Militanti, parlanti lingue minoritarie, amanti di queste lingue, collezionisti filatelici è di questi giorni una notizia straordinaria: il 26 novembre è stato emesso un francobollo in omaggio alle 12 minoranze linguistiche storiche presenti sul territorio italiano (ben 4 si trovano sul territorio piemontese!).
Il format del francobollo – nato da un bozzetto di Matias Hermo - raffigura la penisola italiana avvolta in un nastro tricolore e circondata dalle denominazioni delle minoranze linguistiche presenti in Italia e tutelate dall'articolo 6 della nostra Costituzione. Il francobollo fa parte della serie tematica "il Senso civico" ed è stato tirato in 250.020 esemplari.
L’affrancatura è prevista per la posta prioritaria diretta in Europa, per un valore di 4,65 euro ed è accompagnata da un bollettino illustrativo, firmato dal presidente della Federazione delle Società Filateliche Italiane, Bruno Crevato-Selvaggi, nel quale si ricordano le lingue alloglotte parlate in Italia e il luogo nel quale queste vengono parlate.
Inoltre, per gli appassionati di filatelia, è stata realizzata una cartella filatelica in formato A4, a tre ante, che contiene una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina affrancata, una busta con l’annullo del primo giorno di emissioni e il bollettino illustrativo. Il francobollo e i prodotti correlati, tra i quali le cartoline, le tessere e il bollettino possono essere acquistati negli uffici postali di diverse città italiane.
Come spiegare un gesto così eclatante ed improvviso? In realtà si tratta di un omaggio per festeggiare i venticinque anni di attività della legge 482 del 15 dicembre 1999 “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche-storiche”. Si tratta della legge, che pur riconoscendo nell'Italiano la lingua ufficiale, tutela la lingua e la cultura delle minoranze storiche d’Italia (in attuazione dell'articolo 6 della Costituzione e in armonia con i principi generali stabiliti dagli organismi europei), ammettendone a tutela 12: albanese, catalana, germanica, greca, slovena, croata, francese, franco-provenzale, friulana, ladina, occitana e sarda. Ecco quindi che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha scelto di celebrare questo anniversario con un francobollo, un eccezionale riconoscimento per le dodici minoranze linguistiche storiche.
Si tratta di un momento storico, perché con un’ operazione così sorprendente si è attirata l’attenzione del grande pubblico sull’esistenza delle lingue di minoranza storica, magari, si spera, accendendo curiosità e interesse nei loro confronti. Infatti, purtroppo, a oggi, gli italiani a conoscenza dell’esistenza di tali lingue sul territorio nazionale, sono ancora una minima parte. Ecco quindi che quest’iniziativa accende un enorme riflettore sulla questione linguistica e sulle minoranze linguistiche storiche, rappresentando un’occasione (che noi minoranze non dobbiamo lasciarci sfuggire!) per riflettere sull’importanza, sul valore e sulla ricchezza che il plurilinguismo e la diversità linguistica rappresentano per il nostro Paese. Quindi, speriamo che l’emissione del francobollo non sia una meteora, un fenomeno effimero, ma possa costituire un punto di partenza per un lavoro di divulgazione che raggiunga un pubblico sempre più vasto.
Quindi, come minoranza storica attiva ogni giorno, accogliamo con entusiasmo questa iniziativa, che risponde alle direttive del Consiglio d’Europa e alle aspettative delle comunità locali, fatte di tanti operatori culturali e linguistici impegnati quotidianamente nella promozione delle loro lingue minoritarie. Il Ministero insieme a Poste Italiane con la loro iniziativa hanno riacceso la luce sulle nostre lingue. Ora tocca a noi sfruttare attivamente questo momento di notorietà per mostrare ciò che siamo e cosa facciamo. Cerchiamo di non perdere questa opportunità.
commenta