LipDub per i Catalani, catena umana per i Corsi, Anem Òc per glii Occitani, Deomp de’i per i Bretoni, Euskaraz bizi nahi dut per il Paese Basco, sfilata e palco artistico per l’ Alsazia
La creatività delle lingue s’è messa in marcia per il 31 marzo in Francia. Hanno delle rivendicazioni comuni come il riconoscimento delle lingue da parte dello Stato Francese mediante un cambiamento della costituzione e l’emanazione di una legge sulle lingue. Ciascuno ha ideato la sua manifestazione a favore della propria lingua e delle proprie rivendicazioni in relazione alle proprie urgenze.
Sappiamo che a Perpignan i Catalani, all’avanguardia, positivi e dinamici, hanno deciso di registrare un LipDub che vuole essere il più grande al mondo. Si tratta di un video realizzato da un gruppo di persone che sincronizza le espressioni e i gesti con le parole di una canzone. Sperano di avere più di 6000 partecipanti all’esperimento. Il video sarà registrato tra le ore 14 e le 16 a Perpignan nei pressi del Castellet ed è stato scelto il canto “Parlem català” di Jordi Barre
http://www.youtube.com/watch?feature=endscreen&NR=1&v=RdG1o1mSi3g
adattata dal DJ Raph Daumas. Il LipDub potrà essere visto su internet dal 2 aprile (http://lipdubcatnord.wordpress.com).
Sappiamo che i Baschi hanno organizzato una giornata denominata “Euskaratz bizi nahi dut” che significa “voglio vivere in lingua basca” e rappresenta l’inizio di una campagna per la lingua che durerà mesi alternando momenti di mobilitazione, lavoro e informazione per la rivendicazione prioritaria della co-ufficialità della lingua.
I Corsi hanno ideato una catena umana che circonderà la prefettura di Aiaccio. Vogliono fare un’azione simbolica di forte impatto mediatico. Una catena di uomini, donne, giovani e degli striscioni sui quali sono scritte le rivendicazioni per la lingua corsa. Tra uno striscione e l’altro le persone espongono un manifesto del collettivo Parlemu Corsu o il manifesto verde della manifestazione. Un gruppo teatrale animerà un’azione scenica per dire che una lingua dev’essere sostenuta per poter vivere. (http://parlemucorsu.blogspot.com).
Cosa faranno gli Alsaziani? Per la lingua alsaziana vi sarà un grande raduno a Strasburgo con una manifestazione per le strade e un grande palco con cantanti, artisti, scolari. La loro principale rivendicazione riguarda la difesa dell’insegnamento paritario bilingue.
I Bretoni grideranno “Deomp de’i”, che corrisponde al nostro “Anem Òc”, manifesteranno a Quimper. La loro rivendicazione principale è il trasferimento delle competenze sulla cultura e la lingua dallo Stato alla Regione. Un villaggio associativo accoglierà i partecipanti alla manifestazione e sarà presentato un nuovo sistema di apprendimento del bretone via internet denominato Edubreitz. Seguirà una festa con gruppi misicali, cori, teatro di strada e, nella serata, un grande concerto con i più importanti artisti bretoni (www.deompdei-kemper2012.org)
Per gli Occitani abbiamo la manifestazione a Tolosa “Anem Òc” (Andiamo, Si!) che speriamo riprenda tra gli altri un tema dei più importanti per la posizione geo-culturale occupata dall’Occitania in Europa. In un momento storico in cui assistiamo impotenti alla disfatta dell’Europa fondata esclusivamente sul denaro, bisogna che il movimento occitano si renda conto che l’Occitania si trova nella giusta posizione geografica ed ha una storia e cultura adeguate per divenire un laboratorio simbolo di un’area transfrontaliera per indicare una via alternativa all’unica proposta odierna, quella dell’unità monetaria. Bisogna indicare quelle radici forti su cui l’Europa possa reggersi, non la moneta ma la convivenza, la pari dignità e gli altri valori que sono le fondamenta della nostra civiltà. Per questo è ben triste che il movimento occitano in Francia non abbia saputo apprezzare e far suo il sogno collettivo proposto dalle Valli Occitane e largamente condiviso da enti pubblici, associazioni e testimoni in tutta l’Occitania, per l’inserimento della lingua d’Òc nel Patrimonio Immateriale dell’Umanità da parte dell’UNESCO. È possibile che i dirigenti del movimento occitanista in Francia abbiano ingoiato i germi accentratori del loro stato centralista? Ad ogni modo facciamo gli onori al merito agli occitani che hanno organizzato quella splendida manifestazione a Tolosa per il 31 marzo dove le Valli Occitane saranno presenti con due bus della Chambra d’Òc e Piemonte Cultura (più di 100 persone) e altre persone que viaggeranno in auto e aereo.
Per un mondo colorato, creativo, rispettoso dei diritti linguistici, chiediamo ai lettori di Nòvas un momento di condivisione e di riflessione su questo tema del 31 marzo. Se non potete marciare con noi con i piedi fatelo con i vostri cuori.
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