaa aquela de representar l’eterogeneïtat e la richessa d’aqueste moviment cooperatiu que ista assument un ròtle sempre pus estratègic tant dins las àreas intèrnas que enti luecs de metamòrfosi e transformacion de las periferias urbanas.

Discúter d’empresa, de sistèmas integrats e complèxs, foncionals a la reabitabilitat di territòris, representa un si intruments d’aprofondiment e coprojectacion dal desvolopament d’aquesti territòris. Las empresas e las cooperativas de comunitat pòlon juar un ròtle d’innovacion respèct a cèrti procès de produccion e de desvolopament, pòlon interpretar e guidar cèrtas transformacions necessàrias que pròvon a portar la montanha e las àreas intèrnas vèrs una forma de contemporaneïtat íbrida.

La paraula sus la quala provar a reflècter es pròpi aquesta: íbrid.

Abo l’ibridacion di procès se pòlon descriure las nòvas formas de vita, de travalh, welfare e socialitat que de mai en mai caracterizon lhi luecs de las tèrras autas, de las àreas intèrnas e de cèrtas periferias de las metròpolis italianas. Darreire an aqueste procès cultural lhi a un moviment de personas, empresas, organizacions e cominitats que iston provant a donar una forma an aquesta nòva vita.

Lhi a puei de tèmas e de questions que en maniera fòrta e inequivocabla regardon las àreas intèrnas, mas es important continuar a dir-se que las àreas intèrnas de nòstre país representon lo 66% dal territòri e que donca sus aquesta porcion d’Itàlia es important tornar a descúter, rasonar, projectar en maniera sistèmica.

Las àreas internas, ben que aien un límit de saturacion ben pus bas de las citats o de las metròpolis, representon de territòris, de modèls decò per lo futur, d’ecosistèmas abitatius e econòmics abo un’auta potencialitat, sia coma qualitat de la vita que coma recomposicion de modèls e de dinàmicas socialas positivas.

Es pas l’exaltacion de las “pichòtas comunitats”, autàrquicas e autoreferencialas, o dal modèl de las resèrvas indianas (desmentiem-nos ren que ent las resèrvas lhi indians son mòrts e abo lor la cultura que lhi representava), al pus es la volontat obtinaa a bastir de dinàmicas de confront e interconnexion abo lo mond. Sobretot dins las pichòtas realitats que, se no, riscon de cheire e d’esguilhaer en d’atejament de barradura mentala e operativa, e que enveche pòlo representar un modèl íbrid e innovatiu de nòvas formas de l’abitar. 

Aqueste aspèct, per citar lo professor dal Politècnic de Turin Antonio De Rossi, pòl pas escapar dal concèpt de Metromontanha, o ben da aquel modèl ample elarg de desvolopament transversal a lhi territòris, bèla extraprovincials, ente chasque tòc íntegra e vai en sinergia abo l’autre. Dins aquesta maniera cèrtas formas de travalh e d’ocupacion polerion trobar de modèls d’integracion, bèla abitativa, dins las àreas intèrnas.

Enfin Convers.azioni es istat l’ocasion per truchar lo tèma dal nòu abitar coma instrument de generacion di territòris en passant per lhi procès de welfare de proximitat e d’accès a la cultura, sia  beneficiaa que producha. Lhi a un baron da far e es tanta la fragmentacion, mas siervon de moments e d’ocasions per provar a donar-se un’orizont de referiment comun, un perimètre ental qual provar a partatjar un tòc de chamin, mas sustot per trobar aquilhi elements de criticitat e de fòrça que son transversals a lhi contèxts e ben pr’aquò pòlon reprensentar lo terrèn comun sal qual bastir e projectar.