La Generalitat de Catalunya ha conferito il Premi Robert Lafont 2024 a Fredo Valla, cineasta delle valli occitane del Piemonte, dette Valadas, per la sua difesa, protezione e promozione della lingua occitana.
Originario di Sampeyre (Valle Varaita), ora stabilitosi a Ostana (Valle Po), Fredo valla ha sviluppato nel corso della sua carriera nel cinema un’opera segnata dalla relazione fra cultura e radici, spesso in rapporto con le montagne che lo hanno visto crescere. Sin dagli anni novanta, Fredo Valla è stato sceneggiatore di pellicole e direttore di documentari sulla vita e i valori occitani, con uno sguardo proprio e minuzioso sulla realtà storica e culturale.
Formatosi a Ipotesi Cinema, la scuola di Ermanno Olmi, dove inizia a lavorare con documentari che sovente esplorano la relazione fra l’uomo e la natura, la montagna e la storia, Fredo Valla ha collaborato con il regista Giorgio Diritti nella creazione di sceneggiature che, come “Il vento fa il suo giro”, hanno lasciato un’impronta nel cinema italiano, accostandosi alla vita delle comunità di montagna con autenticità e profondità. Riconosciuto per il suo percorso e premiato in più festival, il suo lavoro riflette la complessità e la bellezza delle culture minoritarie e la lotta per la loro tutela.
Il suo percorso è stato riconosciuto, per tre volte è stato selezionato nella cinquina del David di Donatello, l'Oscar italiano e ha vinto un Nastro d’Argento.
Nella sua ultima opera “Bogre” (2020) fredo Valla e la sua troupe intraprendono un viaggio di tre ore attraverso la Bulgaria, l’Occitania, l’Italia e la Bosnia per ricostruire le relazioni fra i bogomili e i catari, le due grandi eresie diffusesi in Europa durante il Medioevo. Il film è la scoperta di una storia di persecuzione e repressione che offre l’opportunità di riflettere sulle intolleranze del passato e del presente.
Fredo Valla occitanista
Fredo Valla si definisce occitanista e sogna una “repubblica occitana indipendente e socialista” ispirata alle idee di François Fontan, fondatore del Partit de la Nacion Occitana, che conosce in seguito al suo esilio nelle Valli Occitane del Piemonte. Per Valla François Fontan ha ispirato una rinascita culturale nelle Valli con la sua difesa di un’entità nazionale occitana basata sulla lingua e la cultura.
Dall’altro lato, Valla si mette in discussione idealizzazione della montagna, ponendone in luce le sfide reali e la necessità di rispettare l’identità locale invece di percepirla come uno spazio idilliaco destinato allo sfruttamento da parte della città. Denuncia inoltre il rischio di un turismo che dimentichi l’essenza culturale e storica delle valli, in difesa di una visione della montagna come spazio vivo e diverso che richiede attenzione e profonda conoscenza.
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