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Nòvas n.244 Setembre 2024

Dal Nebraska alla Lettonia: il Premio Traduzione Jayde Will e la lingua letgalla

Dal Nebraska a la Letònia: lo Prèmi Traduccion Jayde Will e la lenga letgala

Una delegazione del Premio Ostana ospite del Festival du livre en Bretagne, di Andrea Fantino

italiano

Il 23 e il 24 ottobre una delegazione della Chambra d’Oc e del Premio Ostana sarà ospite al Festival du livre en Bretagne - Gouel al levrioù e Breizh, un festival dell’editoria bretone precisamente a Carhaix – Karaez. Per quale ragione? La ragione si può spiegare unendo un insieme di punti, una vera e propria sorta di costellazione che anziché risiedere nel cielo risiede in terra, in una rete che da alcuni anni mette insieme voci e scritture in lingua madre. Si parte da Ostana, certo, ma si passa dal Nebraska, poi dalla Lettonia e infine si arriva in Bretagna. Di mezzo abbiamo altre strade che portano ad altre destinazioni (Burkina Faso, Val di Fassa, Kurdistan, Galles, Romania…) ma noi faremo ben attenzione a non perderci, anche perché abbiamo il compito di introdurre un video e non di compiere il giro del globo.

Yann Pelliet (coordinatore del festival di Karaez) e Bernez Rouz (giornalista e scrittore) hanno partecipato all’ultima edizione del Premio Ostana, la XVI. Hanno assistito agli incontri e agli scambi con gli autori premiati e i loro tutor, e hanno deciso di collaborare con il Premio con una proposta tanto generosa quanto efficace: ogni anno un autore premiato sarà invitato al festival bretone, per presentare il proprio lavoro e la propria lingua.

I due bretoni sono rimasti colpiti dalla vitalità del Premio Ostana e hanno deciso di invitare il Premio Traduzione, Jayde Will, che nel 2020 ha tradotto in inglese tre autori in lingua letgalla (Lettonia) e ha curato un’antologia edita da Francis Boutle Press, The last model, padejais models. Non solo: in Bretagna proietteranno anche il film Y Sŵn, film in lingua gallese portato ad Ostana dal Premio Cinema Roger Williams.

Fino a qua la cronaca, o quasi. Ma torniamo alla nostra costellazione, fatta sì di punti, ma anche di parole. In particolare una: quando penso alla parola Nebraska è inevitabile che la mia mente vada allo stato statunitense, certo, ma anche e soprattutto ad un piccolo gioiello dallo stesso nome, l’album di Bruce Springsteen del 1982. Voce e chitarra, un po’ di armonica, niente più, le canzoni erano state registrate direttamente dal cantautore, in una fattoria in cui si era isolato, dovevano essere delle tracce provvisorie, delle “demo”, da arrangiare insieme ad una band rock, perché Bruce Springsteen era già una rockstar. Ci hanno provato, ma non aveva senso. In quelle registrazioni c’era tutto quello che serviva: si parlava di vita di persone comuni, fuori dal glamour, i testi erano duri, sinceri e coraggiosi. La voce, le parole erano davanti a tutto. Era l’essenziale, non serviva altro.

Il potere delle parole è tale che, quando ho scoperto che Jayde Will era nato e cresciuto in Nebraska, non ho potuto fare a meno di pensare a Springsteen, al cielo in bianco e nero della copertina dell’album, a quella poesia cantata in mezzo ad una campagna vuota o quasi. Non so se Jayde Will apprezza il rock e quell’album, ma certo la sua voce è così bassa e profonda che forse potrebbe essere presa in prestito da qualche progetto musicale. Non a caso ha lavorato e continua a lavorare per dei podcast. La sua voce mantiene la stessa frequenza e gradualmente ti porta dentro quel che dice. Mariona Miret, Yalmar Destefanis ed io ce ne siamo subito accorti quando abbiamo realizzato l’intervista che potete vedere nel link qui sotto (Mariona, che è stata la tutor di Jayde Will al Premio Ostana, si è poi anche occupata della traduzione dei sottotitoli in italiano). Anche lui sembra mirare all’essenziale, le parole sono poche e posate, e ognuna di loro ha un peso. Sono qualità comunicative, certe, ma sono anche le qualità di un grande traduttore: qualcuno che va a fondo nell’interpretare il senso dell’autore, qualcuno che va a scavare negli animi e nelle emozioni, e ne esce con le parole giuste, parole che possono essere così lontane dalla lingua originale, certo, eppure così vicine.

Jayde Will è nato in Nebraska e poi si è trasferito nell’area dei paesi baltici, vivendo in ognuno di loro: Estonia, Lituania, e infine Lettonia, dove si è innamorato della lingua letgalla e della sua letteratura (è proprio lui a parlare di “lingue di cui ci si innamora”). C’è stato un momento in cui ha capito che la propria attività di traduttore non poteva che essere dedicata al letgallo, ed è un bellissimo racconto, un capitolo dell’intervista dal titolo “Un furto significativo”. Jayde Will si reca al lancio di un libro. L’ambiente è quello di un bar un po’ “underground”. Lo scrittore, Raibīs, era impegnato in una lettura. Non tutti riuscivano a vederlo però, per via dell’affollamento. Colpito dalla sua letteratura, Jayde decide di comprare un libro e chiede all’autore una dedica, esprimendo tutta la sua ammirazione e cercando di approfondire la conoscenza. Il libro viene poi sistemato insieme al cappotto, in un angolo della stanza, e il traduttore statunitense non se ne preoccupa. Ma quando decide di riprendere in mano il libro appena acquistato, la sorpresa: il libro non c’è più, qualcuno l’ha rubato. Jayde riesce ad avere un’altra dedica su un altro libro, stavolta regalato dall’autore, e data la situazione non può esimersi dal dirgli: "la tua letteratura è così popolare che la gente sta già rubando i tuoi libri!”. Una risata chiude quella serata e apre un nuovo mondo davanti al traduttore. Un mondo lettone e letgallo, in cui i libri sono così desiderati dall’essere oggetto di furto. D’altronde, quanti di noi possono dire di aver avuto la propria vita letteralmente cambiata da almeno un libro? In questi giorni sui media si viene a conoscenza che Cuneo è candidata come “Capitale italiana del libro 2025”. Tutti noi speriamo di poter vedere il nostro capoluogo diventare capitale del libro, certo, e allo stesso modo tutti noi speriamo che in questo caso una parte degli sforzi delle istituzioni possa essere direzionata verso un patrimonio letterario locale, storico e contemporaneo, che ha visto alcuni autori di lingua minoritaria esprimersi con riconoscimenti locali e internazionali.

Al Festival du livre en Bretagne - Gouel al levrioù e Breizh il Premio Ostana e la lingua letgalla torneranno a incontrarsi, in un territorio amico, dove poter portare avanti la difesa e la promozione della diversità linguistica, perché, come dice Jayde Will: “Unire lingue diverse, in particolare quelle minoritarie, è qualcosa che può unire il mondo perché trovo molto bello che le persone siano in grado di parlare la lingua con cui sono cresciute o la lingua di cui si sono innamorate. Ognuna di queste lingue si esprime in un modo diverso e sai esattamente quale lingua vuoi usare quando vuoi esprimerti”. Poco dopo, nell’intervista video, aggiunge: “Ricevere questo riconoscimento è qualcosa di molto motivante, per il futuro. Penso che solo ora io stia iniziando a sentire quanto sia importante. È qualcosa che fornisce energia per continuare a lavorare per dei progetti, cercare autori da tradurre e assicurarsi di tradurli in quante più lingue possibili”.

A Jayde Will gli auguriamo di continuare con il suo lavoro e speriamo di avere occasioni per ritrovarci ancora una volta, al di là della Bretagna.

Intervista a Jayde Will Premio Ostana 2024, Lingua Letgalla Lettonia

https://youtu.be/9m69P2bBcbI

Jayde Will riceve il Premio Ostana 2024, Premio Traduzione

https://youtu.be/ET9isiqaHjM

occitan

Lo 23 e 24 d’octobre na delegacion de la Chambra d’òc e dal Prèmi Ostana sarè envitaa al Festival du livre en Bretagne - Gouel al levrioù e Breizh, un festival de l’editoria bretona precisament a Carhaix – Karaez. Per quala rason? La rason se pòl esplegar en unent un ensem de ponch, una vera e pròpria sòrta de constellacion que non pas èsser ental cèl es sus la tèrra, dins una ret que da quarque an buta ensem de vòutz e d’escrichuras en lenga maire. Se part da Ostana, certament, mas se passa dal Nebraska, après da la Letònia e enfin se arruba en Bretanha. Ental metz avem d’autras vias que menon a d’autras destinacion (Burkina Faso, Val di Fassa, Kurdistan, Galles, Romania…) mas nosautri fasarèm ben atencion a ren pèrder-nos , bèla perqué avem l’encharja de introduire un video e ren de far lo vir dal mond.

Yan Pelliet (coordinator dal festival de Karaez) e Bernez Rouz (jornalista e escritor) an partecipat a la darriera edicion dal Prèmi Ostana, la XVI. An assistut a lhi encòntres e a lhi eschambis abo lhi autors premiats e lors tutor, e an decidat de collaborar abo lo Prèmi abo na propòsta tan generosa coma eficaça: tuchi lhi ans n’autor premiat sarè envitat al festival breton, per representar son travalh e sa lenga.

Lhi dui bretons son restats colpits da la vitalitat dal Prèmi Ostana e an decidat d’envitar lo Prèmi Traduccion, Jayde Will, que ental 2020 a revirat en englés tres autors en lenga letgala (Letònia) e a curat n’antologia editaa da Francis Boutle Press, The last model, padejais models. Ren masque: en Bretanha projectarèn decò lo film Y Sŵn, film en lenga galesa portat a Ostana dal Prèmi Cínema Roger Williams.

Fins a aicí la crònaca, o esquasi. Mas tornem a nòstra constellacion, facha sì de ponchs, mas decò de paraulas. En particular una: quora penso a la paraula Nebraska es inevitable que ma ment vane a l’estat estatunitens. Certament, mas decò e sobretot al pichòt joièl dal mesme nom, l’album de Bruce Springsteen dal 1982. Vòutz e guitarra, un pauc d’armònica, ren de mai, las chançons eron istaa registraa directament dal chantautor, dins na cassina ente s’era isolat, devion èsser de traças provisòrias, de “demo”, da arranjar ensema a na band rock, perqué Bruce Springsteen era já na rockstar. Lhi an provat, mas avia ren sens. Dins aquelas registracions lhi avia tot aquò que servia: se parlava de vita de gent comuna, fòra dal glamour, lhi tèxts eron durs, sincèrs e coratjós. La vòutz, las paraulas eron derant a tot. Era l’essencial, servia ren d’autre.

Lo poer de las parauls es tal que, quora ai descubèrt que Jayde Will era naissut e creissut en Nebraska, ai pas porgut far a menc de pensar a Springsteen, al cèl en blanc e nier de la cubertina de l’album, a aquela poesia chantaa en metz a na campanha esquasi vueida. Sau pas se Jayde Will aprecia lo rock e aquel album, mas de segur sa vòutz es parelh bassa e profonda que benlèu polaria èsser empremiaa da quarque projèct musical. Ren a cas a travalhat e contínua a travalhar per lhi podcast. Sa vòutz manten la mesma frequença e gradualament te pòrta dedins çò que ista disent. Mariona Miret, Yalmar Destefanis e mi nos ne’n siem súbit nacorzuts (Mariona, que es istaa la tutor de Jayde Will al Prèmi Ostana, s’es puei decò ocupaa de la traduccion di sostítols en italian). Decò nele semelha mirar a l’essencial, las paraulas son gaire e pausaas, e chascuna de lor a un pes. Son de qualitats comunicativas, cèrtas, mas son decò las qualitats d’un grand traductor: quarqu’un que vai a fons dins l’interpretar lo sens de l’autor, quarqu’un que vai a chavar dins lhi ànims e dins las emocions, e ne’n salh abo las paraulas justas, que pòlon èsser parelh luenhas da la lenga originala, certament, e pura tan vesinas.

Jayde Will es naissut en Nebraska e puei s’es meirat dins la zòna di país bàltics, en vivent dins chascun d’eles: Estònia, Lituània e enfin Letònia, ente s’es ennamorat de la lenga letgala e de sa leteratura (es pròpi nele a parlar de “lengas dont un s’ennamora”). Lhi a agut un moment ente a capit que son activitat de traductor polia ren que èsser dedicaa al letgal, e es un belíssim racònt, un capítol de l’entrevista dal títol “Un raubatge sinhificatiu”. Jayde Will vai a un lanç d’un libre. L’ambient es aquel d’un bar un pauc’ “underground”. L’escritor, Raibīs, era empenhat dins na lectura. Ren tuchi arrubavon a veire-lo, totun, a causa de l’afolament. Colpit da sa leteratura, Jayde decida de chatar un libre e chama a l’autor una dédica, en expriment tot son admiracion e en cerchant d’aprofondir la conoissença. Lo libre ven puei sistemat ensema al paltò, dins un canton de la sala, e lo traductor estatunitens se sagrina pas. Mas quora decida de repilhar en man lo libre just chatat, la sorpresa: lo libre lhi es pus, quarqu’un l’a raubat. Jayde arruba a aver n’autra dédica sus n’autre libre, aqueste bòt regalat da l’autor, e vista la situacion pòl pas mancar de dir-lhi: “ta leteratura es tan popolara que la gent ista já raubant ti libres!”. Na risada sèrra aquela serada e duerb un nòu mond derant al traductor. Un mond leton e letgal, ente lhi libres son tan desiderats da èsser raubats. D’autre cant, qué tanti de nos pòlon dir d’aver agut lor vita leteralament chambiaa da almenc un libre? Ent aquesti jorns sus lhi media venem a conoissença que Coni es candidaa coma “Capitala italiana dal libre 2025. Tuchi nosautri esperem que dins aqueste cas na part di esfòrç de las instititucions pòle èsser direccionaa vèrs un patrimòni leterari local, estòric e contemporàneu que a vist d’autors de lenga minoritària exprímer-se abo de reconoissiments locals e internacionals.

Al Festival du livre en Bretagne - Gouel al levrioù e Breizh lo Prèmi Ostana e la lenga letgala tornaren s’encontrar, dins un territòri amís, ente poler portar anant la defensa e la promocion de la diversitat linguística, perqué, coma ditz Jayde Will: “Unir de lengas diferentas, en particular aquelas minonritàrias, es quarquaren que pòl unir lo mond perqué tròbo bèl que las personas sien bònas a parlar la lenga abo la quala son creissuas o la lenga dont se son ennamoraas. Chascuna d’aquestas lengas s’exprim d’un biais diferent e sas exactament quala lenga vòs adobrar quora vòs exprime-te”. Pauc après, dins l’entrevista video, jonta: “Recéber aqueste reconoissiment es quarquaren de ben important. Es quarquaren que dona energia per continuar a travalhar per de projècts, cerchar d’autors da revirar e assegurar-se de revirar-lhi ental major numre de lengas possiblas”.

A Jayde Will augurem de continuar son travalh e esperem d’aver d’ocasions per retrobar-nos encà un bòt, gavat en Bretanha.

Entervista a Jayde Will Prèmi Ostana 2024, Lenga Letgala Letònia

https://youtu.be/9m69P2bBcbI

Jayde Will receu lo Prèmi Ostana 2024, Prèmi Traduccion

https://youtu.be/ET9isiqaHjM




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