Enti in rete L.482/99   

Lingua e cultura di un territorio montano

Ostana allo specchio dei suoi Statuti medievali

Ostana a l’espech de si Estatuts medievals

di Valter Giuliano

Ostana allo specchio dei suoi Statuti medievali
italiano

Sabato12 aprile, a seicento anni esatti dalla data in cui nel 1425 ebbe i suoi Statuti, Ostana ha organizzato una giornata di riflessione in cui si è messa allo specchio per guardare le radici in cui riconoscersi e immaginare germogli di futuro per coloro che verranno. La mattina, a Lou Pourtun di frazione Miribrart, un seminario di giuristi, storici e linguisti hanno raccontato di ciò che accadde 600 anni fa e del contesto politico, sociale, economico e culturale in cui tutto ciò accadde.

Al tavolo dei relatori il professor Alessandro Crosetti, già ordinario di Diritto amministrativo all’Università di Torino, ha fornito il quadro giuridico generale all’interno del quale furono concessi gli Statuti; allo storico locale Tiziano Vendemmio il compito di contestualizzare nei territori di riferimento la situazione, con la relazione “Ostana: Domines et homines”. Spingendo la lente ancora più nel dettaglio è toccato all’attenta studiosa ostanense di storia locale Delia Bertorello, riferire della situazione della comunità di Ostana in ordine alle sue tradizioni culturali, alle sue connotazioni geografico ambientali, alla differenziazione agro-silvo-pastorale del territorio, alle sue vie di comunicazione e di irrigazione dei campi e alle diverse attività economiche cui erano addetti i suoi abitanti.

In assenza del relatore è infine stata riassunta la relazione del professor Matteo Rivoira, che con “La lingua degli Statuti di Ostana: qualche appunto” è stato chiamato ad analizzare i riferimenti linguistici occitani che contraddistinguono il testo statutario pur redatto in latino popolare.

Il momento seminariale è stato fermato con un volume “Gli Statuti di Ostana.1425-2025”, che raccoglie tutte le relazioni, con annessa preziosa documentazione storica - ivi compresa la riproduzione a colori delle pagine degli Statuti quattrocenteschi - e una introduzione che racconta gli anni, recenti, in cui Ostana ha reimpostato le sue linee di possibile sviluppo durevole ed ecosostenibile.

Nell’introduzione, si legge che tutto ciò è stato possibile in quanto ha seguito linee di indirizzo precise: «... ci siamo ispirati a principi etici e valori morali, a visioni del mondo che vorremmo fossero condivisi. E in questo percorso abbiamo individuato persone che per la loro storia personale e pubblica ci sono state di ispirazione. Le abbiamo idealmente volute partecipi della nostra comunità e per questo le abbiamo nominate Cittadini onorari».

Alla lista che già comprendeva don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di Libera, una vita a sostegno degli ultimi e dei disagiati; Antonia Arslan, scrittrice di origini armene, testimone del genocidio e attivista per la causa del suo popolo; Annibale Salsa, antropologo alpino, past president del Club Alpino Italiano, studioso e militante della causa montana come il compianto Lido Riba, già consigliere comunale, una vita al fianco dei montanari dal Consiglio Regionale alla Presidenza dell’Uncem piemontese, si sono aggiunti, nell’occasione, Gian Carlo Caselli per la costante azione contro il terrorismo e contro le mafie; Raffaele Guariniello per l’ostinato impegno a tutela dei lavoratori; Gustavo Zagrebelsky per il lucido impegno a difesa dei principi e dei valori della Costituzione e dei diritti dei cittadini contro le diseguaglianze; Giovanni Quaglia per l’inteso lavoro a favore delle comunità locali delle vallate alpine e alto-collinari; Ines Cavalcanti, storica animatrice del movimento occitano, direttrice del “Premio Ostana. Scritture in lingua madre”; Antonio De Rossi, ordinario di Progettazione architettonica al Politecnico di Torino, uno dei motori della valorizzazione dell’architettura e dell’urbanistica di Ostana; Valter Giuliano, consigliere comunale, promotore del Premio Ostana, della Scuola di politica, dell’Ecomuseo. Come da consuetudine gli attestati con le motivazioni dell’attribuzione della cittadinanza onoraria sono stati redatti anche in lingua occitana mentre per motto è stata scelta la frase “La fè sens òbra mòrta es”.

Ai nuovi cittadini onorari è stato dedicato il pomeriggio, presso la rinnovata sala del Consiglio Comunale, introdotto dalla sezione in cui Serena Giraudo, della Giunta comunale, e Dario Martina, imprenditore-innovatore da tempo a fianco del Comune nei progetti del settore agroalimentare, hanno raccontato Ostana seicento anni dopo gli Statuti, la sua realtà, le sue visioni, i suoi sogni.

occitan

Sande 12 d’abril, a sies cent ans exacts da la data ente ental 1425 a agut si Estatuts, Ostana a organizat una jornada de reflexion ente es istaa butaa a l’espech per beicar las raïtz dins las qualas reconóisser-se e imaginar de bruelhs d’avenir per aquilhi que venarèn. Lo matin, a Lou Pourton, dins la ruaa de Miribrart, un seminari de juristas, estòrics e linguistas an contat de çò que s’es passat 600 ans fa e dal contèxt polític, social, econòmic e cultural dins lo qual tot aquò es avengut.

Al taul di relators lo professor Alessandro Crosetti, já ordinari de Drech administratiu a l’Università di Torino, a fornit lo quadre general dins lo qual son istats conceduts lhi Estatuts; a l’estòric local Tiziano Vendemmio l’encharja de contextualizar la situacion enti territòris de referença abo la relacion “Ostana: Domines et homines”. En possant la lent encà pus ental detalh, es truchat a l’atenta estudiosa d’estòria locala Delia bertorello, raportar la situacion de la comunitat d’Ostana regard a sas tradicions culturalas, a sas connotacions geogràficas ambientalas, a la diferenciacion agro-silvo-pastorala dal territòri, a sas vias de comunicacion e d’abealatge di champs e a las divèrsas activitats econòmicas de si abitants.

En absença dal relator enfin es istaa resumua la relacion dal professor Matteo Rivoira, que abo “La lingua degli Statuti d’Ostana: qualche appunto” a analizat las referenças linguísticas occitanas que caracterizon lo tèxt estatutari mesme se redijut en latin popolar.

Lo moment seminarial es istat fermat abo lo volum “Gli Statuti di Ostana.1425-2025”, que recuelh totas las relacions, abo un’annèxa e preciosa documentacion estòrica - compresa la reproducion a colors de las pàginas de lhi Estatuts dal quatre cent - e un’introduccion que còntia lhi ans, recents, ente Ostana a reimpostat sas linhas d’un possible desvolopament durévol e ecosostenible.

Dins l’introduccion, se les que tot çò es istat possible perqué a seguit de draias precisas: «... nos siem inspirats a de principis ètics e de valors morals, a de visions dal mond que voleríem foguesson partatjats. E dins aqueste percors avem individuat de personas que per lor estòria personala e pública nos son istaas d’inspiracion. Las avem idealment vorguas partecipantas de nòstra comunitat e pr’aquò las avem nominaas Citadins Onoraris».

A la lista que já comprenia don Luigi Ciotti, fondator dal Gruppo Abele e de Libera, una vita a sosten di darriers e di paures; Antonia Arslan, escritritz d’originas armenas, testimòni dal genocidi e activista per la causa de son pòple; Annibale salsa, antropòlog alpin, ex president dal Club Alpino Italiano, estudiós e militant de la causa montana coma lo regretat Lido Riba, já conselhier comunal, una vita a flanc di montanars dal Conselh regional a la Presidença de l’Uncem piemontés, se son jontats, dins l’ocasion, Gian Carlo Caselli per son accion constanta còntra lo terrorisme e còntra las màfias; Raffaele Guariniello per son empenh obstinat a tutèla di travalhaors; Gustavo Zagrebelsky per son lúcid empenh en defensa di principis e di valors de la Constitucion e di drechs di citadins còntra las disparitats; Giovanni Quaglia per son intens travalh a favor de las comunitats localas de las valadas alpinas e aut-colinaras; Ines Cavalcanti, estòrica animatritz dal moviment occitan, directritz dal “Prèmi Ostana. Escrituras en lenga maire”; Antonio de Rossi, ordinari de Projectacion arquitectònica al Politecnico di Torino, un di motors de la valorizacion de l’arquitectura e de l’urbanística d’Ostana; Valter Giuliano, conselhier comunal, promotor dal Prèmi Ostana, de la Scuola di Politica, de l’Ecomuseo. Coma de costuma lhi atestats abo las motivacions de l’atribucion de la citadinança onorària son istats redijuts decò en lenga occitana, mentre que per la devisa es istaa chausia la frasa “La fè sens òbra mòrta es”.

A lhi nòus citadins onoraris es istat dedicat l’après-metzjorn, a la sala renovaa dal Conselh Comunal, introduch da la seccion ente Serena Giraudo, de la Jonta Comunala, e Dario Martina, imprenditor-innovator da temp a flanc de la Comuna enti projècts dal sector agroalimantar, an contat Ostana sies cent ans après lhi Estatuts, sa realtat, sas visions, si sumis.


Lingua e cultura di un territorio montano

Ostana allo specchio dei suoi Statuti medievali

Ostana a l’espech de si Estatuts medievals

di Valter Giuliano

Ostana allo specchio dei suoi Statuti medievali
italiano

Sabato12 aprile, a seicento anni esatti dalla data in cui nel 1425 ebbe i suoi Statuti, Ostana ha organizzato una giornata di riflessione in cui si è messa allo specchio per guardare le radici in cui riconoscersi e immaginare germogli di futuro per coloro che verranno. La mattina, a Lou Pourtun di frazione Miribrart, un seminario di giuristi, storici e linguisti hanno raccontato di ciò che accadde 600 anni fa e del contesto politico, sociale, economico e culturale in cui tutto ciò accadde.

Al tavolo dei relatori il professor Alessandro Crosetti, già ordinario di Diritto amministrativo all’Università di Torino, ha fornito il quadro giuridico generale all’interno del quale furono concessi gli Statuti; allo storico locale Tiziano Vendemmio il compito di contestualizzare nei territori di riferimento la situazione, con la relazione “Ostana: Domines et homines”. Spingendo la lente ancora più nel dettaglio è toccato all’attenta studiosa ostanense di storia locale Delia Bertorello, riferire della situazione della comunità di Ostana in ordine alle sue tradizioni culturali, alle sue connotazioni geografico ambientali, alla differenziazione agro-silvo-pastorale del territorio, alle sue vie di comunicazione e di irrigazione dei campi e alle diverse attività economiche cui erano addetti i suoi abitanti.

In assenza del relatore è infine stata riassunta la relazione del professor Matteo Rivoira, che con “La lingua degli Statuti di Ostana: qualche appunto” è stato chiamato ad analizzare i riferimenti linguistici occitani che contraddistinguono il testo statutario pur redatto in latino popolare.

Il momento seminariale è stato fermato con un volume “Gli Statuti di Ostana.1425-2025”, che raccoglie tutte le relazioni, con annessa preziosa documentazione storica - ivi compresa la riproduzione a colori delle pagine degli Statuti quattrocenteschi - e una introduzione che racconta gli anni, recenti, in cui Ostana ha reimpostato le sue linee di possibile sviluppo durevole ed ecosostenibile.

Nell’introduzione, si legge che tutto ciò è stato possibile in quanto ha seguito linee di indirizzo precise: «... ci siamo ispirati a principi etici e valori morali, a visioni del mondo che vorremmo fossero condivisi. E in questo percorso abbiamo individuato persone che per la loro storia personale e pubblica ci sono state di ispirazione. Le abbiamo idealmente volute partecipi della nostra comunità e per questo le abbiamo nominate Cittadini onorari».

Alla lista che già comprendeva don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di Libera, una vita a sostegno degli ultimi e dei disagiati; Antonia Arslan, scrittrice di origini armene, testimone del genocidio e attivista per la causa del suo popolo; Annibale Salsa, antropologo alpino, past president del Club Alpino Italiano, studioso e militante della causa montana come il compianto Lido Riba, già consigliere comunale, una vita al fianco dei montanari dal Consiglio Regionale alla Presidenza dell’Uncem piemontese, si sono aggiunti, nell’occasione, Gian Carlo Caselli per la costante azione contro il terrorismo e contro le mafie; Raffaele Guariniello per l’ostinato impegno a tutela dei lavoratori; Gustavo Zagrebelsky per il lucido impegno a difesa dei principi e dei valori della Costituzione e dei diritti dei cittadini contro le diseguaglianze; Giovanni Quaglia per l’inteso lavoro a favore delle comunità locali delle vallate alpine e alto-collinari; Ines Cavalcanti, storica animatrice del movimento occitano, direttrice del “Premio Ostana. Scritture in lingua madre”; Antonio De Rossi, ordinario di Progettazione architettonica al Politecnico di Torino, uno dei motori della valorizzazione dell’architettura e dell’urbanistica di Ostana; Valter Giuliano, consigliere comunale, promotore del Premio Ostana, della Scuola di politica, dell’Ecomuseo. Come da consuetudine gli attestati con le motivazioni dell’attribuzione della cittadinanza onoraria sono stati redatti anche in lingua occitana mentre per motto è stata scelta la frase “La fè sens òbra mòrta es”.

Ai nuovi cittadini onorari è stato dedicato il pomeriggio, presso la rinnovata sala del Consiglio Comunale, introdotto dalla sezione in cui Serena Giraudo, della Giunta comunale, e Dario Martina, imprenditore-innovatore da tempo a fianco del Comune nei progetti del settore agroalimentare, hanno raccontato Ostana seicento anni dopo gli Statuti, la sua realtà, le sue visioni, i suoi sogni.

occitan

Sande 12 d’abril, a sies cent ans exacts da la data ente ental 1425 a agut si Estatuts, Ostana a organizat una jornada de reflexion ente es istaa butaa a l’espech per beicar las raïtz dins las qualas reconóisser-se e imaginar de bruelhs d’avenir per aquilhi que venarèn. Lo matin, a Lou Pourton, dins la ruaa de Miribrart, un seminari de juristas, estòrics e linguistas an contat de çò que s’es passat 600 ans fa e dal contèxt polític, social, econòmic e cultural dins lo qual tot aquò es avengut.

Al taul di relators lo professor Alessandro Crosetti, já ordinari de Drech administratiu a l’Università di Torino, a fornit lo quadre general dins lo qual son istats conceduts lhi Estatuts; a l’estòric local Tiziano Vendemmio l’encharja de contextualizar la situacion enti territòris de referença abo la relacion “Ostana: Domines et homines”. En possant la lent encà pus ental detalh, es truchat a l’atenta estudiosa d’estòria locala Delia bertorello, raportar la situacion de la comunitat d’Ostana regard a sas tradicions culturalas, a sas connotacions geogràficas ambientalas, a la diferenciacion agro-silvo-pastorala dal territòri, a sas vias de comunicacion e d’abealatge di champs e a las divèrsas activitats econòmicas de si abitants.

En absença dal relator enfin es istaa resumua la relacion dal professor Matteo Rivoira, que abo “La lingua degli Statuti d’Ostana: qualche appunto” a analizat las referenças linguísticas occitanas que caracterizon lo tèxt estatutari mesme se redijut en latin popolar.

Lo moment seminarial es istat fermat abo lo volum “Gli Statuti di Ostana.1425-2025”, que recuelh totas las relacions, abo un’annèxa e preciosa documentacion estòrica - compresa la reproducion a colors de las pàginas de lhi Estatuts dal quatre cent - e un’introduccion que còntia lhi ans, recents, ente Ostana a reimpostat sas linhas d’un possible desvolopament durévol e ecosostenible.

Dins l’introduccion, se les que tot çò es istat possible perqué a seguit de draias precisas: «... nos siem inspirats a de principis ètics e de valors morals, a de visions dal mond que voleríem foguesson partatjats. E dins aqueste percors avem individuat de personas que per lor estòria personala e pública nos son istaas d’inspiracion. Las avem idealment vorguas partecipantas de nòstra comunitat e pr’aquò las avem nominaas Citadins Onoraris».

A la lista que já comprenia don Luigi Ciotti, fondator dal Gruppo Abele e de Libera, una vita a sosten di darriers e di paures; Antonia Arslan, escritritz d’originas armenas, testimòni dal genocidi e activista per la causa de son pòple; Annibale salsa, antropòlog alpin, ex president dal Club Alpino Italiano, estudiós e militant de la causa montana coma lo regretat Lido Riba, já conselhier comunal, una vita a flanc di montanars dal Conselh regional a la Presidença de l’Uncem piemontés, se son jontats, dins l’ocasion, Gian Carlo Caselli per son accion constanta còntra lo terrorisme e còntra las màfias; Raffaele Guariniello per son empenh obstinat a tutèla di travalhaors; Gustavo Zagrebelsky per son lúcid empenh en defensa di principis e di valors de la Constitucion e di drechs di citadins còntra las disparitats; Giovanni Quaglia per son intens travalh a favor de las comunitats localas de las valadas alpinas e aut-colinaras; Ines Cavalcanti, estòrica animatritz dal moviment occitan, directritz dal “Prèmi Ostana. Escrituras en lenga maire”; Antonio de Rossi, ordinari de Projectacion arquitectònica al Politecnico di Torino, un di motors de la valorizacion de l’arquitectura e de l’urbanística d’Ostana; Valter Giuliano, conselhier comunal, promotor dal Prèmi Ostana, de la Scuola di Politica, de l’Ecomuseo. Coma de costuma lhi atestats abo las motivacions de l’atribucion de la citadinança onorària son istats redijuts decò en lenga occitana, mentre que per la devisa es istaa chausia la frasa “La fè sens òbra mòrta es”.

A lhi nòus citadins onoraris es istat dedicat l’après-metzjorn, a la sala renovaa dal Conselh Comunal, introduch da la seccion ente Serena Giraudo, de la Jonta Comunala, e Dario Martina, imprenditor-innovator da temp a flanc de la Comuna enti projècts dal sector agroalimantar, an contat Ostana sies cent ans après lhi Estatuts, sa realtat, sas visions, si sumis.